Il 29 settembre a Dubai, SFS Snack esplora come il calcio stia ridefinendo gli investimenti e lo sviluppo nella regione MENA. Si discuterà del suo ruolo come catalizzatore economico
Il prossimo 29 settembre, a Dubai, si svolgerà l'SFS Snack intitolato “Football as a Catalyst for Investment, Development and Leadership in the MENA Region”. In partnership con Italiacamp EMEA e l’International Sports & Entertainment Zone (ISEZA), la location designata è Ground Floor - Building 4, One Central, Dubai World Trade Centre.
L'evento si inserisce in un momento storico in cui la regione MENA sta assumendo un ruolo di primo piano nel panorama sportivo globale. Paesi come Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti stanno investendo miliardi di dollari per ospitare grandi eventi, acquisire club di calcio e attirare talenti internazionali, trasformando lo sport in uno strumento sociale, culturale e di diversificazione economica.
All'evento parteciperanno istituzioni, federazioni, leghe, club, aziende e stakeholder della football industry, con l'obiettivo di discutere come il calcio possa essere un motore per la crescita economica, l'innovazione e la leadership nella regione.
Per comprendere l'entità di questo fenomeno, basta guardare alcuni esempi recenti. L'Arabia Saudita ha lanciato la Saudi Pro League (SPL) con investimenti massicci, attirando star del calibro di Cristiano Ronaldo e Neymar. Questi acquisti non sono solo una mossa di marketing, ma un pilastro di Vision 2030, il piano strategico saudita per ridurre la dipendenza dal petrolio. L'obiettivo è trasformare il paese in un hub sportivo e turistico di livello mondiale. Analogamente, il Qatar ha ospitato con successo la FIFA World Cup 2022, un evento che ha messo il paese sotto i riflettori globali, portando a investimenti infrastrutturali e a un'enorme visibilità.
Questo trend non si limita ai grandi tornei. Le leghe europee stanno stringendo accordi significativi con broadcaster e aziende della MENA. A riprova di ciò, la Lega Serie A ha concluso un accordo con StarzPlay da 25 milioni di euro fino al 2028 per i diritti televisivi in Medio Oriente e Africa, un'intesa pluriennale che non riguarda solo le partite, ma anche eventi collaterali per rafforzare la presenza del calcio italiano nell'area.
L'evoluzione sportiva in Arabia Saudita non riguarda solo il calcio maschile. In linea con la Vision 2030, il regno sta investendo significativamente anche nello sport femminile. Un esempio lampante è il lancio della Saudi Women's Premier League, la massima serie del calcio femminile saudita, avvenuta nel 2022. Questa iniziativa, promossa dalla Federazione Calcistica dell'Arabia Saudita (SAFF), ha visto la partecipazione di club importanti e segna un passo storico per l'inclusione delle donne nello sport. In parallelo, sono state create diverse divisioni inferiori, una squadra nazionale femminile e una squadra U-20, a testimonianza di un impegno concreto per lo sviluppo del movimento calcistico femminile dalle fondamenta. Questo approccio dimostra come la strategia sportiva del regno miri a un'evoluzione a 360 gradi, non solo attraverso l'acquisizione di talenti internazionali, ma anche con la creazione di un ecosistema sportivo inclusivo a livello locale.
L'evento riunirà un roster di figure di spicco, tra cui rappresentanti governativi degli Emirati, esponenti della Lega Serie A e player globali del settore. Tra i presenti figurano Michele Ciccarese (Lega Serie A), Leo Cisotta (Italiacamp EMEA), Damir Valeev (International Sports & Entertainment Zone), Jeff Strachan (Dubai Department of Economy & Tourism), Karim El Marmari (Sharjah Commerce and Tourism Development Authority) e Valerio Soldani (Italian Trade Agency Dubai). Un tocco di prestigio sarà dato dalla presenza degli ex calciatori Florent Malouda e Luigi Di Biagio, quest'ultimo attuale allenatore della Nazionale Under-23 Saudita, testimoni diretti dell'evoluzione sportiva della regione.
Le tematiche trattate spazieranno dalle strategie di marketing territoriale e il ruolo delle leghe, fino all'innovazione nel broadcasting e alle sfide e opportunità del calcio nella regione. Le dichiarazioni di Leo Cisotta ("Lo sport è uno dei ponti più potenti che possiamo costruire") e di Massimo Tucci ("Lo sport non è solo intrattenimento, ma anche motore di innovazione") evidenziano una visione condivisa: lo sport come strumento per generare valore, non solo economico, ma anche culturale e sociale. L'evento di Dubai non è solo un punto di incontro, ma un'ulteriore conferma: il calcio non è più solo un gioco. Nella MENA è un'industria in piena espansione, un veicolo di trasformazione e un palcoscenico dove si disegna il futuro dello sport globale.
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