La notte di Eindhoven si è trasformata in un incubo sportivo per il team azzurro. Tutto quello che poteva andare storto è andato esattamente per il verso sbagliato
Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images
Una batosta di tali proporzioni farebbe saltare i nervi a chiunque. Il 6-2 patito dal Napoli sul campo del PSV in Champions League è una macchia da cancellare al più presto. Lorenzo Lucca, non ce ne voglia il ragazzo, ha costituito la nota dolente della serata in terra olandese. Il centravanti toscano ha del potenziale, senza dubbio, ma deve imparare a misurare gli animi in determinati contesti.
L'espulsione nei minuti finali del nefasto match della Philiphs Arena con ogni probabilità è frutto di un malinteso con l'arbitro. Lorenzo a quanto pare non voleva dare del matto al direttore di gara, ma intendeva comunicare un'altra cosa con quel dito sulla tempia. Ciononostante Lucca al momento non sta riuscendo ad inserirsi al meglio nei principi tattici impartiti da mister Antonio Conte. Il tecnico pugliese lo ha lanciato dal primo minuto contro il PSV, senza ottenere però una ricompensa accettabile in termini di abnegazione e disciplina strategica.
Insomma, c'è ancora molto da lavorare. D'altronde lo stesso Conte nella conferenza stampa post-partita ha messo le cose in chiaro con parole secche e dure. "Dobbiamo fare tutti un bagno di umiltà". Il messaggio del timoniere è lapalissiano e rivolto alla ciurma campana, Lucca in primis. Il Napoli ha le carte in regola per dominare in Serie A e per fare una gran bella figura pure in Champions, ma il vento a Castel Volturno deve mutare in fretta.
La scorsa estate il club del patron De Laurentiis e del direttore sportivo Manna ha sborsato 9 milioni all'istante per il prestito annuale, fissando con l'Udinese dei Pozzo la cifra di 26 milioni di euro più 5 di bonus per l'obbligo riscatto.
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