AS Roma, l’addio a Ghisolfi: tutte le cifre dei suoi colpi in entrata e in uscita

La Roma, con una nota ufficiale, saluta il Responsabile dell'Area Tecnica Florent Ghisolfi: ripercorriamo il suo anno in giallorosso attraverso le cifre di acquisti e cessioni

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

L’AS Roma ha detto addio a Florent Ghisolfi, il Responsabile dell’Area Tecnica arrivato dal Nizza nell’estate 2024 con l’ambizione di rilanciare i giallorossi. Il comunicato ufficiale, sobrio e formale, ha ringraziato il francese per la “professionalità e dedizione”, ma il suo anno a Trigoria è stato un ottovolante. Tra l’esonero di De Rossi, l’arrivo di Juric a sua volta esonerato dopo appena due mesi, e la salvezza Ranieri giunto prima come allenatore e poi come senior advisor, il francese non ha certo avuto vita facile culminando il suo rapporto lavorativo con Gian Piero Gasperini in panchina. Ghisolfi ha navigato un mare in tempesta, con colpi che sembravano promettenti, ma non hanno mantenuto le aspettative e alcune scelte controverse.

Acquisti: due finestre, due strategie

Ghisolfi ha gestito il mercato estivo 2024 con investimenti importanti atti a centrare il ritorno del club capitolino in Champions League e quello invernale 2025 con rinforzi mirati e low-cost, sotto la pressione del Fair Play Finanziario UEFA.

Gli acquisti della sessione estiva 2024 

Con la Roma in cerca di una qualificazione Champions, un ricco budget a disposizione e l’ombra della CEO Lina Souloukou direttamente coinvolta in alcune trattative, Ghisolfi ha puntato su giovani talenti, giocatori affermati e parametri zero per rinforzare la rosa di De Rossi, poi esonerato, dopo appena 4 partite in Serie A, a settembre 2024.

  • Buba Sangaré (d, Levante): costo 1,5 milioni di euro. Il terzino spagnolo classe 2007, con contratto fino al 2027 e stipendio di 0,3 milioni netti, è stato un investimento per la Primavera, senza presenze in prima squadra.

  • Enzo Le Fée (c, Rennes): costato 23 milioni di euro. Il francese classe 2000, con contratto fino al 2029 e stipendio di 2 milioni netti, è stato un flop in campo: 8 presenze in Serie A, 0 gol, 1 assist. Poi la cessione a gennaio 2025 al Sunderland, in Championship, con la formula del prestito con obbligo di riscatto legato alla promozione del Black Cast in Premier League per 24 milioni totali (18+2 di bonus facili + 4 di bonus legati alla permanenza del Sunderland nella massima serie inglese)

  • Mathew Ryan (p, svincolato): arrivato a parametro zero. Il portiere australiano classe 1992, con contratto annuale e stipendio di 0,8 milioni netti, ha occupato uno dei due slot extracomunitari della Roma, limitando in parte delle scelte per il mercato estivo. Il secondo portiere ha chiesto la cessione a gennaio dopo sole 2 presenze in Coppa Italia ed è stato ceduto al Lens per circa 800.000 euro.

  • Samuel Dahl (d, Djurgarden): costato 4,5 milioni di euro più 1,5 milioni di bonus più il 10% sulla futura rivendita. Il terzino svedese classe 2003, con contratto fino al 2028 e stipendio di 0,6 milioni netti, non ha trovato spazio con nessuno dei tre allenatori avuti: 3 presenze. A gennaio passa al Benfica in prestito oneroso (600.000 euro) con diritto di riscatto fissato a 8 milioni più 2 di bonus. Prima di lasciare la Roma, Ghisolfi ha chiuso l’operazione con il club portoghese trattando da zero e definendo il tutto sulla base di 11 milioni più il 40% sulla futura rivendita.

  • Matías Soulé (a, Juventus): costato 25,6 milioni di euro più 4 milioni di bonus, pagabili in quattro esercizi. L’argentino classe 2003, con contratto fino al 2029 e stipendio di 2,5 milioni netti, ha vissuto una prima parte di stagione travagliata, ma con l’arrivo di Ranieri e l’infortunio di Dybala, è cresciuto in maniera esponenziale sia in termini tecnici e di campo che da un punto di vista mentale e delle responsabilità. Il ragazzo di Mar del Plata è considerato da tutti il futuro del club.

  • Artem Dovbyk (a, Girona): costato 34 milioni di euro più 4 milioni di bonus. L’ucraino classe 1997, con contratto fino al 2029 e stipendio di 3,5 milioni netti, è stato un colpo molto discusso. Arriva con il peso delle aspettative in quanto capocannoniere della Liga e mette a referto 17 gol e 4 assist tra tutte le competizione, non senza qualche critica per il suo atteggiamento in campo, considerato incostante e a volte troppo poco determinato. 

  • Saud Abdulhamid (d, Al-Hilal): costato circa 3 milioni di euro. Il terzino saudita classe 1999, con contratto fino al 2028 e stipendio di 1 milione netto, ha giocato davvero poco e senza grandi acuti. Arriva a Roma nell’ambito di un’operazione per privilegiare e mantenere attivi i canali economici con il mondo saudita. 

  • Alexis Saelemaekers (c, Milan): arriva nell’ambito di uno scambio di prestiti con il Milan in cui è coinvolto anche l’attaccante giallorosso Tammy Abraham. Il belga, dopo un infortunio iniziali che lo ha tenuto ai box per circa 2 mesi, ha offerto versatilità in campo, con gol e assist. L’operazione inizialmente si sarebbe potuta chiudere con uno scambio tra i due club a titolo definitivo con conguaglio economico di circa 10 milioni a favore della Roma, ma per mancanza di accordi tra tutte le parti coinvolte (il pesante ingaggio di Abraham ha influito molto) la trattativa è stata definita sulla base di uno scambio di prestiti secchi.

  • Manu Koné (c, Borussia Monchengladbach): arrivato per 18 milioni più 2 di bonus con contratto fino al 2029. Il francese classe 2001, con stipendio di circa 3 milioni netti, è stato una certezza assoluta, l’acquisto più azzeccato e chiesto a gran voce da Daniele De Rossi sin dai primi giorni di mercato. La Roma di Gasperini ripartirà soprattutto da lui. 

  • Mario Hermoso (d, svincolato): arrivato a parametro zero. Lo spagnolo classe 1995, con contratto triennale e stipendio di 3.5 milioni netti, visto il poco spazio e il rendimento altalenante, è stato ceduto poi in prestito al Bayer Leverkusen dove ha rimediato un infortunio alla spalla che lo ha tenuto fermo per buona parte della sua esperienza tedesca.

  • Mats Hummels (d, svincolato): sbarcato nella Capitale anche lui a costo zero. Il tedesco classe 1988, con contratto annuale e stipendio di 2,5 milioni netti, ha avuto alti e bassi, l’episodio peggiore in campo è certamente l’errore fatale contro l’Athletic Club in Europa League. La leggenda del Borussia Dortmund lascia la Roma da svincolato.

Gli acquisti della sessione invernale 2025

Con Ranieri in panchina e la Roma alle prese con la morsa del FFP, Ghisolfi ha provato a puntellare la rosa con  rinforzi low-cost e prestiti.

  • Devyne Rensch (d, Ajax): costato 5 milioni di euro più 1 di bonus, seppur in scadenza di contratto con i lancieri. L’olandese classe 2003, con contratto fino al 2029 e stipendio di 1,2 milioni netti, ha avuto un rendimento nel complesso affidabile, facendo intravedere qualche amnesia, ma al contempo buoni margini di miglioramento.

  • Pierluigi Gollini (p, Genoa/Atalanta): Costato circa un 1 milione di euro. Il portiere classe 1995, con contratto fino al 2027 e stipendio di 0,9 milioni netti, arriva come vice Svilar senza scendere mai in campo, ma la stessa sorte sarebbe toccata a chiunque altro.

  • Anass Salah-Eddine (d, Twente): costato 8 milioni di euro più 2 milioni di bonus. Il terzino sinistro classe 2002, con contratto fino al 2029 e stipendio di 1 milione netto, è il vice-Angelino e si affaccia a in campo appena 3 volte di cui soltanto 2 da titolare.

  • Victor Nelsson (d, Galatasaray): arrivato in prestito per 500.000 euro con diritto di riscatto a 10 milioni. Il danese classe 1998, con stipendio di 1,3 milioni netti, ha sostituito Hermoso raccogliendo appena 4 presenze.

  • Pierre-Emile Gourna-Douath (c, Salisburgo): sbarca nella Capitale in un’operazione dalla struttura interessante. In aggiunta ai 400mila euro per il prestito a titolo oneroso, il costo del giocatore francese sarebbe dipeso dalla posizione finale della Roma in Serie A. Se il club giallorosso si fosse classificato dal 7° posto in giù, il prezzo sarebbe stato di 20 milioni di euro, con un incremento di 500mila euro per ogni posizione guadagnata in classifica, fino a un massimo di 21,5 milioni. Qualora Gourna-Douath non avesse raggiunto il minutaggio previsto dalla clausola, la Roma avrebbe comunque potuto esercitare un diritto di riscatto fissato a 19,6 milioni, per un potenziale affare complessivo di 20 milioni. L’intesa con il Salisburgo includeva anche 2 milioni di bonus, attivabili solo in caso di acquisto definitivo, e una clausola che garantiva al club austriaco il 10% della plusvalenza su un’eventuale futura cessione, calcolata sulla differenza tra il prezzo di vendita e l’importo totale versato dalla Roma. Insomma, un accordo davvero complesso per un centrocampista che, seppur con poche chance a disposizione, ha fatto intravedere qualità e quantità.

Cessioni: plusvalenze e alleggerimenti

Ghisolfi ha orchestrato alcune cessioni per rispettare i paletti UEFA, cercando di generare plusvalenze e provando a ridurre il monte ingaggi (da considerare elenco precedente per alcuni calciatori come Le Fee e Dahl non presenti nel seguente. Assenti giocatori con impatto a bilancio quasi nullo come ).

  • Andrea Belotti (a, Como): ceduto per 4 milioni più bonus, con plusvalenza piena ed un risparmio dell’ingaggio lordo di 4 milioni.

  • Edoardo Bove (c, Fiorentina): Ceduto in prestito oneroso da 1 milione di euro con obbligo di riscatto a 10 milioni legato a determinate condizione (il giocatore avrebbe dovuto giocare oltre il 60% dei minuti stagionali).

  • Ola Solbakken (a, Empoli): ceduto in prestito con diritto di riscatto fissato a 3.5 milioni.

  • Marash Kumbulla (d, Espanyol): ceduto in prestito secco e reduce da un’ottima stagione in Liga che ne ha sicuramente incrementato il valore di cartellino. Risparmio ingaggio lordo: 2,5 milioni.

  • Ebrima Darboe (c, Frosinone): ceduto in prestito secco con l’intero ingaggio pagato dal club di Serie B. Il gambiano, tra alti e bassi, ha raccolto 26 presenze.

  • Rick Karsdorp (d, risoluzione consensuale) con risparmio dell’ingaggio lordo: 3 milioni.

  • Nicolò Zalewski (c, Inter): rinnovato per un anno data la scadenza di contratto e poi ceduto a gennaio 2025 in prestito oneroso da 0,6 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 6,5 milioni. Plusvalenza piena. Risparmio ingaggio lordo: 1,5 milioni.

  • Chirs Smalling (d, Al Fayha): ceduto a zero per liberarsi del pesante ingaggio del difensore inglese ormai non più in grado di garantire affidabilità fisica e di rendimento al club giallorosso.

  • Houssem Aouar (c, Al Ittihad): venduto per 12 milioni di euro, anche lui in Arabia dopo essere arrivato nell'estate del 2023 a parametro zero. Plusvalenza totale e risparmio di 3.5 milioni netti di stipendio.

  • Joao Costa (a, Al-Ettifaq): terza cessione in Arabia, stavolta per un prodotto del settore giovanile. Il trasferimento avviene per la bellezza di 9 milioni di euro che garantiscono, anche in questo caso, una plusvalenza totale.

Il mercato di Ghisolfi è stato un mancato equilibrio tra ricerca di ambizione e vincoli UEFA, con alcune operazioni promettenti che non hanno rispettato le aspettative, complice anche una stagione davvero sfortunata per la Roma con cambi in dirigenza, in panchina e diversi episodi a sfavore. D'altra parte, Ghisolfi, con un pizzico di fortuna per la promozione del Sunderland e per il rendimento dello svedese al Benfica, è riuscito a rimediare a due delle operazioni che più lo hanno reso oggetto di critiche: Le Fee e Dahl. Da aggiungere alla gestione del francese anche le operazioni legate ai rinnovi di Paredes, Pisilli e Svilar. Con quest’ultima trattativa, ancora in fase di chiusura, che ha destato non poca preoccupazione tra i tifosi romanisti. A Ghisolfi viene attribuita la colpa di non essere stato celere nell’offrire un rinnovo al portiere belga al momento giusto, dando priorità ad altre questioni e preferendo piuttosto rimandare i discorsi a fine stagione. Grazie all’intervento del Senior Consultant Claudio Ranieri nella trattativa, a fare da paciere con l’entourage del giocatore, la situazione sembra essersi risolta per il meglio. Insomma, l’ex DS del Nizza, numeri a parte, lascia la Capitale senza aver distrutto o creato nulla di particolare ed i suoi 12 mesi in giallorosso, probabilmente, non saranno ricordato negli annali della storia romanista, né in senso negativo né in senso positivo. 

In ogni caso, la rescissione consensuale del rapporto lavorativo lascia pensare che la Roma e Ghisolfi si siano lascia senza tensioni particolari, semplicemente con differenza di vedute e voglia di altro tipo di progettualità. Di seguito il comunicato ufficiale del club giallorosso:

L'AS Roma e il Direttore Tecnico Florent Ghisolfi hanno deciso di comune accordo di interrompere il loro rapporto.

Nel corso dell’ultimo anno, Florent ha dimostrato professionalità e dedizione in una fase cruciale per il Club.

Lo ringraziamo per il contributo dato e gli auguriamo il meglio per la sua prossima sfida professionale.

Grazie, Flo!

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