Nike vuole registrare il suo marchio nel metaverso

Nike continua a difendere il suo marchio e, questa volta, ha presentato istanza all'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti pensando al suo metaverso.

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Il calcio, e i brand sportivi in generale, investono sempre di più nel metaverso.

L'acquisto di Verratti di un'isola su TheSandbox e il progetto del Manchester City di costruire l'Etihad Stadium nel metaverso, sono solo due degli esempi più importanti che fanno capire quanto questa tecnologia entrerà nelle nostre vite in un futuro più o meno prossimo.

E diventa fondamentale proteggere la proprietà intellettuale in questo luogo virtuale.

Secondo il portale The Fashion Law, Nike avrebbe fatto richiesta all'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti per registrare e tutelare il suo marchio nel metaverso.

La richiesta di registrazione è stata fatta tramite RTFKT, una startup di sneaker virtuali che l'azienda americana ha acquisito a dicembre, e riguarda abbigliamento, palloni da basket e palloni da calcio, abbigliamento per avatar, fornitura di software e applicazioni e noleggio di contenuti digitali.

A ottobre Nike aveva già presentato una richiesta per proteggere le proprie firme, simboli, loghi e slogan su prodotti come cappelli, occhiali da sole, borse, zaini e attrezzature sportive nell'ambiente virtuale. 

Il colosso americano ha anche creato un dipartimento del metaverso, al comando di Eric Redmon, e ha lanciato Nikeland, uno spazio del brand sulla piattaforma Roblox.

Il marchio americano ha anche lanciato Nike Virtual Studios, il braccio dell'universo virtuale, e ha aperto centri creativi virtuali a Los Angeles e New York.

A dimostrazione di quanto Nike sia impegnata a tutelare il suo marchio nel metaverso e in luoghi virtuali, nelle scorse settimane ha fatto causa alla piattaforma di rivendita di scarpe da ginnastica online, StockX, per aver offerto NFT dei modelli di scarpe da ginnastica del brand Nike senza l'autorizzazione della stessa azienda americana, che ha accusato StockX di violazione del marchio chiedendo al tribunale di imporre una multa pecuniaria.

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