Frederic Massara torna alla Roma dopo l'addio nel 2019, sarà al fianco di Gian Piero Gasperini per guidare il calciomercato giallorosso: ecco i suoi compiti e alcuni dei suoi colpi migliori
(ASROMA.COM)
L’AS Roma volta pagina e guarda al futuro con un volto noto: Frederic Massara è il nuovo Direttore Sportivo giallorosso, pronto a tornare a Trigoria dopo l’addio del 2019. La scelta, fortemente voluta dal Senior Advisor Claudio Ranieri e avallata dalla proprietà Friedkin, segna l’inizio di una nuova era dirigenziale, dopo la recente risoluzione consensuale con Florent Ghisolfi. Massara, reduce da esperienze variegate, porta con sé un bagaglio di competenza e intuizioni che lo rendono il profilo ideale per rilanciare le ambizioni della Roma, in sinergia con il neo-allenatore Gian Piero Gasperini.
Nato a Torino l’11 novembre 1968, Frederic Massara non è un volto nuovo per i tifosi romanisti. La sua storia con la Roma inizia nel 2011, quando arriva nella Capitale come collaboratore tecnico di Walter Sabatini, uno dei più grandi talent scout e direttori sportivi del calcio italiano. Sotto la guida del “maestro”, Massara affina le sue capacità di scouting e gestione del mercato, diventando una figura chiave nell’area sportiva giallorossa. Nel 2016, dopo le dimissioni di Sabatini, assume il ruolo di Direttore Sportivo, gestendo con equilibrio un mercato condizionato dalle esigenze economiche del club. La sua prima esperienza a Trigoria si conclude nel 2019, quando, dopo un breve ritorno come segretario generale e poi Direttore Sportivo in sostituzione di Monchi, risolve consensualmente il contratto con la Roma il 5 giugno 2019.
Il ritorno di Massara a Roma nel 2025 non è casuale. Claudio Ranieri, figura centrale nel nuovo progetto giallorosso, è un grande estimatore del dirigente piemontese, con cui ha mantenuto rapporti solidi negli anni; è stato scelto per la sua esperienza, la conoscenza dell’ambiente romanista e la capacità di lavorare in sinergia con allenatori esigenti come Gasperini. La tempistica è cruciale: nel bel mezzo del calciomercato e con il ritiro fissato per il 13 luglio a Trigoria, la Roma deve accelerare per rispettare le restrizioni del Settlement Agreement UEFA, completando plusvalenze entro il 30 giugno.
Durante il suo primo mandato romanista, Massara ha operato spesso nell’ombra di Sabatini, ma il suo contributo è stato determinante in alcune delle operazioni più riuscite del club. Lavorando come braccio destro del DS, ha partecipato alla costruzione di una Roma competitiva, capace di valorizzare giovani talenti e generare plusvalenze significative. Tra i colpi più importanti:
Miralem Pjanic (2011): Acquistato dal Lione per 11 milioni di euro, il bosniaco è stato rivenduto alla Juventus nel 2016, tramite clausola rescissoria, per 32 milioni, generando una plusvalenza di 21 milioni
Erik Lamela (2011): Prelevato dal River Plate per 17 milioni, l’argentino è stato ceduto al Tottenham nel 2013 per 30 milioni, con una plusvalenza di 18 milioni
Marquinhos (2012): Il difensore brasiliano, arrivato dal Corinthians per 3 milioni, è stato venduto al PSG nel 2013 per 31 milioni, una delle plusvalenze più clamorose della gestione Sabatini-Massara
Radja Nainggolan (2014): Acquistato dal Cagliari per 18 milioni totali, il belga è diventato un pilastro della Roma, ceduto poi all’Inter nel 2018 per 38 milioni più il cartellino di Zaniolo
Kostas Manolas (2014): Strappato all’Olympiacos per 13 milioni, il greco è stato un leader difensivo, lasciando Roma nel 2019 con un’operazione che ha portato plusvalenze indirette
Non tutte le operazioni sono state perfette: flop come Stekelenburg, Dodò e Ucan hanno segnato il percorso, ma il bilancio complessivo è stato positivo, con un’attenzione particolare allo scouting di giovani talenti e alla gestione economica. Nel 2016-2017, come DS, Massara ha collaborato con Luciano Spalletti, dimostrando capacità di dialogo e competenza nella transizione post-Sabatini.
Il vero capolavoro di Massara arriva al Milan, dove approda il 21 giugno 2019 come Direttore Sportivo, affiancando Paolo Maldini. La coppia Maldini-Massara trasforma il club rossonero, reduce da anni difficili, in una macchina vincente, culminando con lo scudetto 2021-2022, il primo dopo 11 anni. Massara si distingue per la sua visione strategica, puntando su profili giovani e funzionali al progetto di Stefano Pioli, con un occhio sempre al bilancio. Tra i suoi colpi più brillanti:
Theo Hernández (2019): Acquistato dal Real Madrid per 20 milioni, il terzino francese è diventato uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, con un valore di mercato arrivato a toccare i 60 milioni.
Ismaël Bennacer (2019): Prelevato dall’Empoli per 16 milioni, il centrocampista algerino è stato una rivelazione, pilastro del Milan campione d’Italia
Rafael Leão (2019): Arrivato dal Lille per 25 milioni, diventati circa 45 in seguito alla controversia con il club francese, l’ala portoghese è esploso come stella del calcio europeo, con un valore attuale di oltre 90 milioni
Mike Maignan (2021): Sostituto di Donnarumma, acquistato dal Lille per circa 15 milioni, si è affermato come uno dei migliori portieri della Serie A
Pierre Kalulu (2020): Scovato al Lione per poco più di 1 milione, il difensore francese è stato una scoperta low-cost di grande impatto
Fikayo Tomori (2021): Arrivato in prestito dal Chelsea con diritto di riscatto a 28 milioni, il centrale inglese ha blindato la difesa rossonera
Massara ha gestito anche situazioni delicate, come la cessione a costo zero di Donnarumma e il mancato rinnovo di Calhanoglu, evitando conflitti e ricostruendo il gruppo con intelligenza. Il suo lavoro è stato riconosciuto il 17 novembre 2022, quando ha ricevuto il premio di Sporting Director of the Year ai Globe Soccer Awards insieme a Maldini. Tuttavia, il 7 giugno 2023, divergenze con la proprietà rossonera portano alla fine del suo percorso al Milan.
Frederic Massara at Milanello 🎙️
— AC Milan (@acmilan) July 4, 2022
🗣️ "We are surrounded by lots of happy fans"
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Dopo il Milan, Massara accetta una nuova sfida al Rennes, dove è nominato Direttore Sportivo il 10 giugno 2024. L’obiettivo è riportare il club bretone in Europa, ma i risultati non arrivano. Il mercato estivo 2024, con circa 80 milioni spesi per innesti come Kamara, Jota, Ostigar e Gomez, non dà i frutti sperati, e la squadra si arena a metà classifica in Ligue 1. A complicare le cose, il Rennes cambia tre allenatori in una stagione (Stephan, Sampaoli, Beye), evidenziando instabilità gestionale. Massara paga il prezzo di una rifondazione fallita e lascia il club nell’aprile 2025. Nonostante il passo falso, la sua reputazione resta intatta, grazie al curriculum costruito in Italia.
Prima di Roma e Milan, Massara ha lasciato il segno a Palermo, sempre al fianco di Sabatini (2008-2011). Qui, la coppia scopre talenti che segnano un’epoca per il club rosanero:
Javier Pastore (2009): Acquistato dall’Huracán per 6,5 milioni, è ceduto al PSG nel 2011 per 43 milioni, una plusvalenza record
Abel Hernández (2009): Prelevato dal Peñarol per 3,7 milioni, è venduto all’Hull City nel 2014 per 12 milioni
Josip Ilicic (2010): Arrivato dal Maribor per 2,2 milioni, è ceduto alla Fiorentina nel 2013 per 9 milioni
Simon Kjaer (2008): Acquistato dal Midtjylland per 3 milioni, è rivenduto al Wolfsburg nel 2010 per 12,5 milioni
Questi colpi, uniti a una gestione oculata, portano il Palermo al quinto posto e alla qualificazione in Europa League nel 2010. Massara dimostra già allora un’abilità unica nel combinare intuizioni di mercato e sostenibilità economica.
Il ritorno di Massara a Trigoria è accolto con entusiasmo dai tifosi, che vedono in lui un dirigente capace di coniugare ambizione e pragmatismo. La Roma del 2025 deve affrontare un mercato complesso, condizionato dal Settlement Agreement UEFA e dalla necessità di costruire una rosa adatta ai dettami tattici di Gasperini. Ranieri, che lo ha voluto fortemente, si aspetta un DS capace di dialogare con l’allenatore e di operare con decisione, puntando su un mix di giocatori giovani, esperti e soprattutto funzionali.
Massara ha già dimostrato di saper lavorare sotto pressione, come al Milan, dove ha costruito una squadra campione con risorse limitate. La sua conoscenza dell’ambiente romanista, unita all’esperienza milanista, lo rende un candidato ideale per stabilizzare un’area sportiva che ha cambiato troppo spesso volto negli ultimi anni.
Frederic Massara torna alla Roma con un obiettivo chiaro: costruire una squadra competitiva, rispettando le esigenze economiche del Fair Play Finanziario e valorizzando il progetto tecnico di Gasperini. La sua carriera, seppur relativamente breve come protagonista, racconta un dirigente meticoloso, capace di scovare talenti e gestire situazioni complesse. Con il sostegno di Claudio Ranieri e la fiducia dei Friedkin, Massara è pronto a scrivere un nuovo capitolo nella storia giallorossa, portando a Trigoria quella concretezza e competenza che i tifosi sognano da tempo. Poi, come sempre, l’ultima parola l’avranno i risultati.