La EA Sports bandisce i giocatori e le squadre russe dai tornei di eSports

Le conseguenze della guerra toccano inesorabilmente anche il mondo degli Esports, portando ad una totale esclusione di player e squadre legati alla Russia.

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Il conflitto in Ucraina non risparmia neanche gli eSports e anche in questo settore si prendono decisioni per sanzionare chi è legato direttamente o indirettamente alla figura di Vladimir Putin.

La EA Sports probabilmente la società più celebre del settore, qualche settimana fa ha scelto di togliere club e nazionali russe all'interno del gioco, adesso il colosso dei videogame ha deciso di bandire atleti e squadre russe dai tornei ufficiali di FIFA 22 e Apex Legends, facendo un altro passo verso il tentativo di isolare la nazione guidata da Putin.

Dopo aver rimosso le squadre e le nazionali russe da FIFA 22 e averne escluso gli oggetti dalla modalità Ultimate Team, lo sviluppatore ha posto il veto anche a giocatori e squadre che, insieme ai colleghi bielorussi, non potranno partecipare ai campionati ufficiali del celebre gioco sul calcio e di Apex Legends.

Il tutto rendendo la Russia e la Bielorussia ineleggibili per i suoi campionati e per competere nelle EA Sports FIFA 22 Global Series e Apex Legends Global Series.

EA motiva la propria decisione, dicendosi “inorridita dal conflitto tra Russia e Ucraina” e che “continuerà a unire le forze con altri per chiedere la fine dell'invasione".

Per poi ufficializzare la decisione, lasciando poco spazio alle interpretazioni:

"Continuiamo ad essere scioccati dal conflitto che si sta svolgendo in Ucraina e ci uniamo a tante voci in tutto il mondo che chiedono la pace e la fine dell'invasione. Siamo solidali con il popolo dell'Ucraina. Abbiamo preso la decisione di rimuovere la Russia e la Bielorussia dai paesi ammissibili nei nostri programmi esports.

Con effetto immediato, i giocatori e le squadre di Russia e Bielorussia non possono partecipare alle Apex Legends Global Series e alle EA SPORTS FIFA 22 Global Series".

In attesa di capire quali saranno le reazioni di Mosca e di Minsk, è ormai ufficiale il coinvolgimento totale dello sport in un contesto che avrebbe preferito di gran lunga evitare.

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