Serie A, Festival di Parma. Marotta: "Chivu era la scelta migliore. Con Inzaghi finito un ciclo"

Il rapporto della banca IFIS sulla football industry: 40,1 miliardi di euro di ricavi e più di 11 mila società di calcio coinvolte

Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images

Sul palco, questa volta, Giuseppe Marotta (Presidente Inter), Antonio Romei (Legal Advisor Cagliari), Carmelo Carbotti (Responsabile Ufficio studi Banca IFIS), Stefano Campoccia (Vice Presidente Udinese) e Luigi De Siervo (AD Serie A). A moderare, la giornalista di DAZN Giorgia Rossi

Scetticismo in casa Inter?

Domanda scontata, e inevitabile. C'è scetticismo in queste ore in casa Inter per il futuro? Così Marotta: “Sicuramente è rimasto dell'amaro in bocca per la sconfitta in Champions. Arrivare così in fondo, però, resta sempre qualcosa di cui essere fieri e di cui potersi vantare. Specie considerando che questo risultato è arrivato, identico, a due anni di distanza dalla finale contro il Manchester City a Istanbul. Ora però guardiamo al mondiale per club”. E su Inzaghi? “aveva semplicemente finito un ciclo, come ci ha comunicato. Resta comunque una decisione presa dopo la finale ”.

Ma perché Chivu? "La prima cosa che un manager deve identificare è il profilo di un nuovo allenatore, coerente con le idee e la strategia societaria per cui si lavora. Volevamo un allenatore giovane che sposasse la filosofia del club e valorizzasse il patrimonio giovanile. Mister Chivu rappresenta il profilo adatto per quanto appena elencato. La nostra è una scelta coraggiosa e determinata, ma che riflette l'idea di una società forte e con un programma ben definito", ha esordito sul palco Marotta.

Udine ogni anno vince la Champions League 

Non si vince solo sul campo, ma anche nei bilanci. Come insegna l'Udinese e come da trent'anni fa la famiglia Pozzo. E l'orgoglio della società friulana, almeno per quanto detto da Campoccia, è tutto insito nel gioiellino sostenibile Blue Energy Stadium, che ad agosto ospiterà la Supercoppa Europea.

L'impatto economico della football industry

Carbotti ha poi esposto un report di analisi sulla filiera calcio. Cosa significa, per lo sport, impattare sul sistema produttivo italiano? E i numeri importanti di valore generale, come si ottengono? Per fare sport bisogna produrre e soddisfare bisogni di intrattenimento e spettacolo. Da qui nasce il turismo sportivo e il valore sociale che conduce a una maggiore occupazione e salute. Ma lo studio non si ferma solo all'aspetto nazionale, bensì internazionale: lo sport assurge a driver di valore, con oltre 6 miliardi di euro di ricavi da parte di tutte le società sportive. Ma non solo, si parla di 40,1 miliardi di euro di ricavi e accoglie al suo interno più di 11 mila società di calcio. 

“Sostenibilità significa tante cose, e non solo dal punto di vista economico. Valorizzare significa anche vendere, che è un processo fisiologico di un processo industriale. L'elemento economico finanziario si declina prima in quello sportivo e poi in quello sociale e urbano. Da due anni, a Udine abbiamo costruito il primo impianto fotovoltaico sul tetto del nostro stadio, che porta e porterà alla carbon neutrality". 

De Siervo: “La pirateria è una piaga sociale”

"In tre minuti, oggi, riusciamo a bloccare lo streaming illegale sulle IP online", ha poi aggiunto De Siervo in relazione al tema della pirateria, spiegando anche il lavoro di cooperazione che la serie A sta facendo con il supporto della Guardia di Finanza. Poche leggi, ma efficaci, sintetizzando le parole dell'Amministratore Delegato. 

Il calcio come fenomeno sportivo

Parola nuovamente a Marotta, che ha parlato della sua carriera al giovane pubblico presente al Teatro Regio. Cosa è cambiato rispetto a cinquanta anni fa? “Siamo passati dal romanticismo di Saba nelle sue poesie al VAR. Oggi le società di calcio sono aziende che fanno business, e l'organigramma interna è radicalmente cambiato ampliandosi". Il dirigente nerazzurro ha posto l'accento su un modello che persegua la sosteniblità anche in campo economico, “come manager dobbiamo adeguarci attraverso strutture competenti”, ha puntualizzato Campoccia.  

Gli stadi: perchè sono importanti

Quali sono le abitudini delle persone? Il 68% delle persone almeno una volta è andata allo stadio. Quindi, parliamo di infrastrutture di spettacolo e intrattenimento utilizzato dalla maggior parte della popolazione almeno una volta al mese. Ma in cosa bisogna investire, sfruttando la domanda di base? Intrattenimento e tecnologia. Che tradotti significano spazi aggiuntivi, e attrattivi per lo sponsor, ma anche luoghi in cui praticare sia sport sia business networking. Tutto ciò porterebbe a 500 milioni di euro di ricavi in più all'anno. Ergo, sommate ad altre spese sommate e riportate sul report, i nuovi stadi produrranno il doppio del valore corrente e circa meno 28 tonnellate di CO2: quasi due milioni di euro in meno di spesa sanitaria annua. Ma parliamo anche di polifunzionalità, attraendo sponsor coinvolti da un prodotto calcistico nuovo.

E ora, finito il panel, il festival attende con ansia l'annuncio dei calendari della prossima stagione di Serie A. Ovviamente disponibile sui canali ufficiali di Social Media Soccer.

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