La Liga MX usa la tecnologia per prevenire la violenza negli stadi

La federazione messicana ha adottato massicce misure di prevenzione a seguito dei recenti gravissimi episodi di violenza durante la partita Queretaro-Atlas.

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Le tifoserie latine del Centro e del Sud America sono notoriamente le più calde, a livello di presenza sugli spalti e decibel dei cori.

A volte questa garra, però, rischia di sfociare in episodi di violenza molto cruenti, come avvenuto durante la partita di campionato della LIGA MX tra Queretaro e Atlas.

Invasione di campo da parte dei supporters, decine di feriti e, inizialmente, addirittura l’agghiacciante notizia, poi smentita, di 17 morti.

Un evento sconsiderato che ha obbligato la Lega centroamericana ad adottare pesanti misure di prevenzione.

Durante la partita di qualificazione alla Coppa del mondo CONCACAF tra Stati Uniti e Messico, infatti, ai fan è stato richiesto di mostrare un codice QR e una forma di identificazione per l'ingresso allo stadio Azteca.

Il processo è parte di un nuovo sistema di registrazione chiamato Fan ID, implementato anche per risolvere la piaga dei cori omofobi, provando quindi a limitare la violenza verbale, oltre a quella fisica.

L’iconico Estadio Azteca ha una capacità di 87.523 spettatori, ma la capienza per la partita in oggetto è stata limitata a 50.000 come parte degli sforzi di controllo della folla da parte della Federazione.

La FIFA, a dire il vero, aveva precedentemente richiesto che il Messico giocasse le qualificazioni a porte chiuse, trovando però un compromesso nella riduzione dell’affluenza.

Inoltre, secondo il Los Angeles Times, il riconoscimento facciale per identificare i tifosi sarà anche richiesto in tutti gli stadi per la stagione 2022-23 della Liga MX.

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