La cessione del Chelsea potrebbe concludersi molto presto

Il miliardario russo Roman Abramovich lo scorso 2 marzo ha comunicato ufficialmente l’intenzione di vendere i Blues. E le offerte non sono tardate ad arrivare.

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Con il conflitto ancora in corso in terra ucraina, secondo l’opinione pubblica inglese le crescenti critiche rivolte nei suoi confronti per l’amicizia con il Presidente Putin hanno portato il proprietario del Chelsea Football Club l’uomo d’affari russo Roman Abramovich ad abbandonare la nave e mettere in vendita la società dopo quasi 20 anni di successi e investimenti.

Come riportato da Front Office Sports, la cifra richiesta si aggirerebbe intorno ai 3,6 miliardi di euro e la società incaricata dal russo, la Raine Group LLC, ha ricevuto nelle successive 48 ore più di un’offerta d’acquisizione che sfiora la cifra richiesta.

Inizialmente Abramovich aveva annunciato nella nota ufficiale che “La vendita del Club non sarà accelerata ma seguirà il giusto processo”, però viste le recenti evoluzioni in termini di sanzioni economiche che il Regno Unito applicherà ai russi possessori di beni in UK e il perdurare del conflitto, le offerte “esplorative” potrebbero aver generato una bella spinta suscitando gli interessi di più business man pronti ad investire nel mondo del calcio.

Sembrerebbero trapelati anche i primi nomi dei possibili futuri proprietari dei Blues, si tratta del miliardario svizzero Hansjorg Wyss e dello statunitense Todd Boehly.

Wyss molto appassionato di sport, di sci, è stato anche giornalista inviato per le Olimpiadi di Innsbruck del ’64, ha confermato le voci su un suo possibile approdo in Premier League dichiarando a Front Office Sports: "Io e altre tre persone abbiamo formulato un'offerta martedì per l'acquisto del Chelsea".

Insieme a Wyss, il cui patrimonio personale secondo Forbes ammonterebbe a 4,6 miliardi di euro, ci sarebbe il comproprietario dei Los Angeles Dodgers (MLB), dei Lakers NBA e delle Sparks (WNBA), Todd Boehly che è anche il partner principale del consorzio di Wyss.

Boehly è il cofondatore, CEO e presidente della società d’investimenti privati Elridge Industries e dal 2021 è CEO ad interim della Hollywood Foreign Press Association (che gestisce e organizza i Golden Globe). Nel 2019 l’uomo d’affari e filantropo americano aveva già provato a prendere il Chelsea, ma si fermò alle richieste ritenute troppo elevate di Abramovich.

Ora, sfruttando questa situazione non certo ottimale per il miliardario russo, ritorna alla carica con una cordata e un potenziale di investimento diverso, che potrebbe anche allargarsi ad altri partner.

Le stime prodotte da Raine Group attestano il valore del Chelsea a circa 2,9 miliardi di euro, con circa 1,8 miliardi di debiti in maggioranza prestiti.

Le direttive di Abramocich, rese pubbliche nella nota dell’ufficialità della “messa in vendita” del club, restano sempre le stesse: il miliardario russo non chiederà il rimborso dei prestiti e verrà creato un fondo in cui convogliare i proventi netti della vendita che poi saranno donati alle vittime della guerra in Ucraina.

Secondo quanto trapelato Abramovich vorrebbe reperire cifra vicina ai 2,4 miliardi di euro da donare.

Anche se non tutti i conti tornano, giovedì la Charity Commission del Regno Unito ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna domanda di registrazione per la creazione di un'organizzazione benefica ne da Abramovich ne da manager vicini a lui o alla società che detiene la maggioranza del Chelsea.

 

 

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