L'Arabia Saudita mette le mani sul calcio inglese

La Premier League, il Newcastle United Football Club e la St James Holdings Limited hanno risolto la disputa sull'acquisizione del club da parte del consorzio dell'Arabia Saudita.

Per la gioia dei tifosi, il Newcastle United è stato ufficialmente venduto da St. James Holdings Limited al gruppo d'investimento dell'Arabia Saudita guidato dal Public Investment Fund (PIF), comprendente PCP Capital Partners e RB Sports & Media diventando il primo club di proprietà saudita in Europa.

L'annuncio è stato la conclusione di un processo di investimento di 18 mesi approfondito e dettagliato che ha permesso all'Investment Group di arrivare a un accordo che beneficia tutte le parti interessate e lascerà il Newcastle United ben posizionato per perseguire una chiara strategia a lungo termine dopo i 14 anni di proprietà di Mike Ashley.

"La Premier League, il Newcastle United Football Club e la St. James Holdings Limited hanno risolto oggi la disputa sull'acquisizione del club da parte del consorzio di PIF, PCP Capital Partners e RB Sports & Media. Dopo la decisione da parte dei proprietari e direttori della Premier League, il club è stato venduto al consorzio con effetto immediato. Le controversie legali riguardavano quali entità avrebbero posseduto e/o avrebbero avuto la capacità di controllare il club dopo l'acquisizione. Tutte le parti hanno concordato che l'accordo è necessario per porre fine alla lunga incertezza dei tifosi sulla proprietà del club. La Premier League ha ora ricevuto garanzie legalmente vincolanti che il Regno dell'Arabia Saudita non controllerà il Newcastle United Football Club. Tutte le parti sono liete di aver concluso questo processo, che fornisce certezza e chiarezza per il Newcastle United Football Club e i suoi fan", si legge sul comunicato della Premier League

"Siamo estremamente orgogliosi di diventare i nuovi proprietari del Newcastle United, uno dei club più famosi del calcio inglese. Ringraziamo i tifosi del Newcastle per il loro sostegno tremendamente fedele nel corso degli anni e siamo estremamente felici di lavorare con loro", ha aggiunto Yasir Al-Rumayyan, capo del consorzio PIF.

"Questo è un investimento a lungo termine. Siamo entusiasti delle prospettive future del Newcastle United. Intendiamo instillare una filosofia unitaria in tutto il club, stabilire uno scopo chiaro e aiutare a fornire una leadership che permetterà al club di raggiungere grandi traguardi a lungo termine. La nostra ambizione è allineata con i tifosi: creare una squadra di successo costante che compete regolarmente per i principali trofei e genera orgoglio in tutto il mondo", ha concluso Amanda Staveley, CEO di PCP Capital Partners.

Yasir Al-Rumayyan sarà presidente non esecutivo del Newcastle United, Amanda Staveley, avrà un posto nel consiglio mentre Jamie Reuben sarà anche lui direttore del club, rappresentando RB Sports & Media.

Un investimento contestato

Nel luglio dello scorso anno, il gruppo guidato da Staveley si è tirato indietro per acquistare il Newcastle dopo che la Premier League non ha approvato l'accordo. La questione coinvolgeva lo Stato saudita e il suo Public Investment Fund (PIF). L'accordo è stato accantonato dopo che la lega e il governo inglese hanno accusato l'Arabia Saudita di pirateria delle trasmissioni della lega inglese nel Paese.

Anche beIN Sports, che trasmette la Premier League in Nord Africa e in Medio Oriente è parte chiamata in causa in quanto a conflittualità. Per quattro anni e mezzo infatti, l'emittente non ha potuto operare in Arabia Saudita a causa di un conflitto diplomatico tra sauditi e Qatar. Adesso con l'attuale acquisizione del club, lo scenario dovrebbe cambiare.

Inoltre la trattativa ha portato a grandi domande e perplessità sul tema del riciclaggio di denaro, sull'uso del calcio per nascondere azioni controverse e sui diritti umani. Nonostante ciò, un sondaggio condotto dal Newcastle United Supporters Trust (NUST) ha mostrato che il 93,8% dei tifosi voleva che il club fosse venduto.

Una nuova grande ricchezza nel calcio

Per PIF, uno degli investitori più influenti del mondo, l'acquisizione è in linea con la sua strategia di concentrarsi su settori chiave tra cui lo sport e l'intrattenimento, e si allinea con la missione di investire attivamente a lungo termine - in questo caso, per sfruttare il potenziale del club e costruire sull'eredità del club.

Secondo le fonti del sito inglese Goal.com e i dati del Sovereign Wealth Fund Institute, il fondo saudita vanta una ricchezza netta di oltre 430 miliardi di dollari di asset management, che lo posizionano al nono posto nella classifica mondiale dei fondi sovrani. Per fare un paragone con le grandi superpotenze del calcio mondiale si tratta di un fondo 13 volte superiore a quello dello sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, e addirittura 50 volte più ricco di Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG.

Dal 2015, il fondo fa capo direttamente a Mohammad bin Salman, il giovane principe ereditario del Regno saudita che vanta un portafogli internazionale ricco di investimenti ovunque che lo proiettano a concorrere come fondo sovrano più ricco del mondo.

Commentando nuovamente l'accordo, Jamie Reuben di RB Sports & Media ha dichiarato: "Ci aspettiamo un grande futuro per il Newcastle United.
Costruiremo un vero club comunitario, basato sulla conoscenza della città da parte della nostra famiglia e in linea con i nostri piani che sono stati lavorati a stretto contatto con il Newcastle City Council per fornire una crescita sostenibile a lungo termine per la zona
".

Al momento è impossibile ipotizzare quanto investirà il fondo in maniera effettiva sul club ma se questi sono i presupposti l'obiettivo sembra quello di costruire una superpotenza mondiale che competa con gli altri grandi club e i loro ricchi proprietari. Già è trapelata la notizia da parte del Daily Mail che nei prossimi tre anni il Newcastle potrà mettere sul mercato fino a 250 milioni di euro per rinforzare la squadra senza impattare sul Fair Play finanziario.


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