La pre-season è appena iniziata ma gli occhi sono già alle competizioni che inizieranno a partire da fine agosto
De Bruyne (Photo by Alex Davidson/Getty Images)
Oggi in casa Napoli è stato il giorno della presentazione ufficiale di Kevin De Bruyne. Per i tifosi partenopei è stata l’occasione per ascoltare le prime parole ufficiali del calciatore belga, uno dei primi regali di mercato del presidente Aurelio De Laurentiis al suo allenatore Antonio Conte.
Il calciatore si è presentato all’incontro con la stampa serio e impostato, fermo nel ribadire a più riprese un concetto per lui essenziale, ovvero che “il Napoli è stata l’opzione migliore sotto tutti i punti di vista e il motivo principale – ha proseguito – è il fatto di restare competitivi”.
Non gira intorno ad altri temi, dopo la lunga esperienza al Manchester City, KDB vuole ancora dimostrare di essere un giocatore di livello, di non aver perso le proprie caratteristiche e di essere pronto a rimettersi in gioco in un campionato che dovrà conoscere a fondo: “E’ un cambiamento rispetto all’Inghilterra ma sono entusiasta, pensavo di avere ancora delle motivazioni e della qualità per essere competitivo a questo livello. Voglio dimostrare di essere in grado di ancora giocare ad alto livello”.
La pre-season è appena iniziata ma gli occhi sono già alle competizioni che inizieranno a partire da fine agosto, un segnale della volontà di De Bruyne di voler fare bene e lasciare il segno: “Ci sono tante squadre in Serie A con tante qualità ma vogliamo fare bene su tutti i fronti. Speriamo di fare un bel percorso in tutte le competizioni. Adesso è il momento di adattarmi, devo vedere come funziona la squadra, anche perché il Napoli cambia parecchio rispetto a quello a cui ero abituato al Manchester City”.
In questo suo nuovo percorso ritroverà il compagno di Nazionale Romelu Lukaku, calciatore e soprattutto amico che, insieme a Dries Mertens, l’ex City ha avuto modo di contattare prima del trasferimento nella città partenopea. De Bruyne, però, ci ha tenuto a precisare che la decisione di arrivare a Napoli è stata soltanto sua: “Ho chiamato Lukaku e Mertens e mi hanno dato informazioni sul Napoli ma alla fine la decisione l’ho presa io con mia moglie e i bambini. Romelu è contento che io sia qui, ne abbiamo parlato anche in Nazionale. Noi ci conosciamo da quando avevo 13 anni, abbiamo anche convissuto ai tempi del Chelsea. La sua presenza ha facilitato la mia scelta anche se poi la decisione l’ho presa io”.
Tra le prime sorprese ricevute c’è stato sicuramente il pantaloncino con il numero 10, utilizzato dal calciatore per i suoi primi allenamenti. La notizia è divenuta virale in pochissimo tempo, anche perché quel numero, sacro a Napoli per via di Diego Armando Maradona, è stato ritirato: “Sono rimasto un po’ sorpreso all’inizio, a dir la verità, perché sapevo che il numero era stato ritirato – ha spiegato De Bruyne –. Rimane un onore, sicuramente è stato un bel gesto da parte della società ma non credo che mi dia più responsabilità, anche perché a quello livello la pressione c’è sempre. Maradona è una leggenda, sono quindi sicuramente grato e orgoglioso. Io però sono De Bruyne, voglio essere me stesso e voglio fare bene per la squadra”.