Negli anni, il club ha accolto tra le sue fila diversi talenti congolesi, da Nonda a Mongongu. La partnership tra le due entità rafforza questo legame e apre nuove prospettive per i futuri calciatori della nazione africana
L'AS Monaco e il Ministero dello Sport e del Tempo Libero della Repubblica Democratica del Congo (RDC) hanno annunciato una nuova collaborazione tra club e Principato fino al 2028, estendendo i confini tradizionali del calcio e abbracciando una più ampia visione dello sviluppo.
L'intesa si basa su: professionalizzazione del calcio congolese e rafforzamento dell'immagine internazionale del paese. Nello specifico, grazie alla sua capacità di formare giovani talenti, la squadra francese supporterà la crescita sportiva del territorio africano in un'ottica di crescita sociale ed economica. Ma non solo, dato che la partnership prevede anche una promozione d'immagine della RDC, sfruttando l'appeal mediatico e internazionale dell'AS Monaco e attrarre investimenti.
La collaborazione, sintetizzata nel marchio registrato "R.D. Congo, cuore dell'Africa", comparirà sulle maglie della squadra professionale durante le partite di Ligue 1 e Champions League a partire dalla stagione 2025-2026, oltre che sulle divise delle squadre giovanili dell'Academy.
"Sono convinto che possiamo creare un ecosistema sportivo fiorente, in grado di generare posti di lavoro, alimentare l’orgoglio nazionale e aprire orizzonti infiniti ai nostri giovani. È tempo di investire dove il futuro è già in movimento: nella RDC!", ha dichiarato pubblicamente Didier Budimbu, Ministro dello Sport della Repubblica del Congo. Thiago Scuro, Direttore Generale dell’AS Monaco, ha poi aggiunto: "Siamo orgogliosi di avviare questa partnership con la RDC e onorati della fiducia accordataci dal Ministero dello Sport, per contribuire alla visibilità internazionale del Paese e sostenere gli sforzi per strutturare e far crescere il calcio locale".
La RDC sta intraprendendo un percorso coerente con la visione del presidente Félix Tshisekedi, nell'ottica di diventare un modello ambiziooso e innovativo utilizzando anche lo sport come strumento di softpowering. L'ambizione è chiara: formare talenti, sviluppare valori e costruire un'influenza duratura per un futuro migliore per i giovani e un maggiore sviluppo delle competenze.