Ufficiale, la Premier League vieta gli sponsor del betting

I club del massimo campionato inglese si sono accordati per vietare volontariamente le sponsorizzazioni del gioco d'azzardo e ridurne la pubblicità in Inghilterra

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Tutti i club della Premier League hanno deciso collettivamente e volontariamente di ritirare la sponsorizzazione del gioco d'azzardo ai brand attualmente presenti sulle maglie da gioco in Inghilterra.

Una decisione che fa diventare la Premier League il primo campionato sportivo del Regno Unito ad adottare volontariamente tale misura per ridurre la pubblicità del gioco d'azzardo nel territorio britannico.

L'annuncio fa seguito a un'ampia consultazione che ha coinvolto la Lega, i suoi club e il Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport, nell'ambito della revisione in corso da parte del Governo dell'attuale legislazione in materia di gioco d'azzardo.

La Premier League sta inoltre collaborando con altri sport allo sviluppo di un nuovo codice per la sponsorizzazione responsabile del gioco d'azzardo ragionando e lavorando come un vero stakeholder sociale sul tema.

Una decisione che inciderà sensibilmente sui fatturati dei club di Premier League: il 45% delle squadre ha infatti nella stagione 2022/2023 un main sponsor di maglia proveniente dal mondo dei bookmaker.

Nella stagione 2019/2020 i club in aggregato hanno ricevuto 81,2 milioni di euro dai contratti firmati con questa tipologia di aziende.

La decisione riguarda solo il massimo campionato inglese ed è curioso pensare che uno dei maggiori operatori di scommesse nel Regno Unito, Sky Bet, è naming sponsor della Championship con un accordo da 47,6 milioni di euro all'anno.

Per accompagnare i club in questa transizione dalle sponsorizzazione già presenti con brand del gioco d'azzardo, il contratto collettivo che regolerà tale fattispecie inizierà ad avere effetto alla fine della stagione 2025/26.



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