I palloni usati negli Europei di calcio: i più iconici degli ultimi anni

Tutti i palloni più iconici (e le loro caratteristiche) usati nelle edizioni delle rassegne continentali passate alla storia. Da quello di quest'anno fino a quello del 1984

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Ci sono legami nel calcio tra una competizione e un brand che sono indissolubili.
Al tal punto che se nomini quella competizione, di riflesso verrà in mente quel brand e il “prodotto” che magari realizza proprio per quel torneo. È un po’ come succede per i brand cosiddetti “top of mind”, quelli talmente legati ad una categoria merceologica da rappresentarla nella testa dei consumatori.

Nel calcio capita spesso per degli scarpini, con il legame tra sponsor e una certa maglia o squadra, ma capita soprattutto per i palloni, e quando pensiamo a quello strumento tanto fondamentale per il gioco, quanto evocativo, non può che venire alla mente il legame tra adidas e tutte le competizioni per le nazionali UEFA e FIFA.

Un legame indissolubile, appunto, ma letteralmente. Così tanto che si tratta di partnership avviate
da decenni, tanti decenni, nel caso specifico adidas è incaricata di produrre i palloni dei Mondiali dal 1970, e per gli Europei dal 1984.

Sì, perché anche se nelle edizioni precedenti delle competizioni citate poco fa compaiono sempre palloni griffati dal brand tedesco, la collaborazione e l’incarico ufficiale fanno riferimento a queste due date. Per giunta, ci sono molte storie legate alla storia del Paese ospitante, alla cultura dell’epoca e a curiosità attorno alla scelta cromatica e stilistica di alcuni palloni.

Elementi e storie che si possono scoprire dando un’occhiata ai palloni ufficiali degli ultimi Europei di calcio.

I palloni adidas degli Europei: dall’iconico Roteiro fino al primo colorato

Può suonare distante come visione, ma c’è stato un periodo, quello coinciso con l’inizio di una diffusione più frequente in tutto il mondo delle trasmissioni a colori in tv, in cui è sentita l’esigenza di cambiare colore al pallone perché poco distinguibile con i colori in bianco e nero.

Col passare degli anni poi, le esigenze sono diventate altre, e le pretese tecniche dei calciatori iniziavano ad assumere un peso sempre maggiore.

La tecnologia avanzava, e così si è cominciato a vedere rotolare sui campi da gioco palloni diversi, come i primi Tango che presentavano una cucitura che evitava sempre di più l’ingresso di acqua, fino al più iconico di tutti, il Roteiro di Euro 2004 che rappresenta anche il primo pallone senza cuciture (il suo peso però, e l’abitudine di cambiare traiettoria quasi improvvisamente, attirò non poche polemiche).

Ecco allora una selezione di palloni che ci raccontano e fanno scoprire qualcosa in più di questa competizione e di come è cambiato questo sport negli anni. 

FUSSBALLLIEBE: EURO 2024 

Partiamo proprio dal pallone da gara ufficiale che sarà utilizzato nella fase finale di EURO 2024.

FUSSBALLLIEBE, che in tedesco significa "amore per il calcio", è dotato della tecnologia adidas Connected Ball che sarà usata per la prima volta in un UEFA EURO. Questa innovazione garantisce una visione diversa rispetto al passato di ogni elemento del movimento del pallone e contribuirà in maniera determinante al processo decisionale del Video Assistant Refereeing UEFA nella sala VAR. 

 

Uniforia: EURO 2020 

 

Arriviamo subito al pallone dell’Europeo che si sarebbe dovuto giocare a 60 anni esatti dalla prima edizione del 1960, motivo per cui è stato scelto il modello itinerante, con debutto a Roma e finale a Wembley.

Il pallone di quell’edizione tanto delicata quanto contorta, si chiamava "Uniforia" e prendeva il nome sia dall'unità, che dall'euforia, che contraddistinguono una competizione come questa

Il colore dominante era il bianco, come spesso capita ai palloni delle edizioni più contemporanee, con audaci linee nere a pennellate che attraversano la palla: simboleggiano la sfocatura dei confini. Questi tratti neri sono intervallati da lampi di colori luminosi, che rappresentano la diversità del torneo e le culture diverse che per forza di cose si incrociano in competizioni come un Europeo di calcio.

È un pallone che a livello estetico e di iconicità lascerà un ricordo memorabile? Forse no.

Lo ricorderemo per sempre perché simbolo di un trionfo inaspettato per gli Azzurri? Assolutamente sì. 

Tango 12: EURO 2012 

Il pallone disegnato per gli Europei giocati in maniera itinerante tra Polonia e Ucraina, si caratterizzava perché era una rievocazione, un omaggio della serie Tango degli anni '80.

Il pallone ufficiale di UEFA EURO 2012 si caratterizzava per i suoi contorni con i colori delle bandiere di Polonia e Ucraina, le nazioni ospitanti. I triangoli racchiudevano grafiche ispirate alle decorazioni in carta, una tradizione delle aree rurali di entrambi i paesi.

Roteiro: EURO 2004 

 

"Roteiro", che in portoghese significa "carta stradale" o "carta di navigazione", era un omaggio agli esploratori portoghesi del XV e XVI secolo, su tutti Vasco da Gama.

Per la prima volta in un torneo internazionale, ogni pallone indicava i nomi delle squadre, la data, lo stadio e le coordinate del dischetto di centrocampo.

Quell’edizione la vinse la Grecia, battendo tra l’altro il Portogallo padrone di casa in finale, questo lo ricordiamo tutti. Quello che forse non sapevi fino a poco fa è che Roteiro è stato il primo pallone utilizzato durante un Europeo di calcio senza cuciture

Terrestra Silverstream: EURO 2000

 

Il nome (abbastanza complesso da memorizzare) e il disegno del pallone erano un riferimento alle vie d'acqua del Belgio e dell'Olanda.

Per adidas, questo modello ha segnato una rivoluzione tecnologica: grazie a un nuovo strato esterno, il pallone era infatti più morbido al tocco, più facile da controllare e più preciso nelle traiettorie.

A proposito di traiettorie, diventerà iconica e impressa nella storia di questa competizione e del calcio, la traiettoria presa dal tocco “a cucchiaio” di Francesco Totti nella serie di calci di rigore della semifinale tra Italia e Olanda.

Per alcuni, diventerà memorabile anche la traiettoria presa da questo pallone dopo il tiro di Trezeguet che valse il Golden Goal e la vittoria finale della Francia contro gli Azzurri. 

Questra Europa: EURO 1996 

Non era raro tra gli anni ’80 e ’90 ritrovare agli Europei di calcio versioni “riciclate” e ritoccate dei palloni che precedentemente erano stati realizzati e usati durante i Mondiali 2 anni prima.

È questo il caso del pallone usato durante gli Europei del 1996 in Inghilterra, sfera che esteticamente aveva il suo perché.

Si tratta, inoltre, del primo pallone ufficiale di EURO colorato, questo modello era appunto una variante del Questra utilizzato in Coppa del Mondo 1994 negli Stati Uniti.

Il pallone realizzato per EURO 1996 raffigurava leoni e rose rosse, simboli dell'Inghilterra padrona di casa.

Tango Mundial: EURO 1984 

Nel discorso fatto poco fa della “fratellanza” tra palloni dei Mondiali e quelli per gli Europei, rientra anche il Tango Mundial che è stato protagonista degli Europei vinti dalla Francia nella finale disputata contro la Spagna.

Primo pallone non in cuoio, con un nuovo materiale e una stratificazione ottimizzata per aumentarne il potere ammortizzante.

È stato il primo pallone ufficiale con un disegno specifico per gli Europei di calcio, da qui in poi una rivoluzione estetica per i palloni disegnati da adidas.

In questa edizione, tra le cose, il torneo si distinse come una delle edizioni con una media goal a partita alta rispetto alle precedenti, quasi 3 reti a partita.

Molte altre curiosità e informazioni tecniche sui palloni usati nei Mondiali e negli Europei di calcio, si possono trovare sul blog ufficiale del sito di adidas.

 

 

 



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