Si è concluso oggi il quarto appuntamento dello Snack Summit a Dubai. Fienga: "SPL ha audience internazionale, c'è un importante progetto industriale legato al calcio"

A Story of Sport Transformation è andato in scena oggi

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Si è svolto oggi a Dubai il quarto appuntamento con lo Snack Summit.

L’evento di oggi, che fungeva da avvicinamento a quella che sarà la settima edizione del Social Football Summit, il 19 e 20 novembre 2024, allo stadio Olimpico di Roma, aveva il titolo: “A Story of Sport Transformation”.

L'evento

La giornata (moderata da Cristina Guida La Licata) si è aperta con i saluti istituzionali del console italiano a Dubai, Giuseppe Finocchiaro, che ha sottolineato l’importanza del Social Football Summit, poiché capace di aprire un canale di comunicazione che crea opportunità di business per il calcio e non solo.

Il direttore del Social Football Summit, Massimo Tucci e il general manager di ItaliaCamp (co-organizzatrice dell’evento), Leo Cisotta hanno posto l’accento sul fatto che lo sport italiano, la Serie A in particolare stiano portando avanti importanti investimenti negli Emirati Arabi negli ultimi anni.

L'apertura

Il primo panel della rassegna ha avuto come argomento principale la capacità dello sport di cambiare la società in quest’area geografica.

La prima a intervenire è stata Budreya Faisal, presidente del neonato club femminile, Baanat Fc: “Abbiamo grandi sogni, ora è il momento giusto per fare qualcosa per lo sport femminile, sfruttando l’entusiasmo lasciato dal Mondiale giocato in Qatar nel 2022. E’ importante cercare di abbattere alcune barriere culturali. Oggi abbiamo 480 partecipanti, da tutte le parti degli Emirati”.

La presidente del Baanat Fc ha parlato anche dell’importanza della partnership con TikTok.

Di questa collaborazione ha parlato Mo Harb, Head of Sports and Gaming MENA per TikTok: “Vogliamo offrire di più alla nostra community, la parte social è solo la punta dell’iceberg. Vogliamo capire cosa possiamo fare per il calcio, in particolare nel calcio femminile e il Baanat Fc è il partner giusto. TikTok è attento al calcio e vuole mostrare ai tifosi quello che non possono vedere”.

Hanno poi dato il loro contributo i due rappresentanti di Juventus e Milan, i due club italiani presenti.

Fabrizio Puglisi, fondatore e CEO della Juventus Academy negli Emirati ha parlato dell’importanza delle accademie per riuscire a rendere migliore la vita dei bambini: “Puntiamo a creare persone prima che giocatori”.

Greta Nardecchi, Regional Director MENA del Milan, ha evidenziato come il Milan sia la squadra italiana che per prima ha aperto un ufficio a Dubai e abbia poi intensificato la presenza nell’area: “A novembre 2023 abbiamo aperto Casa Milan a Dubai. Vogliamo essere precursori in quest’area, per essere un brand globale bisogna conoscere le aree in cui si lavora”.

Digital Global Investement

La parte della giornata, dedicata al Digital Global Investement, ha visto intervenire Valerio Soldani, Director ITA Italian Trade Agency Dubai, Guido Fienga CEO Al Nassr, Matteo Mantovani Strategic consultant HQWS e Michele Napoli, CEO, RCS Sports and Events DMCC.

Ad aprire la discussione è stato Soldani: “Crediamo che l’ecosistema italiano sia ottimo nel regalare esperienze sia in termini di contenuti, che sotto l’aspetto industriale. Le aziende italiane esportano molto negli Emirati”.

Matteo Mantovani ha spiegato l’importanza di alcuni mercati mediorientali per alcune leghe europee, focalizzandoli sull’Iraq: “Gli iracheni vivono per il calcio, molti tifano per Barcellona o Real Madrid. LaLiga ha firmato un anno fa un contratto con la federazione locale per la formazione dei giovani”.

 Michele Napoli ha invece posto l’attenzione sull’opportunità offerte da Dubai e da tutta la regione: “Lo sport ha avuto un impatto positivo sull’economia di questa area e ora è importante che diventi un mezzo per attrarre qui anche il pubblico straniero”.

Le parole di Fienga

Ha dato il suo contributo anche Guido Fienga, CEO dell’Al- Nassr.

La Saudi Pro League è l’unico campionato di quest’area geografica che ha un’audience globale, ma guarda a un target diverso dal calcio europeo, è richiesta dal mercato. Il livello è diverso da quello del calcio europeo e non basta comprare giocatori per colmare il gap.

Il campionato si sta sviluppando, infatti le maggiori squadre sono diventate di proprietà di PIF, grazie a un accordo speciale con la Fifa”.

L’ex dirigente della Roma ha parlato anche dei followers sui social e del progetto industriale, legato al calcio nel paese:

“L’Al-Nassr è il diciottesimo club più seguito sui social media, l’undicesimo su Instagram e i fan sauditi rappresentano appena il 4% del totale.

C’è un grande progetto industriale legato al calcio, che punta dritto al Mondiale del 2034, non si tratta di sportwashing”.

Il dirigente del club arabo ha parlato delle infrastrutture dell’area MENA:

La situazione cambia da paese a pase. Il Qatar è all’avanguardia, gli Emirati Arabi ne hanno qualcuna, che andrebbe migliorata, l’Arabia Saudita è più indietro.

Qui però c’è la volontà di investire sulle infrastrutture, contrariamente a quanto avviene in Italia.”

 

 



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