Da Omar Sivori a Kenan Yildiz passando per Michel Platini, Roberto Baggio e Alessandro Del Piero una storia di colpi di genio, fosforo e fantasia
Roberto BAGGIO e Alessandro Del Piero (Photo by Lutz Bongarts/Bongarts/Getty Images)
Molti pensano che il motto principale del mondo Juventus sia il classico “Fino alla Fine” o meglio ancora, il bonipertiniano "Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta". In realtà non è così. Se c'è un motto che qualifica alla perfezione la ultracentenaria Storia della Vecchia Signora è una frase meno nota ma impressa a fuoco nel DNA bianconera dell'Avvocato, “Una cosa fatta bene può essere fatta meglio”.
Una frase di Gianni Agnelli sottolinea la ricerca costante della perfezione e del miglioramento, un principio che si riflette nella cura del dettaglio e nello stile di una maglia di successo, sia per i giocatori che per i tifosi.
E nulla, più di chi ha indossato la maglia numero 10 della Juventus, rappresenta al meglio questa affermazione.
Maglia numero 10 della Juventus che da qualche mese è sulle spalle di Kenan Yildiz. Yildiz che in questi giorni si appresta a prolungare fino al 2030 (c'è chi dice fino al 2031) il proprio rapporto con il club di Torino diventando di fatto l'ultimo erede di una tradizione che negli ultimi 70 anni ha visto fior di campioni vestire la maglia del genio per eccellenza.
A ripercorrere questa Storia, la Storia della Serie A, ci ha pensato un bell'articolo a firma Filippo Cornacchia sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Un pezzo dove vengono ricordati i quattro principali calciatori che hanno indossato la 10 bianconera prima di Yildiz: Sivori, Platini, Baggio e Del Piero
Partiamo da Omar Sivori, "El Cabezón" (il Testone), soprannome derivante dalla sua folta capigliatura ma anche dalla testardaggine con cui si avventurava nei dribbling.
Uno dei più grandi e iconici giocatori della storia della Juventus. Sivori arrivò alla Juventus nel 1957, proveniente dal River Plate, per una cifra record per l'epoca (160 milioni di lire). Il suo acquisto fu fortemente voluto da Umberto Agnelli, che lo individuò come il fulcro per il rilancio della squadra.
Insieme a lui, arrivò a Torino l'inglese John Charles, e i due si unirono al capitano Giampiero Boniperti per formare un attacco leggendario, conosciuto come il "Trio Magico". La combinazione tra il genio e l'estro di Sivori, la potenza fisica di Charles e il senso del gol e l'esperienza di Boniperti portò la Juventus a un periodo d'oro. In otto anni a Torino (1957-1965), Sivori vinse: 3 Campionati italiani (1957-58, 1959-60, 1960-61) 3 Coppe Italia (1958-59, 1959-60, 1964-65).
Nonostante il suo carattere spigoloso e il rapporto spesso conflittuale con arbitri e avversari (accumulò 33 giornate di squalifica in carriera in Italia), il suo impatto sul gioco e sui tifosi fu enorme. Basti pensare che nel 1961 vinse il Pallone d'Oro, diventando il primo giocatore di una squadra italiana a ricevere il prestigioso riconoscimento. Quella stessa stagione, Sivori mise a segno un record ancora oggi imbattuto: sei gol in una singola partita di Serie A, nel 9-1 della Juventus contro l'Inter del 10 giugno 1961. In totale, con la maglia della Juventus, Sivori ha segnato 167 gol in 253 presenze ufficiali, posizionandosi al quinto posto tra i migliori marcatori di tutti i tempi del club.
L'avventura di Sivori alla Juventus si concluse nel 1965 a causa di insanabili contrasti con l'allora allenatore Heriberto Herrera, noto per la sua disciplina rigida che mal si conciliava con l'estro e il carattere ribelle del giocatore argentino. Sivori lasciò la Juventus per il Napoli, dove divenne un'altra icona, ma il suo legame con il popolo bianconero rimase indissolubile.
Come è indissolubile il legame con Michel Platini un giocatore fondamentale nella storia della Juventus. Le Roi ha giocato per il club bianconero dal 1982 al 1987, periodo in cui ha lasciato un segno indelebile, diventando uno dei calciatori più amati e iconici della storia della squadra.
Dal 1982 al 1987 ha giocato con la Juventus 224 partire realizzando 104 reti di cui 68 in Serie A dove per tre anni di fila (1983,1984 e 1985) è stato Capocannoniere.
A Torino Platini ha vinto 2 Scudetti (1983-84, 1985-86) 1 Coppa Italia (1982-83) 1 Coppa dei Campioni (1984-85 quella della drammatica notte dell'Heysel) 1 Coppa delle Coppe (1983-84) 1 Supercoppa UEFA (1984) 1 Coppa Intercontinentale (1985)
Ma non solo. Platini ha vinto il Pallone d'Oro per tre anni consecutivi (1983, 1984, 1985).
L'arrivo di Platini alla Juventus, voluto dal presidente Giampiero Boniperti, segnò un'epoca d'oro per il club. Con la sua visione di gioco, la sua abilità nel calciare le punizioni e la sua straordinaria tecnica, "Le Roi" ha contribuito a un ciclo di vittorie che ha proiettato la Juventus tra le grandi d'Europa.
Il suo periodo in bianconero si concluse nel 1987, quando si ritirò dal calcio giocato a soli 32 anni.
Dopo un periodo di buio dove la maglia numero 10 finì sulle spalle di carneadi come Marino Magrin nel 1990 arriva alla Juventus Roberto Baggio. La sua carriera in bianconero è stata un periodo di grandi successi e riconoscimenti personali.
Baggio ha giocato per la Juventus per cinque stagioni, dal 1990 al 1995. La Juventus lo acquistò dalla Fiorentina per una cifra record all'epoca, scatenando la rabbia dei tifosi viola. Questo trasferimento fu uno dei più controversi della storia del calcio italiano.
In totale in bianconero ha collezionato 200 presenze e segnato 115 gol. Il suo anno d'oro fu il 1993, quando vinse il Pallone d'Oro e il FIFA World Player dell'anno, grazie anche alle sue prestazioni con la Juventus e alla vittoria della Coppa UEFA.
Tra i trofei vinti ricordiamo la Coppa UEFA (ora Europa League) del 1992-1993, lo Scudetto e la Coppa Italia del 1994-1995.
La sua permanenza a Torino si è conclusa con l'arrivo di Marcello Lippi e l'affermazione di un giovane Alessandro Del Piero, che ne prese il testimone come stella della squadra.
E arriviamo ad Alessandro Del Piero, Pinturicchio, che con la Juventus ha un legame indissolubile, una vera e propria leggenda del club bianconero.
Alessandro Del Piero firmò il suo primo contratto con la Juventus il 28 giugno 1993, arrivando dal Padova. Debutta in Serie A il 12 settembre 1993, in una partita contro il Foggia.
Del Piero ha militato nella Juventus per ben 19 stagioni (dal 1993 al 2012), diventando il capitano della squadra a partire dal 2001. È il giocatore con il maggior numero di presenze nella storia della Juventus, con 705 partite ufficiali. Detiene il record di gol segnati con la maglia bianconera, con 290 reti in tutte le competizioni.
Il suo periodo alla Juventus è stato costellato di successi, tra cui: 6 scudetti (1994-95, 1996-97, 1997-98, 2001-02, 2002-03, 2011-12), 1 campionato di Serie B (2006-07), una Coppa Italia (1994-95), 4 Supercoppa Italiana (1995, 1997, 2002, 2003) una UEFA Champions League (1995-96), una Coppa Intercontinentale (1996) e una Supercoppa UEFA (1996). Al suo attivo anche la Coppa Intertoto (1999).
Da non dimenticare che di tutti i Campioni citati Del Piero è l'unico ad essere diventato anche Campione del Mondo, con l'Italia di Lippi, nel 2006
La sua lealtà, il suo talento e la sua dedizione lo hanno reso un'icona non solo per i tifosi della Juventus, ma per tutto il mondo del calcio.
Da Baggio a Pogba
Paul Pogba (22/23 - 23/24), Paulo Dybala (17/18 - 21/22), Paul Pogba (15/16), Carlos Tevez (13/14 - 14/15), Vladimir Jugović (95/96), Alessio Tacchinardi (94/95), Alessandro Del Piero (93/94 - 11/12), David Platt (92/93), Andreas Möller (92/93), Giancarlo Marocchi (92/93 - 93/94), Paolo Di Canio (91/92), Angelo Alessio (91/92), Eugenio Corini (91/92), Roberto Baggio (90/91 - 94/95)
L'era Platini
Oleksandr Zavarov (88/89), Massimo Mauro (88/89), Giancarlo Marocchi (88/89 - 90/91), Michael Laudrup (87/88 - 88/89), Luigi De Agostini (87/88), Marino Magrin (1987-1988), Beniamino Vignola (83/84), Michel Platini (82/83 - 86/87), Liam Brady (81/82), Roberto Tavola (79/80), Romeo Benetti (76/77 - 77/78), Gaetano Scirea (75/76), Antonello Cuccureddu (75/76), Sergio Gori (75/76), Fernando Viola (74/75), Claudio Gentile (74/75),
Altafini, Capello e Omar Sivori
José Altafini (72/73), Fabio Capello (72/73 - 75/76), Fabio Capello (70/71), Roberto Bettega (70/71), Helmut Haller (70/71), Helmut Haller (68/69), Chinesinho (66/67), Bruno Mazzia (64/65), Omar Sívori (63/64 - 64/65), Giovanni Sacco (63/64), Nené (63/64), Giorgio Bartolini (55/56), Umberto Colombo (55/56), Ermanno Scaramuzzi (51/52), Karl Aage Hansen (51/52), John Hansen (51/52)
Ottieni il tuo pass per SFS25 all’Allianz Stadium di Torino!
Scegli l’opzione che meglio si adatta a te e approfitta di questa opportunità unica di formazione e networking — pensata per te e la tua azienda.
Approfitta della promo Early Bird: assicurati il tuo pass a un prezzo speciale scontato prima che l’offerta scada!
JOIN SFS25Non lasciartelo sfuggire. Prendi il tuo pass Early Bird!