Il tecnico nato a Rimini in carriera ha guidato altre squadre di spicco come Salernitana, Lecce, Palermo, Fiorentina e Sampdoria
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Delio Rossi is back. Un uomo vero e un ottimo allenatore. Probabilmente le recenti avventure non hanno reso giustizia ad un trainer che in passato ha saputo costruire e consolidare progetti rilevanti.
All'epoca della Salernitana, nel 1998, fu l'artefice di un autentico capolavoro con il salto in Serie A dopo anni di digiuno lanciando giovani talenti come Marco Di Vaio. Senza dimenticare la precedente promozione in Serie B conquistata nella stagione 1993-1994 dopo gli spareggi playoff contro Lodigiani e Juve Stabia. A Lecce dal 2002 al 2004 portò un gioco spumeggiante e un lodevole decimo posto in classifica con successi su Juventus e Inter.
Alla guida della Lazio Delio Rossi apre un ciclo dal 2005 al 2009 e porta in serbo al club biancoceleste una Coppa Italia e un terzo posto con annessa qualificazione in Champions League. Al culmine del derby vinto 3-0 sulla Roma si scatena in un virale bagno nella Fontana del Gianicolo. Nell'estate 2009 la chiamata del vulcanico Presidente del Palermo Maurizio Zamparini. In Sicilia un periodo magico al timone di una squadra stellare con i vari Kjaer, Pastore, Liverani, Nocerino e Miccoli. Una corazzata senza precedenti al Barbera. Piazzamenti clamorosi in campionato, risultati invidiabili in Europa e una finale di Coppa Italia persa nel 2011 all'Olimpico di Roma contro l'Inter.
L'annata al comando della Fiorentina resterà impressa nella mente dei tifosi viola per la furibonda lite con il calciatore Ljajic. Era il 2 maggio 2012 e si giocava il match con il Novara. Il caso scoppia dopo una sostituzione ordinata da Delio Rossi. Il fantasista serbo lascia il posto a Oliveira e inizia ad inveire verbalmente contro il mister. A quel punto Rossi si scaglia inferocito contro Ljajic. “Molte volte ferisce più la lingua che la spada”, disse Delio nella conferenza stampa di addio al club toscano. Vivrà ulteriori esperienze con Sampdoria, Bologna, Levski Sofia e Ascoli.
Foggia è il primo grande amore di Delio Rossi. In Puglia il mister riminese sbarca prima da giocatore dal 1981 al 1987. Qualche anno più tardi insegna calcio ai ragazzi del vivaio rossonero. Nel 1995-1996 un'annata a capo della prima squadra dei “Satanelli”. Il sospirato ritorno si materializza nel 2023 come successore del suo grande maestro Zdenek Zeman. Ai playoff di C il Foggia elimina Potenza, Cerignola, Crotone e il Pescara dello stesso Zeman. In finale i rossoneri soccombono al Lecco. Dopo un biennio di pausa rieccolo allo Zaccheria, chiamato dal Presidente Canonico, per riportare il Foggia in contesti più consoni rispetto alla difficoltosa Serie C vissuta di recente.