Due indizi fanno una prova? Difficile dirlo con certezza. La presenza contemporanea dei due diretti interessati sugli spalti dell'Olimpico stimola riflessioni
Photo by official Al-Hilal Saudi Club
“A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, la massima iconica di Giulio Andreotti viene spesso utilizzata in diversi ambiti. Il calciomercato rientra perfettamente nella griglia di contesti plausibili per la suddetta frase. Ieri sera il direttore sportivo del Milan Igli Tare e l'ex centrocampista della Lazio Milinkovic-Savic erano presenti nell'impianto capitolino per assistere al match di Coppa Italia.
Tra l'altro lo stesso Tare è un ex di lusso dei biancocelesti, avendo giocato da attaccante alla corte di Lotito e successivamente ricoperto l'incarico da dirigente a Formello. Sergej, dal canto suo, ha scritto memorabili pagine all'epoca di mister Simone Inzaghi.
A distanza di parecchi anni i due vecchi amici potrebbero tornare insieme in terra lombarda. Voci insistenti di corridoio riferiscono, infatti, di un probabile approdo di Milinkovic-Savic in rossonero. Il Milan di Max Allegri andrebbe così a puntellare ulteriormente un reparto mediano già ricco di fosforo e fantasia. Da Modric a Rabiot passando per Ricci e Fofana. Sergej sarebbe la ciliegina sulla torta del Diavolo.
Il serbo classe 1995 fu scovato proprio dal dirigente albanese nel lontano 2015, quando il centrocampista balcanico giocava nel Genk in Belgio. Ora Milinkovic-Savic indossa la maglia dell'Al-Hilal, che lo prelevò dalla Lazio nel 2023 per 40 milioni. Il contratto alla corte degli arabi scade nel 2028. Il serbo, però, dovrebbe notevolmente ridurre le pretese sull'attuale ingaggio per poter tornare in Serie A. Si attendono sviluppi.