Si è svegliato pure il brasiliano. I tifosi nerazzurri erano preoccupati per il rendimento in parte deludente dell'ex Marsiglia e di Diouf. All'improvviso entrambi si sono presentati all'appello in grande stile
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La travolgente affermazione ai danni del malcapitato Como ha rivelato al mondo Inter un altro asso nella manica di mister Chivu. Stiamo parlando ovviamente di Luis Henrique. Il treno ad alta velocità ieri sera non ha accusato ritardi o imprevisti, anzi. L'esterno nato a Joao Pessoa il 14 dicembre 2001 ha sfornato una prestazione da otto in pagella con scatti, progressioni incontenibili sul versante destro, assist e una inesauribile energia.
D'altronde i progressi si erano già intravisti nel match di Coppa Italia sempre a San Siro contro il Venezia e il brasiliano era atteso alla conferma in campionato. Il Como in tutta onestà non ha opposto particolare resistenza e non ha controbattuto alle minacce nerazzurre, quindi per dichiarare con certezza la consacrazione di Luis Henrique in Serie A occorre testare la tenuta difensiva del ragazzo dinanzi a insidie più consistenti.
L'investimento estivo da parte dell'Inter è stato rilevante. Il tandem Ausilio-Marotta, infatti, ha sborsato 22,8 milioni per prelevare il fluidificante sudamericano dall'Olympique Marsiglia, assicurando al giocatore e al suo entourage un contratto fino al 2030 con ingaggio pari a 2,4 milioni di euro netti a stagione.
Chivu aveva provato a testare Luis Henrique già ai tempi del Mondiale per Club estivo negli Stati Uniti. In quel contesto il brasiliano non era riuscito però ad entrare al meglio nei meccanismi tattici di un team nerazzurro ancora influenzato dai dettami dell'ormai ex trainer Simone Inzaghi. Il mister rumeno non si è perso d'animo e in questi mesi sui campi della Pinetina ha lavorato sodo sulle peculiarità individuali dell'esterno ex Botafogo, affinando man mano qualche ruggine tattica e soprattutto tecnica. Nelle ultime settimane il minutaggio di Luis Henrique con la casacca dell'Inter è sensibilmente aumentato. Al momento ha inanellato 12 presenze con 1 assist tra campionato, Coppa Italia e Champions League per un totale di 439 minuti passati in campo. In tal modo anche le voci di mercato, che vorrebbero il calciatore verdeoro di nuovo in Francia conteso tra Monaco e Lione, stanno sfumando. Il parallelo con Maicon è inevitabile e Luis sogna di ripercorrere le gesta di uno dei simboli del triplete 2010.