Il CEO di Gucci diventa socio della Rubierese

Marco Bizzarri, Presidente e Chief Executive Officer dell’iconico brand di moda è tornato nella società di Seconda Categoria dove aveva giocato da ragazzo, con l’obbiettivo di rafforzarne le ambizioni, dando spazio ai giovani.

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Il calcio e il fashion non sono due mondi così distanti come si potrebbe pensare, nonostante le fisiologiche differenze che li separano.

I calciatori moderni, infatti, prestano molta cura al proprio outfit extracampo, venendo spesso immortalati con indosso capi di alta moda, dimostrando attenzione per il settore e interesse verso le nuove collezioni, diventandone quasi degli ambasciatori.

Per questo motivo grandi realtà dell’abbigliamento hanno iniziato a vedere il pallone come un palcoscenico ideale, da sfruttare per aumentare la propria fama e visibilità.

In passato giocatori come David Beckham erano spesso al centro di campagne pubblicitarie grazie al proprio portamento. Oggi il protagonista è Jack Grealish, altro calciatore britannico e presto testimonial ufficiale di Gucci.

Un legame tra realtà altolocate: grandi brand con atleti famosi. Una storia vista e rivista, ormai diventata il sale dei contesti elitari.

L’ultima notizia, però, irrompe rimescolando le carte e sfatando il binomio celebrità – fashion.

Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci, infatti, è appena diventato socio di una società calcistica di Seconda Categoria, la Rubierese.

Un accostamento haute couture – calcio molto distante dalle alte quote della Champions League e del benessere economico esagerato, ma completamente immerso nel pallone popolare. Quello dilettantistico.

Per il dirigente d’azienda è stata una scelta di cuore, avendo militato nel club della provincia di Reggio – Emilia, in veste di calciatore, fino ai 24 anni.

Il suo ritorno nella città natale è stato accompagnato da queste dichiarazioni: “La Rubierese mi ha dato tanti giorni felici e tanti amici che sono rimasti nel tempo. Mi ha permesso di concentrarmi sul calcio e lo studio durante un periodo in cui perdersi sarebbe stato molto facile

Sottolineando anche le ambizioni del progetto: “Un progetto per i giovani, a loro supporto, che va oltre al calcio in quanto tale e che permette a loro di trovare una sponda sicura.

Emerge quindi la chiara volontà di voler portare “una nuova definizione di lusso” a Rubiera, aiutando il team di Fabio Troccoli a raggiungere un upgrade per salire in Prima Categoria e scalare le gerarchie del calcio italiano.

Copertina credit to @https://twitter.com/gucci

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