Mudryk al Chelsea, lo Shakhtar dona 23 milioni all'esercito ucraino

Parte dei 100 milioni del trasferimento di Mykhailo Mudryk al Chelsea saranno donati all’esercito ucraino. All'indomani dell'ufficialità dell'operazione, il presidente dello Shakhtar Donetsk ha annunciato un cospicuo aiuto economico ai soldati e alle loro famiglie.

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Mykhailo Mudryk, calciatore ucraino dello Shakhtar Donetsk, è ufficialmente un nuovo giocatore del Chelsea.

Letta così questa news di calciomercato potrebbe sembra solo una notizia dell’ultimo faraonico trasferimento concluso nel mondo del calcio. I media parlano di una cifra vicina ai 100 milioni di euro per il trasferimento, suddivisa in 70 milioni subito e 30 milioni legati ad alcuni bonus.

Il contratto tra Mudryk e il club di Todd Boehly avrà una durata di otto anni e mezzo, con la scadenza fissata nel 2031.

Ma il giorno successivo all’ufficialità del passaggio, dove il giovane nuovo acquisto dei Blues si è presentato alla stampa ed ha assistito alla gara vinta contro il Crystal Palace, a far parlare non sono le cifre trapelate dell'operazione ma le dichiarazioni ufficiali del Presidente dello Shakhtar, Rinat Akhmetov.

Nella nota ufficiale diramata dal club ucraino il Presidente ha redatto un lungo messaggio di saluto e di augurio al nuovo attaccante in Premier League unito ad una dichiarazione di sostegno all’esercito ucraino e di indignazione contro la Russia e la guerra che sta combattendo da un anno a questa parte nel territorio ucraino.



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L’uomo più ricco d’Ucraina, fondatore della SCM - System Capital Management una holding finanziaria e industriale che ha un patrimonio personale stimato di 10,6 miliardi di euro, attraverso il comunicato ha voluto condannare con fermezza le politiche belliche della Russia e soprattutto addossare al paese guidato da Putin, oltre che gli atroci crimini anche le colpe per un mancato sviluppo del sistema calcistico ucraino e dello Shakhtar: “Voglio ringraziare l'intero mondo civile per aver aiutato l'Ucraina. Oggi possiamo parlare del calcio ucraino grazie all'esercito ucraino, al popolo ucraino e all'enorme sostegno dell'intero mondo civile. Solo unendo gli sforzi sconfiggeremo il male che è arrivato nelle nostre case”.

“Ho sentimenti contrastanti oggi. Da un lato, sono felice per Mykhaylo e orgoglioso per lui. Questo ragazzo sta dando l'esempio, dimostrando che il talento e il duro lavoro possono rendere possibile l'impossibile”.

“Di contro però non ho mai fatto mistero che il mio sogno è vincere trofei europei con lo Shakhtar. Ciò significa che giocatori come Mudryk dovrebbero rimanere nel nostro club e nel nostro campionato, e dovremmo vincere trofei europei con tali giocatori, piuttosto che tifare per loro, anche quando giocano nei migliori club del mondo. Sfortunatamente, ora è impossibile, poiché l'Ucraina sta combattendo l'orrenda e ingiusta guerra condotta contro di noi dalla Federazione Russa. Ma sono fiducioso che vinceremo”.



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Come detto in precedenza, cento milioni di euro sono la cifra che i media, senza alcuna ufficialità, hanno reso nota per il passaggio del cartellino di Mudryk dal club ucraino al Chelsea.

In chiusura nella nota ufficiale Akhmetov ha ufficializzato il lancio di un progetto solidale “Heart of Azovstal”.

L'iniziativa è nata per aiutare i difensori di Mariupol e le famiglie dei soldati caduti: “I loro atti di coraggio non hanno eguali nella storia moderna. Sono loro, il loro sacrificio e il loro coraggio che hanno contribuito a contenere il nemico nei primi mesi di guerra e hanno fatto capire a tutti noi l'inevitabilità della vittoria dell'Ucraina ora”, ha specificato il numero uno del club.

Proprio in sostegno all’esercito ucraino il fondatore della SCM ha anche deciso di donare 23 milioni di euro in favore dei soldati e delle loro famiglie: “Oggi stanzierò 23 milioni di euro per aiutare i nostri soldati e le loro famiglie. Il denaro verrà utilizzato per coprire diverse esigenze: dalla fornitura di cure mediche-protesiche e supporto psicologico al soddisfacimento di richieste specifiche. Per garantire la trasparenza, il progetto avrà un team professionale indipendente che sarà in contatto con i difensori dell'Azovstal, le loro famiglie, gli operatori sanitari e i volontari”.

La nota del Presidente si conclude con: “Saremo per sempre in debito con i nostri soldati!”.

Vista la connessione delle due operazioni, il trasferimento e la donazione, è facile ipotizzare che il presidente dello Shakhtar Donetsk abbia deciso di donare parte del ricavato della vendita del calciatore a questo importante progetto solidale per il suo paese, martoriato da un conflitto che non sembra vedere la sua conclusione a quasi un anno dal suo inizio.



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