Monza in Serie A, quanto ha speso Berlusconi

Il club di Fininvest per la prima volta approda nel massimo campionato, ecco quanto ha investito Berlusconi per arrivare in Serie A dal suo arrivo nel 2018.

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Nel 2017 il Monza vince il campionato di Serie D e torna nei professionisti dopo il fallimento.

Al termine della stagione successiva in Lega Pro (17/18) il club viene rilevato a Fininvest che decide di tornare nl mondo del calcio dopo aver ceduto il Milan all’imprenditore cinese Li Yonghong.

Con Fininvest al Monza approda anche il suo proprietario Silvio Berlusconi e tutto il suo entourage che ha fatto grande il club rossonero con a capo ovviamente Adriano Galliani. Fin da subito l’ambizione massima è stata quella di portare la società in Serie A nel breve periodo, cosa mai accaduta al club durante oltre 100 anni di storia, tra fallimenti e rifondazioni.

Al primo anno dell’era Berlusconiana il club esce ai quarti dei playoff, al secondo vince il girone A della Serie C 2019/2020 e approda in Serie B. Nel campionato cadetto dello scorso anno il Monza viene eliminato nella semifinale dei playoff per la Serie A contro il Cittadella non riuscendo a fare il doppio salto di categoria.

Quest’anno, dopo aver visto sfumare la promozione diretta nell’ultima giornata di campionato, il Monza è riuscito a vincere la battaglia dei playoff e sconfiggendo il Pisa nelle due finali, si è guadagnato l’accesso alla Serie A 2022/2023.

Fininvest e i suoi 6 miliardi di fatturato

Con l’avveno di Fininvest il Monza è diventato il club economicamente più importante di tutta la Serie B.

La holding che detiene il reparto azionario della famiglia Berlusconi, è considerata una delle più potenti holding italiane con interessi che vanno dalla TV (Mediaset) alle assicurazioni (Gruppo Mediolanum), alla stampa con il Gruppo Mondadori, fino ad arrivare allo sport con il Milan prima e il Monza adesso.

Le perdite di bilancio per l’ambita Serie A

Come riportato da Calcio e Finanza, Fininvest acquista il Monza a settembre 2018 per circa 2,9 milioni di euro.

 In soli tre mesi al termine del 2018 la nuova proprietà aveva già versato nelle casse del club più di 2,2 milioni di euro tramite aumento di capitale, versamenti in conto capitale e finanziamento socie, per riparare alcuni debiti della passata gestione e ampliare il margine di manovra al nuovo AD Galliani.

I ricavi da pubblicità in questo breve lasso di tempo ammontavano a circa 387 mila euro.

Nel 2019, comprese le due sessioni di calcio mercato e il rafforzamento della rosa della squadra c’è stato un esborso maggiore da parte di Fininvest che tra versamenti in conto capitale e finanziamento soci ha iniettato nel bilancio societario circa 14,7 milioni di euro, con i ricavi generati da pubblicità che in questa stagione, rispetto alla precedente sono aumentati arrivando a oltre 2,2 milioni di euro, raccolti dalla concessionaria pubblicitaria Digitalia, di proprietà del gruppo di Berlusconi.

Oltre 70 milioni per arrivare in Serie A

Il 2020 è stato chiuso dal tandem Berlusconi-Galliani, con un rosso di bilancio di poco superiore ai 26,7 milioni di euro, che il CDA ha prontamente deliberato di: “Ripianare integralmente mediante parziale utilizzo per pari importo della voce versamenti in conto capitale presente nel patrimonio netto la perdita registrata”.

Nel bilancio 2021, come riportato da Il Sole 24 Ore, il club ha fatto registrare una perdita di circa 31,2 milioni di euro legata principalmente ancora alla crisi generata dalla pandemia. Sommando alle perdite generate dall’arrivo della holding al Brianteo la cifra messa sul piatto da Berlusconi supera i 70 milioni di euro.

 

Foto credit Twitter @ACMonza.



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