Iqoniq in liquidazione: è il momento di regole per gli sponsor crypto?

La piattaforma di fan engagement chiude ufficialmente i battenti, restano a secco i club e le Leghe che avevo avviato una partnership.

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Sembravano pronti a rivoluzionare il mondo del fan engagement dopo le numerose partnership avviate nel mondo del calcio, invece, la società con sede a Montecarlo dichiara fallimento ed entra in regime di liquidazione.

AS Roma, LaLiga, Real Sociedad, Crystal Palace e Marsiglia nel calcio, EuroLega nella pallacanestro, la Federazione Europea di Pallamano (EHF), il team di Formula 1 McLaren e l'Essex County Cricket Club, e molti altri. Nessuno ha ricevuto un centesimo dagli accordi siglati con Iqoniq.

Secondo quanto riportato sulle colonne del Times, Iqoniq per la sola sponsorizzazione di maglia agli inglesi del Crystal Palace deve 820.000 euro, proprio per questo gli Eagles hanno avviato un'azione legale per i mancati pagamenti sull’accordo di partnership siglato nel settembre 2020.

Tutto questo nonostante Lux Media Investments, una società d’investimenti con sede in Lussemburgo, abbia messo sul piatto nel luglio 2020 circa 100 milioni di euro per promuovere lo sviluppo e l'espansione della piattaforma a livello mondiale.

Dopo questo crack si stanno alimentando le richieste di una maggiore regolamentazione delle sponsorizzazioni legate alle cryptovalute. La Premier League inglese, sempre attenta in materia di regolamentazioni, non ha ancora inserito una serie di norme ufficiali che disciplinino tali partnership nonostante la metà dei club inglese abbiano accordi con società che promuovono cryptovalute e token.

L'Amministratore Delegato di Iqoniq Kazim Atilla, ha ammesso che la pandemia ha colpito gravemente la società a livello finanziario, lasciando intendere che secondo lui l’azienda poteva ancora operare e che insieme al direttivo avrebbero spostato la sede in un altro paese per ottenere qualche beneficio fiscale in più.

Ha inoltre insistito sul fatto che i token della cryptovaluta di Iqoniq, acquistati da diversi fan in tutto il mondo e che ora hanno un valore prossimo allo zero, a breve potrebbero avere un rialzo. Il come però una società in liquidazione possa generare ancora valore però non è stato spiegato.

Un'altra piattaforma ha avviato da tempo una campagna massiccia di sponsorizzazioni e si tratta di Socios.com, di proprietà della Chiliz, partner ufficiale di più di 100 organizzazioni sportive.

Tra i club partner c’è l’Arsenal, che a dicembre ha deciso di bloccare la pubblicità che promuoveva i fan token dei Gunners perché, secondo una loro “policy aziendale”, il club avrebbe tratto vantaggio dall'inesperienza dei tifosi in materia di cryptovalute.

Un portavoce di Socios in merito all’accaduto ha dichiarato: "accogliamo con favore la richiesta dell'Arsenal di una revisione indipendente. Questa è un'area in rapida evoluzione e la chiarezza è necessaria per garantire che tutte le aziende possano aderire alle ultime linee guida".

A breve forse, come fu per le scommesse sportive in Italia, il mondo del calcio dovrà fare i conti con il mondo delle cryptovalute e del metaverso e una regolamentazione sembra ormai necessaria per portare chiarezza e trasparenza a tutti.

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