Olympique Lione, stop al mercato: sanzione FIFA per un debito non pagato

La FIFA blocca il mercato dell’Olympique Lione fino all'estate 2026 per un debito di 2.000 euro, sanzione pesante per il club francese: tre finestre di mercato ferme e una crisi finanziaria da 500 milioni di euro

(Photo by Adam Pretty/Getty Images)

L’Olympique Lione, uno dei club storici del calcio francese, si trova al centro di una bufera finanziaria che ha portato a una sanzione severa da parte della FIFA. Il club è stato colpito da un divieto di registrazione di nuovi giocatori per le prossime tre finestre di mercato, fino all’estate del 2026. Il motivo? Un mancato pagamento di appena 2.000 euro legato a un’operazione di trasferimento, il cui termine per il saldo è scaduto senza che il club adempisse agli obblighi.
 

Una sanzione inaspettata per un debito minimo

La vicenda ha dell’incredibile, considerando l’entità irrisoria della cifra in questione rispetto al bilancio di un club di Ligue 1 come il Lione. La FIFA, dopo aver constatato il mancato pagamento entro il termine di 45 giorni, ha emesso un ordine di pagamento lo scorso 9 aprile. Non avendo ricevuto il saldo, l’organismo internazionale ha attivato la sanzione, impedendo all’Olympique di rinforzare la rosa attraverso nuovi acquisti. Secondo la dirigenza del club, il debito è stato saldato, ma il Lione non sarebbe stato formalmente informato della sanzione fino alla sua pubblicazione sul sito ufficiale della FIFA.
 

L’Olympique Lione ha riconosciuto che l’episodio mette in luce lacune nei processi interni. In una nota ufficiale, il club ha dichiarato di aver “rivisto i propri meccanismi operativi e implementato nuove procedure per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro”. Questo passo falso amministrativo si aggiunge a una situazione finanziaria già complessa, con il club che nel 2023-2024 ha accumulato una debito complessivo di 500 milioni di euro, come riportato da Palco23.


Una crisi finanziaria che preoccupa

La situazione economica dell’Olympique Lione è tutt’altro che rosea. Il club, di proprietà di Eagle Football Group, ha chiuso la stagione 2023-2024 con perdite per 25,7 milioni di euro, mentre il debito della società madre si attesta a 463,8 milioni di euro. La Direzione Nazionale di Controllo di Gestione (DNCG), l’organo che regola le finanze del calcio francese, tiene il club sotto stretta osservazione, minacciando ulteriori sanzioni che potrebbero includere restrizioni sulla massa salariale o addirittura un declassamento amministrativo in Ligue 2. Per far fronte a queste difficoltà, Eagle Football Group ha annunciato due iniziative chiave: la vendita della partecipazione nel Crystal Palace, club di Premier League di cui detiene il 46%, e l’intenzione di valutare una quotazione alla Borsa di New York per generare liquidità. Tuttavia, l’incertezza sull’esito di queste operazioni continua a generare preoccupazione tra i tifosi.
 

Un passato glorioso, un presente incerto

L’Olympique Lione, che tra il 2001 e il 2008 ha dominato la Ligue 1 vincendo sette titoli consecutivi, vive oggi un momento di grande difficoltà. La gestione di John Textor, presidente del club e proprietario di Eagle Football Group, è stata oggetto di critiche per la situazione finanziaria critica. Nonostante i successi del passato e il prestigio del club, che rimane uno dei pochi a essere quotato in borsa (Euronext Parigi), il Lione deve affrontare sfide significative per ritrovare stabilità economica e competitiva.

 


Prospettive future

La sanzione FIFA rappresenta un duro colpo per le ambizioni sportive del Lione, che già nella stagione 2023-2024 ha mancato la qualificazione alle competizioni europee, chiudendo al settimo posto in Ligue 1. La necessità di ridurre la massa salariale e la possibilità di dover cedere giocatori chiave nel mercato estivo, come riportato da alcune fonti, potrebbero ulteriormente complicare il progetto sportivo. Tuttavia, il club sta lavorando per risanare i conti, con la speranza che le operazioni finanziarie annunciate possano portare ossigeno fresco e scongiurare ulteriori sanzioni.

In attesa di sviluppi, l’Olympique Lione si trova a un bivio: da un lato, il rischio di un declino sportivo e finanziario; dall’altro, l’opportunità di rilanciarsi attraverso una gestione più oculata e investimenti strategici. La palla, ora, passa alla dirigenza, chiamata a dimostrare di poter riportare il club agli antichi fasti.

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