Quanto è cambiato il valore della rosa del Milan dall'arrivo di Elliott

La società americana di gestione degli investimenti ha assunto il controllo del club nell’estate del 2018, conducendo i rossoneri alla conquista del 19° titolo della loro storia.

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L’AC Milan ha appena conquistato il suo 19° scudetto al termine di una stagione estremamente combattuta, incapace di decretare un vincitore fino dell’ultima giornata.

Un campionato contraddistinto da un equilibrio che mancava da anni, senza super team, ma con tre squadre a contendersi il premio più ambito. Milan, Inter e Napoli se la sono date di santa ragione per tutto l’arco della competizione, scambiandosi spesso e volentieri la vetta della classifica. Una Pangea lassù in testa dove nessuno pareva che avesse i mezzi o volesse davvero vincere lo scudetto 2021/22.

Alla fine questo thriller sportivo ha visto prevalere il Diavolo, grazie alla sua progettualità, figlia dell’operato di Elliott e della sua lungimiranza nell'affidare il club nelle mani di Paolo Maldini, capace di trasformare in oro tutto quello che riguarda i Rossoneri e che lo coinvolge.

La storia con Elliott, fondo americano di gestione degli investimenti proprietario del club, era iniziata in un modo piuttosto rocambolesco, con dinamiche che, all’epoca, probabilmente non portavano ad immaginare ad un successo dopo solamente tre stagioni insieme.

Tutto ha inizio il 10 luglio del 2018, quando gli statunitensi, dopo aver prestato 303 milioni di euro all’imprenditore Li Yonghong, per completare proprio l’acquisizione del Milan da Fininvest, attraverso un comunicato ufficiale annunciano di aver il controllo dei Casciavit, visto l’inadempimento delle proprie obbligazioni contrattuali, da parte del dirigente sportivo cinese, presidente del club dal 2017.

Inizia così il sodalizio che, oggi, ha permesso ad un gigante dormiente del calcio europeo di riprendersi la scena, di agganciare i cugini nerazzurri nell’albo d’oro della Serie A e di qualificarsi in prima fascia alla prossima edizione della Champions League. Competizione che per anni è stata la casa del Milan e che, complice il sorteggio facilitato, accende non poche aspettative intorno ai neo Campioni d’Italia.



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Ma come è cambiato il valore della società dall’arrivo di Elliot?

Ac Milan, stagione 2018/2019: la prima con Elliott

Riprendendo i dati riportati da Transfermarkt, il valore totale del Milan durante la prima stagione di Elliott a Milano, 2018/2019, era di 578,48 milioni, così suddivisi ruolo per ruolo:

  • PORTIERI: 59,00 mln
  • DIFENSORI: 161,48 mln
  • CENTROCAMPISTI: 167,85 mln
  • ATTACCANTI: 190,15 mln  

Un valore complessivo figlio di quanto ereditato dalle gestioni precedenti e di un calciomercato che ha avuto come massimi investimenti:

  • Lucas Paquetà: 38,40 mln
  • Mattia Caldara: 36,87 mln
  • Krzysztof Piatek: 35,00 mln
  • Gonzalo Higuain: 10,20 mln (prestito)
  • Tiemoué Bakayoko: 5,00 mln (prestito)

Registrando, inoltre, le importanti cessioni di:

  • Leonardo Bonucci: 35,00 mln
  • Nikola Kalinic: 14,50 mln
  • M’Baye Niang: 12,00 mln
  • Gianluca Lapadula: 11,00 mln
  • André Silva: 3,80 mln (prestito)

Una rosa che presentava dei giocatori con valutazioni di mercato molto alte. Attraverso i dati raccolti possiamo stilare una top 10 dei più costosi, basata sui valori economici dell’epoca:

  1. Gianluigi Donnarumma: 55,00 mln
  2. Alessio Romagnoli: 50,00 mln
  3. Suso: 40,00 mln
  4. Krysztof Piatek: 40,00 mln
  5. Lucas Paquetà: 35,00 mln
  6. Gonzalo Higuain: 35,00 mln
  7. Tiemoué Bakayoko: 35,00 mln
  8. Franck Kessié: 33,00 mln
  9. Patrick Cutrone: 28,00 mln
  10. André Silva: 22,00 mln

Un decalogo di atleti, che segnano già in modo esemplificativo come sia cambiato il Milan negli anni.

Di questi 10, infatti, solamente Franck Kessié e Alessio Romagnoli fanno ancora parte del roster rossonero. Il più "caro" di quella stagione era Gigio Donnarumma, ora in forza al PSG.

Investimenti importanti che hanno rappresentato delle scelte societarie poco corrette, mai ripagate da una risposta sul campo in termini di risultati. La squadra concluse infatti la stagione al quinto posto, rimanendo fuori dall’Europa più ambita, a 22 punti dalla vetta occupata dalla Juventus.

Ac Milan, stagione 2021/2022: Campioni d’Italia

L’aspetto più interessante dell’analisi circa il cambiamento valutativo dei Rossoneri è il fatto che la squadra appena laureatasi Campione d’Italia vanti un valore complessivo inferiore rispetto al, tutt’altro che brillante, primo team di Elliott: 480,10 mln, così suddivisi ruolo per ruolo:

  • PORTIERI: 26,10 mln
  • DIFENSORI: 182,00 mln
  • CENTROCAMPISTI: 159,50 mln
  • ATTACCANTI: 112,50 mln

Ennesima dimostrazione di come l’importante sia comprare i giocatori più adatti e funzionali, senza necessariamente dover sborsare cifre faraoniche per catalizzare l’attenzione mediatica.

I colpi di mercato più importanti sono stati:

  • Fikayo Tomori: 28,80 mln
  • Mike Maignan: 14,40 mln
  • Sandro Tonali: 6,90 mln
  • Brahim Diaz: 3,00 mln (prestito)
  • Tiemoué Bakayoko: 3,00 mln (prestito)

Ma ciò che davvero sorprende di questa stagione sono le mancate entrate derivanti dal mercato, complice la perdita a zero di tasselli fondamentali come Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu, accompagnati dai prestiti, di Jens Petter Hauge, Tommaso Pobega e Yacine Adli per un totale complessivo di 2 milioni.

Ad oggi, questa è la top 10 dei giocatori più costosi del club scudettato:

  1. Rafael Leao: 50,00 mln
  2. Theo Hernandez: 48,00 mln
  3. Franck Kessié: 45,00 mln
  4. Fikayo Tomori: 45,00 mln
  5. Sandro Tonali: 40,00 mln
  6. Ismael Bennacer: 30,00 mln
  7. Mike Maignan: 25,00 mln
  8. Davide Calabria: 25,00 mln
  9. Ante Rebic: 22,00 mln
  10. Brahim Diaz: 20,00 mln

Non figurando, tra questi, due simboli del titolo del Diavolo come Pierre Kalulu (17,00 mln) e Oliver Giroud (2,50 mln).



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