Giovane è sempre più il catalizzatore offensivo dell’Hellas Verona: Zanetti ha il suo faro nella nebbia
(Foto di Alessandro Sabattini/Getty Images)
Classe 2003, 3 gol e 4 assist in 1149 minuti di Serie A, alla prima stagione nella massima divisione italiana: questi i numeri superficiali di Giovane Santana do Nascimento. Scendendo nel dettaglio dei dati, però, il valore dell’ex Corinthians emerge in maniera ancora più evidente. L’attaccante brasiliano conta 2.60 Goal attesi (xG) e 1.66 assist attesi (xA) ed è uno dei calciatori a tentare di più il tiro nel nostro campionato. Inoltre, Giovane ha partecipato al 64% dei gol dell'Hellas Verona in questo torneo (sette partecipazioni attive su 11 reti dei gialloblù), percentuale record tra i giocatori della Serie A 25/26.
Cresciuto calcisticamente nel Red Bull Brasil e nel Capivariano FC, prima di passare al Corinthians nel 2022, il 22enne ha da subito attirato l’attenzione di diversi club italiani ed esteri e sembra già destinato ad una squadra di prima fascia. Ma che giocatore è Giovane? Fisico slanciato ma robusto, ideale per il calcio moderno. Mancino e versatile: principalmente centravanti, ma sa giocare da seconda punta o ala destra. Arrivato all'Hellas Verona l'8 luglio 2025 a parametro zero dal Corinthians, ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2029.
CIAO RAGAZZI 💛💙
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) December 6, 2025
✍️ Giovane Santana Do Nascimento #VeronaAtalanta #DaiVerona #SerieAEnilive pic.twitter.com/59iksYAmNd
Nell’ultima sfida contro l'Atalanta, al Bentegodi avvolto dalla nebbia, Giovane ha dato spettacolo: al 36' ha segnato il 2-0 con una mezza voleé di sinistro dal limite dell'area, facendo rimbalzare una volta la palla allontanata di testa da Krstovic prima di fulminare il portiere complice una deviazione. Poi, al 71’, attore del contropiede degli scaligeri, ha servito l'assist per il 3-1, rotolando il pallone dalla destra per Bernede. Ha anche sfiorato un altro gol dalla distanza e creato caos costante nell'area bergamasca. Questa prestazione non ha fatto altro che confermare il suo ruolo di catalizzatore offensivo. Giovane colpisce per l'esplosività: accelera da 0 a 100 in pochi metri, con un dribbling secco e tocchi orientati che lo smarcano nei piccoli spazi. Non è un bomber da area pura, ma un "falso 9" moderno: scende a prendere palla, crea superiorità numerica e finalizza con precisione chirurgica, spesso di sinistro.
Punti di forza: movimenti senza palla (apre corridoi per i compagni come Belghali), visione per gli uno-due e un pressing alto aggressivo che recupera palloni alti. Debolezze? A volte è irruento nei contrasti (1.1 falli per partita), e deve migliorare la consistenza nei big match contro difese chiuse. Atleticamente, copre 10-11 km a gara, con una resistenza da maratoneta, perfetto per il calcio ad alta intensità di Zanetti. Con una fame da underdog, a 22 anni, dal Brasile e con pochi mesi in Serie A, Giovane sta già dimostrando tanto. In un Verona che lotta per non retrocedere, è l'elemento che potrebbe valere la salvezza e rappresenterebbe un investimento perfetto per qualsiasi club in cerca dell’attaccante del futuro.