La città di Barcellona riqualifica l'impianto delle Olimpiadi '92

Lo stadio Olimpico di Barcellona, teatro delle Olimpiadi del ’92, verrà riconvertito e diventerà il centro del Barcellona Sports Hub con oltre mille metri quadrati per lo sviluppo di tecnologie sportive.

I timori di ospitare un’edizione dei Giochi Olimpici non riguardano solamente l’organizzazione e la preparazione dei due mesi di competizioni, compresi i giochi paraolimpici.

Il problema più importante delle città che hanno ospitato le Olimpiadi, siano esse invernali o estive, è stato quello di riconvertire le strutture lasciate in eredità e renderle fruibili alla comunità di riferimento. In molte occasioni si sono create delle opere mastodontiche utili per i Giochi ma, al termine di essi, inutili per le città ospitanti e i suoi cittadini.

Il nuovo progetto di Barcellona

La città di Barcellona ha deciso, però, di lanciarsi nello sportech con l’obiettivo di diventare l’epicentro europeo della tecnologia sportiva

Il consiglio comunale della capitale catalana ha approvato un investimento di 2,8 milioni di euro per avviare i lavori del futuro incubatore per start-up sportive che sarà allestito allo Stadio Olimpico di Montjuïc. In aggiunta ci saranno circa 3 milioni di euro destinati ad allestire il Barcelona Sports Hub, che poi verrà spostato presso il Palau Municipal d'Esports.

Per il momento il comune ha pubblicato la gara d’appalto per la costruzione dell'incubatore che verrà realizzata nello stadio. L’investimento di circa tre milioni di euro servirà per adattare gli spazi della sede e trasformali in luoghi per svolgere la funzione di incubatore di imprese e primo passo di riconversione del villaggio olimpico a polo di innovazione dello sport e della tecnologia.

L'idea è che il processo di accelerazione delle aziende avvenga in questo spazio, con programmi di tutoraggio per aziende neocostituite promuovendo anche le attività sportive nelle strutture adiacenti, dove sono presenti, tra le altre, il Palau Sant Jordi, l'Istituto Nazionale di Educazione Fisica della Catalogna (INEFC), le piscine Picornell e il Museo Olimpico.

La nuova struttura

La previsione è che l'incubatore sarà pronto alla fine del primo trimestre del 2023. L’aggiudicazione dei lavori sarà chiusa a breve e si inizierà subito il cantiere per rispettare le scadenze. Nello specifico, l'incubatore si estenderà su un'area di 1.100 mq con una zona di pre-incubazione composta da 12 moduli di lavoro interconnessi.

Inoltre, ci saranno sale riunioni e altri spazi di uso comune per aziende e imprenditori che intendono promuovere e realizzare soluzioni tecnologiche performanti legate allo sport, con un impatto su un settore che muove oltre 15mila milioni di euro l'anno in Spagna secondo l'Istituto Nazionale di Statistica (INE).

L'obiettivo principale degli investimenti è quello di favorire la creazione di sinergie tra diverse aziende e imprenditori, l'idea è che in questo spazio si possano organizzare incontri e attività di co-creazione, l' incubatore sarà realizzato nell'area ex uffici situata sulla facciata sud dello Stadio Olimpico.

Barcelona de Serveis Municipals (BSM) è l'ente pubblico che ha promosso il progetto in collaborazione con l'Institut Barcelona Esports (IBE) e Barcelona Activa. Questo centro per l'imprenditorialità è la prima pietra di un progetto ancora più grande, il Barcelona Sports Hub, che secondo la sindaca Colau avrà anche altri finanziamenti.

Questi 3 milioni di euro di investimento per il Barcelona Sports Hub coprono le attività per il lancio del progetto, la creazione della comunità virtuale dell'hub , la piattaforma digitale, il contributo di Barcelona Activa, nonché i primi lavori di ristrutturazione del Palau Municipal d 'Esport.

Il sostegno alle attività imprenditoriali sportive è visto dal Comune come una leva per la crescita economica e come uno dei settori emergenti della città,“Possiamo essere uno dei vettori di ripresa economica della città; siamo attraenti per gli investitori stranieri e per essere la punta di diamante di una città cosmopolita e capitale mondiale”, ha spiegato l'assessore allo sport della città, David Escudé, in un'intervista a 2Playbook .

Si cercherà di sfruttare l'eredità immobiliare e imprenditoriale dei Giochi Olimpici di Barcellona '92. Secondo i dati dell'INE, la Catalogna è la comunità autonoma in cui opera la maggior parte delle società sportive, con oltre 5 mila società alla fine del 2021.

Dal consiglio comunale della capitale catalana affermano che il Barcelona Sports Hub sarà composto da grandi aziende, istituzioni, start-up e altri attori tecnologici che svilupperanno progetti di e miglioreranno la gestione e la pratica dello sport.

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