Un’idea molto chiara di brand, intervista a Ted Philipakos

Abbiamo intervistato il Chief Marketing Officer del Venezia F.C. per comprendere la strategia di marchio del club lagunare.

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Il Venezia F.C. durante questa stagione è diventato un caso studio all’estero grazie ad una serie di kit da gara diventati prima virali, e poi fonte di ispirazione per alcuni club addirittura fuori dal continente europeo.

A sorprendere e meritarsi i riflettori della cronaca quest’anno non c’è stato solo il lancio delle maglie da gioco, ma anche l’intera attività di branding che ormai il Venezia porta avanti dall’arrivo della proprietà americana di Duncan Niederauer, Chief Executive officer del New York Stock Exchange.



IL SENSO DEGLI ACQUISTI DEL VENEZIA



Il Venezia come club si è saputo creare un appeal internazionale fortemente legato alla città della Laguna, e quasi slegato dal vincolo della categoria di appartenenza. Per comprendere in prima persona le attività di branding della squadra arancio-nero-verde, abbiamo intervistato il CMO Ted Philipakos.

Ciao Ted, grazie per la disponibilità.

Partirei chiedendoti cosa vuol dire creare un brand di calcio come il Venezia FC nella città di Venezia?

Venezia è al centro del nostro marchio. Abbiamo la fortuna di poter prendere ispirazione e rappresentare una delle città più belle e culturalmente importanti del mondo”.

Come state usando i social per rafforzare il brand anche all’estero? A mio parere vedo un uso differente come tono di voce e visual rispetto agli altri club.

“Abbiamo un'idea molto chiara per il nostro marchio e non siamo condizionati da quello che stanno facendo gli altri club”.

Come si fa a commercializzare un brand che nel proprio “negozio fisico” (il Penzo intendo) può ospitare un massimo di 11K “clienti”, ma che vuole comunicare e vendere all’estero?

“Nell'era moderna, le squadre di calcio non sono più limitate dalla capacità dello stadio. Giochiamo solo due partite casalinghe al mese e il nostro marchio va oltre l'esperienza della giornata”.

È giusto dire che al Venezia la scelta dei calciatori non viene presa solo dal punto di vista tecnico, ma anche sotto l’aspetto dei valori e della comunicazione? In un articolo di Social Media Soccer ho definito il Venezia un team esotico ????

“In realtà, questo non è assolutamente corretto. La parte sportiva seleziona i giocatori interamente in base al merito sportivo”.



IL VENEZIA PRESERVA IL PATRIMONIO ARTISTICO DELLA CITTÁ



Quali sono i progetti a cui tenete di più legati allo stadio e le collaborazioni focalizzate sul Penzo e la città? Ad esempio, noi ci siamo messi in contatto in occasione delle giornate del FAI organizzate al Penzo durante la sosta Nazionali.  

“Le nostre attività non sono solo contenute nello stadio. Ad esempio, la nostra terza maglia finanzia una donazione che si chiama We Are Here Venice (ndr, un'organizzazione no-profit focalizzata sulla sostenibilità a Venezia), la nostra quarta maglia finanzia una donazione che è Save Venice (un'organizzazione no-profit focalizzata sulla conservazione del patrimonio veneziano) e abbiamo rapporti con molte altre organizzazioni comunitarie e istituzioni culturali della città. Siamo particolarmente orgogliosi del nostro impegno per la città”.

 



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