A Campo di Marte hanno già visto quello che a breve sarà annunciato come nuovo mister dei viola. L'ex trainer del Torino dovrà risollevare una piazza depressa dai recenti risultati
Photo by Grazia Neri/Getty Images
Paolo Vanoli is back. Il prossimo allenatore della Fiorentina in tempi non sospetti ha indossato i gloriosi colori del club gigliato. I lettori nati dal 2000 in poi non possono di certo ricordare la sua figura occupare la linea arretrata dei toscani ad inizio millennio. Quella era una viola in emergenza, ma per ben altri motivi. All'epoca, infatti, l'epopea targata Cecchi Gori stava man mano svanendo a suon di carte bollate e situazioni finanziarie non certo idilliache.
La Fiorentina prelevò l'arcigno Paolo Vanoli, nato il 12 agosto 1972 a Varese, dal Parma di Callisto Tanzi (altra fastosa proprietà caduta terribilmente in disgrazia) proprio nell'estate del 2000. La Lazio di Sergio Cragnotti (terza storia di football industry con finale burrascoso) si era appena cucita sul petto lo scudetto al termine di una pazza stagione culminata con il diluvio di Perugia e il tonfo della Juventus. La viola aveva chiuso quell'annata al settimo posto con 51 punti.
Quella del Giubileo sarà la medesima estate del doloroso addio toscano a Gabriel Batistuta. Il bomber argentino, infatti, passerà alla Roma di Sensi per la bellezza di 70 miliardi di lire. Tra arrivi e partenze, insomma, Vanoli saluta Parma dove in due annate ha totalizzato 43 presenze e 2 gol. Nel 2000 sotto l'ombrellone si canta la hit “Vamos a bailar” del tandem Paola e Chiara, la mitica “Bomba” dei King Africa o la melodica “Qualcosa di grande” dei Lunapop.
Paolo consumerà la sua personale vendetta in campo agli ormai ex compagni del Parma al tramonto della stagione 2000-2001. Nella finale di andata di Coppa Italia Vanoli, spostato per la circostanza in una mattonella esterna a centrocampo, sigla la rete decisiva nella cornice del Tardini. Minuto 41: cross di Bressan. Stacco imperioso di Vanoli che insacca. Al ritorno i toscani trionferanno nella kermesse tricolore. Chi c'era sulla panchina di quella Fiorentina? Roberto Mancini. Nel complesso per il buon Paolo alla corte della Fiorentina da calciatore 44 gettoni.
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