Ecco quanto vale la promozione in Premier League

Lecce, Cremonese e Monza sono i club che faranno parte alla prossima Serie A, rispetto ai colleghi inglesi della Championship però la loro promozione vale molto meno.

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Con la vittoria del Monza di ieri ai danni del Pisa si è chiusa anche questa stagione della Serie BKT 21/22.

A salire in Serie A saranno quindi oltre ai brianzoli, anche Lecce e Cremonese, che hanno terminato la regular season al primo e secondo posto. Anche nella Championship inglese è stato tutto deciso. La promozione diretta nella prossima Premier League spetta al Fulham campione a cui vanno aggiunti Bournemouth e Nottingham Forest.

Come riportato da Calcio e Finanza, per quanto riguarda il campionato inglese, per avere una stima è stato ipotizzato il peggior scenario per le neopromosse, ovvero quello dell’immediata retrocessione dopo un solo anno di Premier.

Come sempre l’ago della bilancia tra la A e la B inglese riguarda l’ammontare dei ricavi generati dai diritti TV.

 I club inglesi promossi dalla Championship passano da incassi di circa 9,4 milioni di euro per la Championship a un minimo di 117,6 milioni di euro per la Premier League. Quindi chi viene promosso in Inghilterra incassa un minimo di circa 108,2 milioni di euro in più rispetto alla stagione in cadetteria.

Il paracadute in Premier

Anche in Inghilterra il sistema calcio ha sviluppato il cosiddetto “paracadute”, ovvero il contributo di solidarietà in caso di retrocessione per i club che terminano la stagione negli ultimi tre posti della classifica in Premier.

Per i club che scendono dalla Premier alla Championship, se a retrocedere è una squadra con alle spalle un solo anno nel massimo campionato, è previsto un contributo biennale:

  • Poco più di 50 milioni di euro al primo anno, che equivale al 55% della quota di diritti TV divisa in parti uguali tra i 20 club;
  • 41 milioni di euro al secondo anno, il 45% della quota di diritti tv divisa in parti uguali tra i 20 club.

Quindi nei successivi due anni dopo la retrocessione dalal Premier il club incasserà circa 91 milioni di euro in totale.

Tra diritti tv e paracadute dunque, l’accesso alla Premier League per il Nottingham Forest, che ieri come il Monza ha vinto il playoff per l’ultimo posto contro l’Huddersfield, vale minimo di 199,2 milioni di euro. La cifra è chiaramente destinata a salire nelle stagioni successive nel caso in cui un club riuscisse a mantenere la categoria anche perché il piazzamento con annessa permanenza vale cifre sostanziose nella massima lega oltre Manica.

La situazione in Italia

Spostando l’esempio nel nostro campionato cadetto, secondo i dati di Calcio e Finanza, il Monza, mantenendo l’ipotesi di una retrocessione dopo un solo anno nel massimo campionato, riceverà per la stagione 2022/23 proventi dalla vendita dei diritti TV pari ad un minimo di 24 milioni di euro, circa 16 milioni in più rispetto a quanto percepito per la Serie B.

Nel caso in cui la neopromossa retrocedesse subito e quindi dovrà attivare il “paracadute” italiano, il club incasserà minimo 10 milioni di euro, la cifra aumenta in base al numero di campionati di Serie A disputati negli ultimi cinque anni, nessuno nel caso del Monza.

La promozione in Serie A porta comporta quindi secondo queste stime entrate per circa 26 milioni di euro, senza considerare chiaramente le cifre legate a ricavi da biglietteria o sponsor.

Essere promossi dalla Championship alla Premier League vale perciò 177,3 milioni di euro in più rispetto alla promozione per un club di Serie B italiano.

Chiaramente tutto ruota attorno alla vendita dei diritti TV che per quanto riguarda la Serie A valgono poco più di un quarto, considerando il ciclo triennale di vendita, tra nazionali e internazionali, rispetto a quelli della Premier League inglese.



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