Il caso Brescia ha cambiato le sorti di una Sampdoria già condannata alla retrocessione in Serie C, la prima della propria storia. La gara del Ferraris apre la doppia sfida per l'ultimo posto nel campionato cadetto
Aggrapparsi a qualcosa, resistere, anche quando il lumicino è più flebile, cadere e poi riaccendere una speranza con un’altra sfida, doppia, prima al Ferraris, poi all’Arechi. Sampdoria e Salernitana, due grandi nobili decadute della cadetteria, con una storia di recente fattura nel massimo campionato, si contendono l’ultimo posto disponibile nella prossima Serie B. I blucerchiati, nonostante l’arrivo alla guida tecnica dei due eroi dello Scudetto 1991, Evani e Lombardo, hanno trovato la prima retrocessione in terza serie in 79 anni di storia, sopraggiunta nell’ultima giornata contro la Juve Stabia. Tuttavia, il caso Brescia ha dato una nuova, inaspettata, occasione alla squadra genovese. D’altro canto, i campani, già sicuri dello spareggio dopo la partita conclusiva della stagione regolare, si ritrovano una nuova avversaria per il duplice confronto salvezza. Tutto incerto, una gara che potrebbe cambiare il corso della storia di entrambe le squadre. Dunque, in questo articolo andremo ad analizzare le rose dei due club.
La delusione della Sampdoria è raccolta in una stagione grigia, incolore, costellata di quattro i cambi in panchina e una retrocessione, che il caso Brescia ha deciso, momentaneamente, di sospendere. I blucerchiati hanno a disposizione una rosa di 30 elementi, di cui 8 stranieri (26,7%), e un valore totale di 23,55 milioni di euro. Uno dei dati comuni tra i due club è il ruolo con il maggior valore. In entrambi i casi si tratta del centrocampo. Difatti, la fascia centrale del campo dei genovesi ha un valore di 8,90 milioni di euro, con poco scarto dalla difesa, stimata 8,30. Altra congruenza tra le due squadre è l’ingente presenza di calciatori in prestito, soprattutto nei posti alti della classifica dei singoli con maggiore valutazione di cartellino. Al primo posto di questa lista c’è Gennaro Tutino, di proprietà del Cosenza, quotato 2,30 milioni di euro, 300.000 euro in più rispetto al seguente Ebenezer Akinsamiro, dell’Inter. Dietro di loro spazio a Rémi Oudin, del Lecce, e Pietro Baruatto, del Pisa, entrambi da 1,50 milioni di euro. Il primo con cartellino totale in mano alla Sampdoria è Fabio De Paoli, stimato 1,40 milioni di euro.
Dalle parti di Salerno sanno quanto possa valere questa partita per evitare il doppio salto indietro. Il valore della rosa granata – composta da 30 elementi, con una ben più alta percentuale di non italiani (43,3%) e una età media di 26,1 anni – è di 27,30 milioni di euro. Come precedentemente accennato, il centrocampo è l’oro della Salernitana, con una stima di 9,70 milioni di euro. Nei blucerchiati abbiamo notato l’alta percentuale di prestiti, che a specchio si ribalta anche negli avversari. Difatti, i calciatori con il cartellino più alto del club sono tutti di proprietà terza. Il primo è Antonio Raimondo, del Bologna, da 3,80 milioni di euro, davanti a Lorenzo Amatucci, della Fiorentina, quotato 3,50 milioni di euro. Dietro di loro, con maggiore margine, c’è Szymon Włodarczyk, il cui cartellino appartiene agli austriaci dello Sturm Gratz, stimato 1,50 milioni di euro.