Arabia Saudita, Egitto e Grecia pronti per ospitare il Mondiale 2030

Il Paese saudita si candida per ospitare il primo Mondiale su tre continenti. Coinvolgendo Grecia ed Egitto nella propria strategia per organizzare la FIFA World Cup 2030, l'Arabia Saudita è pronta ad ospitare il Mondiale.

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Un Mondiale in esecuzione, l’altro quello del 2026 già assegnato ad USA, Canada e Messico e poi?

Ad otto anni di distanza già si inizia a pensare alla FIFA World Cup 2030 e le candidate di certo non mancano.

Tra queste si sta palesando con forte interesse l’Arabia Saudita, Paese reduce da un’ottima figura in Qatar pur non passando il proprio girone di qualificazione.



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Buone prestazioni, gol, tecnica ed una vittoria indimenticabile contro l’Argentina di Leo Messi per entrare in un mood di entusiasmo e voglia di calcio.

Anche per queste ragioni, ma specie per le ben meno romantiche possibilità economiche (sconfinate) dei sauditi, l’Arabia ha presentato la propria candidatura in veste di hub "tricontinentale", coinvolgendo anche Grecia ed Egitto per una collaborazione unica nella storia del Mondiale.



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Il tutto, oltre che per il prestigio del torneo, anche per far coincidere il Mondiale con la Saudi Vision 2030, un progetto strategico nazionale che mira a ridurre la dipendenza del Paese dal petrolio e a diversificare l'economia, sviluppando altri settori tra i quali anche quello sportivo e del turismo.

Attualmente le avversarie più accreditare per ostacolare l’intento del Re Salman sono Uruguay, Argentina, Cile e Paraguay che presenteranno le loro candidature congiuntamente per un Mondiale sudamericano. Poi c'è il trittico formato da Spagna, Portogallo, Ucraina ed infine la candidatura che presenterà in solitaria il Marocco.



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