Erik Lamela, a 33 anni, ha appeso gli scarpini al chiodo, ma continuerà nel calcio in una nuova veste
(Photo by Fran Santiago/Getty Images)
Erik Lamela, uno dei talenti più puri del calcio argentino degli ultimi vent’anni, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo all’età di 33 anni. Una carriera ricca di momenti indimenticabili, ma anche di rimpianti per ciò che avrebbe potuto essere, si chiude con un annuncio che ha sorpreso il mondo del calcio: l’ex fantasista di Roma, Tottenham e Siviglia non solo si ritira, ma intraprende immediatamente una nuova avventura come vice allenatore di Matías Almeyda al Siviglia. Una scelta che segna la fine di un ciclo e l’inizio di un nuovo capitolo per “El Coco”, come era soprannominato in patria.
Nato a Buenos Aires il 4 marzo 1992, Erik Manuel Lamela si forma nelle giovanili del prestigioso River Plate, dove si distingue come uno dei prospetti più brillanti del calcio argentino. Dotato di un mancino vellutato, una visione di gioco fuori dal comune e una tecnica sopraffina, Lamela debutta in prima squadra a soli 17 anni, nel 2009. Le sue giocate eleganti e il suo stile di gioco anarchico, fatto di dribbling e colpi di genio come la celebre “rabona”, lo rendono presto un idolo dei tifosi dei Millonarios. È qui che si guadagna il soprannome “Coco”, simbolo di un talento destinato a grandi palcoscenici.
Nel 2011, a soli 19 anni, Lamela compie il grande salto verso l’Europa, approdando alla Roma per circa 17 milioni di euro. Nella Capitale, il giovane argentino si trova a confrontarsi con un calcio più tattico e competitivo, ma il suo talento non passa inosservato. Sotto la guida di allenatori come Luis Enrique e Zdeněk Zeman, Lamela alterna momenti di pura magia a prestazioni altalenanti, tipiche di un giocatore ancora acerbo ma dal potenziale sconfinato. In due stagioni in giallorosso, dal 2011 al 2013, colleziona 67 presenze e 21 gol, conquistando i tifosi con giocate spettacolari e un carattere indomabile. Tuttavia, le aspettative altissime e qualche infortunio di troppo impediscono a Lamela di esprimere appieno il suo potenziale.
Nell’estate del 2013, il Tottenham Hotspur punta su di lui, sborsando circa 30 milioni di euro per portarlo in Premier League. A Londra, Lamela vive otto anni intensi, segnati da alti e bassi. La sua avventura con gli Spurs è un mix di giocate memorabili – come la rabona leggendaria contro l’Asteras Tripolis in Europa League – e una lunga serie di infortuni che ne limitano la continuità. Nonostante le difficoltà, Lamela diventa un beniamino dei tifosi per la sua grinta e il suo spirito combattivo, collezionando 257 presenze, 37 gol e 47 assist. È in questo periodo che si guadagna un posto nella nazionale argentina, con cui disputa 25 partite e segna 3 gol, senza però mai diventare un titolare fisso.
🚨🇦🇷 𝐎𝐅𝐅𝐈𝐂𝐈𝐀𝐋 | Erik Lamela (33) has retired from football. 👋
— EuroFoot (@eurofootcom) August 15, 2025
Clubs played for: River Plate, Roma, Tottenham, Sevilla, AEK Athens.
He won 1 trophy in his career, the 2022-23 Europa League with Sevilla. 🏆✨ pic.twitter.com/BLuTPMMHeD
Nel 2021, Lamela approda al Siviglia nell’ambito di uno scambio che porta il giovane Bryan Gil al Tottenham. In Andalusia, l’argentino ritrova la sua dimensione, diventando una pedina fondamentale per la squadra allenata da Julen Lopetegui. Il momento più alto della sua esperienza al Siviglia arriva nel 2023, quando segna il gol decisivo nei supplementari contro la Juventus, regalando ai rojiblancos l’accesso alla finale di Europa League. Quella rete, un sinistro chirurgico, è il sigillo di una carriera che, nonostante le difficoltà, ha sempre avuto lampi di classe pura. Il Siviglia vince il trofeo, il settimo della sua storia, e Lamela entra nel cuore dei tifosi andalusi. In tre stagioni, dal 2021 al 2024, colleziona 92 presenze e 16 gol, confermandosi un giocatore top nei momenti che contano.
Nell’estate del 2024, dopo la scadenza del contratto con il Siviglia, Lamela decide di accettare una nuova sfida, firmando con l’AEK Atene. In Grecia, sotto la guida di Matías Almeyda, disputa una stagione discreta, segnando 6 gol in 31 presenze. Tuttavia, il richiamo del Siviglia e l’opportunità di iniziare una nuova carriera in panchina lo spingono a rescindere consensualmente il contratto con il club greco. Il suo addio all’AEK è accompagnato da un messaggio commovente sui social, in cui ringrazia compagni, staff e tifosi per un’esperienza che definisce “indimenticabile”.
The best moment of Erik Lamela's career. pic.twitter.com/2onRpr51rX
— The Extreme Football Enthusiast (@ExtremeFootbal4) August 12, 2025
Il 14 agosto 2025, arriva l’annuncio ufficiale: Erik Lamela si ritira dal calcio giocato e si unisce allo staff tecnico di Matías Almeyda al Siviglia, assumendo il ruolo di vice allenatore. Una scelta che sorprende, ma che sembra naturale per un giocatore che ha sempre dimostrato una grande intelligenza tattica e una passione viscerale per il calcio. La connessione con Almeyda, con cui aveva già lavorato al River Plate e all’AEK Atene, rende questa transizione fluida. Lamela porta con sé non solo la sua esperienza da calciatore, ma anche la sua leadership e il suo carisma, qualità che lo hanno reso un punto di riferimento in ogni spogliatoio.
La carriera di Erik Lamela è stata un viaggio fatto di momenti di pura genialità, come le sue rabone che hanno incantato i tifosi di tutto il mondo, ma anche di ostacoli, come gli infortuni che ne hanno spesso frenato l’ascesa. Da Buenos Aires a Roma, da Londra a Siviglia, fino ad Atene, “El Coco” ha lasciato un segno ovunque, grazie alla sua tecnica, al suo coraggio e alla sua capacità di brillare nei momenti decisivi. Ora, il calcio lo aspetta in una nuova veste, quella di allenatore, dove potrà trasmettere la sua visione del gioco e ispirare nuove generazioni. Il Siviglia, club che lo ha visto trionfare, è il luogo perfetto per iniziare questa nuova avventura. Grazie, Erik, per le emozioni che ci hai regalato.
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