Anche il Real Saragozza diventa americano

Il club spagnolo passa nelle mani di un gruppo di investitori formato anche da proprietari di altri club tra cui il RC Lens e l’Inter Miami.

Ancora un cambio di proprietà in questo 2022 nel calcio europeo e ancora una volta gli investimenti provengono dall’America.

Come riportato dal club basco tramite un comunicato ufficiale, il Real Saragozza passa nelle mani degli americani.

Inizia così una nuova tappa per il club spagnolo, decaduto per via della crisi finanziaria che lo ha colpito dopo alcune gestioni non proprio esaltanti ed attualmente nelle zone basse della Segunda Division, LaLiga SmartBank.

Il club ha annunciato l’arrivo della nuova maggioranza azionaria che ha acquistato il 51% del capitale sociale della SAD (Sociedad Anonima Deportiva).

La cordata è composta da un gruppo di investitori con esperienza nel mondo del calcio e nella gestione di club tramite Amber Capital tra cui: l’Inter Miami nella MLS, il Racing Club de Lens in Ligue1 e il Millonarios FC della Categoría Primera A colombiana.

Il gruppo è composto da: i fratelli Jorge e José Mas Santos, Joseph Oughourlian, Gustavo Serpa, Jim Carpenter e Jim Miller.

L'accordo si perfezionerà alla fine dell’attuale stagione ed è soggetto a due condizioni: la permanenza del Real Zaragoza nella cadetteria spagnola in e l'autorizzazione, obbligatoria, del passaggio di quote da parte del Consejo Superior de Deportes (CSD).

L'arrivo della nuova proprietà comporterà una riduzione del debito, attualmente di 65 milioni di euro, che consentirà di aumentare il limite di spesa imposto dal controllo finanziario della Liga al fine di migliorare la competitività della prima squadra

Verranno inoltre effettuati interventi volti al rinnovamento delle infrastrutture.

Attualmente è allo studio un piano per sviluppare una Nueva Romareda, che costerebbe fino a 150 milioni e avrebbe una capacità di 50 mila spettatori.

L'obiettivo del club, del Comune di Saragozza e della Federcalcio spagnola reale (RFEF) è quello di ospitare la prossima Coppa del Mondo 2030, che la Spagna cercherà di organizzare insieme al Portogallo.

Entrambi gli aspetti su cui la nuova dirigenza investirà sono fondamentali per rendere il Real Saragozza un club con migliori risorse e maggiori potenzialità in termini di crescita sia istituzionale che sportiva.

Il nuovo management, come riporta la nota ufficiale, arriva con l'obiettivo di costruire un Real Saragozza che possa tornare nell'élite del calcio spagnolo, con la piena integrazione nei valori di Saragozza che saranno uno dei tratti distintivi di questa nuova fase del club.

Il club è patrimonio della regione dell’Aragona e il nuovo progetto avrà il massimo rispetto della storia e delle radici aragonesi. Saranno mantenuti e rafforzati i legami con le realtà locali e verranno sviluppati progetti per aumentare l’internazionalizzazione del club e della città.

La direzione sarà guidata da Raúl Sanllehí, come nuovo Direttore Generale, che ha già esperienze importanti alle spalle avendo lavorato per il Barcellona e l’​​​​Arsenal e in organizzazioni calcistiche internazionali come l’ECA, la UEFA e la FIFA.

Tutte le aree dirigenziali saranno rinforzate con professionisti di grande esperienza nei rispettivi settori con l'obiettivo di crescere ed aumentare la professionalità del management.

La prima fase sarà volta a migliorare il livello tecnico della squadra e creare idee e progetti che aumentino l’interazione con i tifosi.

Inoltre, ci saranno progetti che si svilupperanno in sinergia con gli altri club facenti capo al gruppo d’investitori promuovendo lo sviluppo sportivo, finanziario, commerciale e di brand di tutte le società del network.

La nuova dirigenza è consapevole della delicata situazione finanziaria che il club ha attraversato in questi anni e chiede supporto e pazienza da parte dei tifosi del Saragozza per un progetto a cui dedicherà il massimo impegno ed entusiasmo, rigore e professionalità nel lavoro e nel supporto per raggiungere l'obiettivo di riportare il Real Saragozza nel posto che merita.

Covid arginato, ma i conti del club restano in rosso

Il Real Saragozza è riuscito a salvare i due esercizi che sono stati maggiormente colpiti dalla pandemia.

Seppur con un calo del 50% del fatturato, ha chiuso il 2020-2021 con un utile netto di 2,97 milioni di euro nonostante la chiusura de La Romareda.

La lenta ripresa del mercato non gli permetterà di concedere il bis: salvo aiuti miracolosi ad oggi il prossimo esercizio si chiuderà con perdite per 2,52 milioni di euro.

Questo scenario non è affatto favorevole per il club, che aveva inanellato sette anni consecutivi di utile che avevano permesso di ridurre il livello di indebitamento, ancora oggi molto elevato.

Infatti, come riportato da 2Playbook, in previsione che si potesse verificare una situazione sfavorevole, la dirigenza del club ha chiesto con successo una modifica del concordato preventivo, al fine di estendere, dal 2025 al 2030, il termine di pagamento del debito fallimentare da 24,7 milioni di euro.

L’indebitamento netto alla fine della stagione 2020/2021 ammontava ancora a 64,66 milioni di euro, nonostante l’accortezza nella gestione e nell’indebitamento degli ultimi anni.

Di questo importo, circa 15,85 milioni corrispondono alla Fondazione Saragozza 2032, guidata da César Alierta.

L'impossibilità di attivare alcuni contratti di sponsorizzazione nei matchday e le difficoltà di molti partner locali hanno causato un calo del 12% dell'area commerciale, a 2,62 milioni di euro.

Questa situazione peggiorerà ancora di più in questa stagione per la quale è previsto un ulteriore calo del 50%, a 1,26 milioni,  nonostante il rinnovo degli sponsor principali.

Le entrate dei diritti TV hanno contribuito con 9,52 milioni di euro, il 16% in più, ma in questa stagione contribuiranno solo per 7,6 milioni, l'importo più basso degli ultimi quattro anni per colpa degli scarsi risultati sportivi del club.

Altro elemento fondamentale per comprendere le perdite preventivate per il 2021/2022 è il basso contributo derivante dal calciomercato, con un incasso di soli 1,4 milioni di euro, rispetto alla media di 6,7 milioni delle ultime due sessioni di calciomercato.

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