Razzismo, i social si schierano al fianco di Koulibaly

Razzismo, scontri pre partita e un tifoso interista morto a seguito di un investimento con una dinamica ancora da chiarire. Un bilancio non positivo quello del primo Boxing Day italiano. 

La giornata di oggi è stata un’altalena di dichiarazione post social, scuse e prese di posizione. Tutto prevedibile vista la portata degli eventi.

La giornata di campionato era partita con un po’ di nervosismo e scambi non proprio fair tra presidenti e allenatori. Dichiarazioni che sui social i tifosi hanno amplificato e i media hanno cavalcato. Spesso il calcio giocato distrae da queste polemiche, altre volte le amplifica e ne aggiunge di nuove. È il caso della notte di San Siro e dei cori razzisti contro il difensore del Napoli Koulibaly, giocatore che poi è stato espulso per somma di ammonizioni.

A poche ore dalla fine della gara il difensore del Napoli con un tweet ha dato una vera lezione di stile a molti.

Il tweet ha raggiunto risultati davvero importanti in termini di interazioni. Da sottolineare anche i molti commenti positivi dei tifosi interisti che hanno voluto testimoniare solidarietà al campione francese e segnando una forte distanza con i razzisti.

Anche qualche vip d’Oltralpe tra i sostenitore come il giornalista Gilles Verdez e i calciatori Moussa Sow e Michy Batshuayi.

In Italia hanno fatto sentire la sua voce CR7, Icardi, Romulo, diversi compagni di squadra di Koulibaly e Prince Boateng (anche lui spesso vittima di cori razzisti).

A dissociarsi dai cori razzisti anche il sindaco di Milano Beppe Sala, assiduo frequentatore dello stadio.

Il racconto social del post Boxing Day diventa un mix tra cronaca, dichiarazioni, squalifiche. Un calcio molto nervoso. Su Twitter sono entrati più volte in trend topic temi quali: #Razzismo, #Koulibaly, #Daspo, #Giudicesportivo, #Procura e #FIGC che hanno dato vita ad oltre 20mila conversazioni.

Luca Pelini

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