Premier, i giocatori potranno rifiutarsi di indossare kit con loghi legati al betting

In forza del divieto valido a partire dal 2025/26 di apporre sulle divise ufficiali brand del mondo delle scommesse, la Premier League permetterà ai giocatori di rifiutarsi di indossare casacche inclini al betting per motivi religiosi.

Immagine articolo

La notizia in merito alla decisione della Premier League di vietare le sponsorizzazioni a tema betting a partire dalla stagione 2025/26 ha fatto il giro del mondo e continua, di settimana in settimana, ad arricchirsi con ulteriori novità e risvolti.

L’ultima tra queste è la volontà del movimento calcistico inglese di introdurre anche l’opportunità per i giocatori di rifiutarsi di indossare kit sui quali cappeggino brand di aziende legate al mondo delle scommesse per motivi di culto o religione.

La fede musulmana, per esempio, vieta il gioco d’azzardo e proprio da qui sarebbe partita questa idea maggiormente rispettosa dei dettami altrui.

La normativa si è infatti espressa in questi termini: "I kit senza i loghi degli sponsor devono essere garantiti per... gli adulti che hanno motivi religiosi o di salute per opporsi a indossare gli sponsor del gioco d'azzardo".



LEGGI ANCHE:

I CLUB INGLESI CHE DOVRANNO CAMBIARE SPONSOR



E affonda le proprie ragioni anche in un caso del passato, datato 2003, quando l’ex attaccante del Newcastle Papiss Cisse si era rifiutato di vestire la casacca con il brand della società di prestiti a pagamento Wonga perché offensiva della fede musulmana.



ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER di socialmediasoccer.com

Da non perdere