Tutti i palloni dei Mondiali dal 1930 al 2022

La storia di tutti i palloni utilizzati durante le edizioni della Coppa del Mondo che sono diventati un elemento iconico della competizione.

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La Coppa del Mondo è la competizione calcistica più affascinante in assoluto.

L’evento capace di riunire tutti i tifosi di una nazione sotto gli stessi colori, di segnare indelebilmente ogni generazione.

In Italia, oggi, abbiamo i figli dell’82 e i nostalgici del 2006. Il grido di Tardelli e l’esultanza di Grosso. Immagini che fotografano la storia di uno sport capace di diventare cultura popolare.

Ogni elemento riguardante i Mondiali diventa quindi un pezzo di storia. Dalle divise ai palloni.

Ci concentriamo ora sui secondi. Gadget forse secondario nelle fantasie dei collezionisti, adombrato dall’attrazione per le maglie, ma al tempo stesso fondamentale e capace di narrare, ogni 4 anni, gli sviluppi della tecnologia legata all’attrezzatura sportiva.

Dal Telstar al Fevernova, dallo Jabulani del Sudafrica al Teamgeist tedesco. Analizziamo lo sviluppo del pallone, mondiale dopo mondiale. Partendo dal 1930, in Uruguay, sino ad arrivare in Qatar.

1930

Luogo: Uruguay

Nome del pallone: T-Shape

Palla Mondiali 1930 

Il battesimo della competizione, con finale totalmente a tinte sudamericane tra Uruguay e Argentina.

Durante il match furono utilizzati due palloni, uno fornito dagli argentini, l’altro dai padroni di casa.

Quello utilizzato nel primo tempo fu un Tiento a 12 pannelli fabbricato in Scozia, mentre nella ripresa un T-Shape importato dall'Inghilterra.

Quest'ultimo era considerevolmente più pesante e spesso rispetto al primo.

Luogo: Italia

Nome del pallone: Sconosciuto

Palla Mondiali 1934

Siamo alla seconda edizione, a casa nostra. Ci troviamo nel bel mezzo del Ventennio Fascista e il calcio diventa strumento per permettere ai gerarchi di mostrare al mondo la grandezza del popolo italico.

A vincere saranno proprio gli Azzurri, in finale contro la Cecoslovacchia. Prima stella per la Nazionale.

Il pallone rende evidenti già dei palpabili miglioramenti rispetto a quello del 1930, mantenendo però una struttura completamente in cuoio e piuttosto arcaica.

1938

Luogo: Francia

Nome del pallone: Allen

Palla Mondiali 1938

Durante questa edizione francese, il pallone, dell'azienda parigina Allen, comincia a mostrare le prime modifiche rilevanti, dotandosi di 13 pannelli in pelle, rispetto ai 12 precedenti.

A vincere è di nuovo l’Italia.

1950

Luogo: Brasile

Nome del pallone: Sconosciuto

Palla Mondiali 1950

Dopo due edizioni saltate a causa del dramma della Guerra, la competizione riprende il suo corso, con un pallone che ha assunto i connotati della pietra miliare. Per la prima volta, infatti, non presentava i tradizionali lacci, sostituiti con una ben più moderna valvola, simile a quelle odierne.

1954

Luogo: Svizzera

Nome del pallone: Sconosciuto

Palla Mondiali 1954 

Pallone assolutamente particolare e iconico, dalla colorazione giallastra e con il marchio "SWISS WORLD CHAMPION MATCH BALL" stampato a caratteri cubitali sulla superficie.

1958

Luogo: Svezia

Nome del pallone: Top Star

Palla Mondiali 1958

Mondiale assolutamente amaro per l’Italia. O, meglio, inesistente. Gli Azzurri infatti non si qualificano per la prima volta nella propria storia, inaugurando la propria pessima tradizione con la Svezia.

Il pallone non presenta particolari novità, rimanendo abbastanza anonimo.

1962

Località: Cile

Nome del pallone: Santiago

Palla Mondiali 1962 

Fu usato un pallone fatto in loco e che non ottenne particolare successo.

Il problema era che si sgonfiava facilmente, inducendo addirittura la classe arbitrale a decidere di usare il modello Top Star che era stato introdotto in Svezia quattro anni prima.

 

1966

Luogo: Inghilterra

Nome del pallone: Challenge

Palla Mondiali 1966

L'ultimo pallone prima dell'era Adidas.

Il marchio Slazenger, partner ufficiale della Coppa del Mondo inglese, rappresenta infatti l’era antecedente all’avvento dell’azienda tedesca.

Conosciuta per essere specializzata nel mondo del tennis, del cricket e del golf, la marca britannica sorprese tutti, vincendo il contratto e presentando la sua palla Challenge a 4 stelle con 25 pannelli.

 

1970

Località: Messico

Nome del pallone: Telstar

Palla Mondiali 1970

Nel 1970, adidas divenne partner ufficiale della FIFA e fornitore del pallone della Coppa del Mondo.

Per il suo debutto, il marchio con le tre strisce decise di utilizzare il satellite di telecomunicazioni Telstar (mandato in orbita nel 1962) come modello.

Mentre la competizione fu ampiamente trasmessa a colori, Adidas decise di svelare un pallone bianco e nero a 32 pannelli molto visibile, introducendo un concept assolutamente iconico.

 

1974

Luogo: Germania

Nome del pallone: Telstar Durlast

 Palla Mondiali 1974

Come detto, l’egemonia Adidas è inizata. Il Marchio di Herzogenaurach, capace di riscuotere un grandissimo successo nell’edizione precedente, mantiene il concept a scacchiera bianco nera.

 

1978

Luogo: Argentina

Nome del pallone: Tango Rosario

Palla Mondiali 1978

Telstar che lascia il posto al Tango. Visivamente diverso, il pallone aveva anche la particolarità di essere stato utilizzato durante i giochi olimpici e mantenuto poi in tutti i campionati europei fino al 1988.

1982

Luogo: Spagna

Nome del pallone: Tango Espana

Palla Mondiali 1982

Il mitico Mundial 1982, tanto caro a noi italiani, diventando a tutti gli effetti un pezzo di storia nazionale. Oltre alla terza stella, resta indelebile la foto di Bearzot e Pertini, in aereo, con la Coppa.

Il pallone rimane il Tango dell’edizione precedente, cambiando solamente il nome, adattato alla location.

1986

Luogo: Messico

Nome del pallone: Azteca

Palla Mondiali 1986

Nel 1986, adidas ha intensificato il suo coinvolgimento nel design e nella tecnologia del pallone della Coppa del Mondo.

Con l'Azteca, infatti, il marchio tedesco interruppe l'uso della pelle, avendo riscontrato un problema di assorbimento dell’acqua.

Passando ad un materiale 100% sintetico e ricoperto di polietilene per una maggiore resistenza, impermeabilità e indeformabilità.

Il concept del pallone ha come caratteristica dei disegni aztechi, in omaggio al paese ospitante.

1990

Luogo: Italia

Nome del pallone: Etrusco Unico

Palla Mondiali 1990

Notti magiche, ma a vincere a casa nostra, alla fine, saranno i tedeschi.

Il pallone di questa edizione segue la scia tracciata dall’Azteca, presentando un design etrusco, in linea con la storia dello Stivale.

1994

Località: Stati Uniti

Nome del pallone: Questra

Palla Mondiali 1994

Sfruttando il grandissimo palcoscenico dato dagli Stati Uniti il desiderio della FIFA era quello di aumentare ulteriormente la visibilità del calcio, coinvolgendo le masse.

L’Adidas, dal canto suo,modificò il pallone per rendere il gioco più spettacolare.

Aggiungendo uno strato di polistirolo espanso per dare al pallone più potenza e accelerazione.

Luogo: Francia

Nome del pallone: Tricolore

Palla Mondiali 1998

Identico al pallone del 1994, il Tricolore 1998 si distingue per la scomparsa del mix bianco/nero e la presenza dei colori della bandiera francese.

2002

Località: Giappone/Corea del Sud

Nome del pallone: Fevernova

Palla Mondiali 2002

Il Fevernova 2002 fu ampiamente criticato per essere troppo leggero. A livello di concept, presentava un design direttamente ispirato dalla cultura asiatica.

2006

Luogo: Germania

Nome del pallone: Teamgeist

Palla Mondiali 2006

“E allora diciamolo tutti insieme, 4 volte, siamo Campioni del Mondo”.

Quella tedesca rappresenta l’ultima parentesi mondiale felice per gli Azzurri.

Il pallone di quella competizione fu disegnato da Adidas, in collaborazione con Molten.

Il marchio giapponese decise di introdurre 14 pannelli Teamgeist, sostituendo i 32 delle versioni precedenti.

Inoltre, questi pannelli non erano più cuciti ma stirati. Una nuova era.

2010

Località: Sudafrica

Nome del pallone: Jabulani

Palla Mondiali 2010

Dai quattordici pannelli tedeschi agli otto africani dello Jabulani, uno dei palloni più discussi di sempre.

Per questa Coppa del Mondo in Sudafrica, Adidas porta nuove idee tecnologiche e un design sempre più sorprendente.

La volontà fu quella di implementare l’assetto aerodinamico, collaborando anche con i ricercatori inglesi della Loughborough University.

Il risultato, però, fu molto criticato dai giocatori, reo di assumere traiettorie strane.

2014

Località: Brasile

Nome del pallone: Brazuca

Palla Mondiali 2014

Il Brazuca presenta 6 pannelli e prova a risolvere tutte le critiche ottenute dallo Jabulani.

2018

Luogo: Russia

Nome del pallone: Telstar

Palla Mondiali 2018

Dalla Telstar del 1970 alla Telstar del 2018, quasi tutto è cambiato nel mondo del calcio.

Mentre il design è direttamente ispirato al primo pallone adidas World Cup, la tecnologia è ancora più innovativa, integrando un chip NFC in ogni pallone per la prima volta.

Questo chip permetteva ai consumatori di interagire con la palla utilizzando uno smartphone. La tecnologia comprende sei pannelli incollati senza cuciture con una texture 3D per migliorare la sensazione e la presa della palla.

Tutti i palloni che hanno scandito e accompagnato la storia dei mondiali di calcio, fino ad arrivare a quello utilizzato all'edizione di Qatar 2022.

Il pallone, firmato Adidas, si chiama “Al Rihla” (Adidas 2022 World Cup Al Rihla Official Match Ball). 

Rihla è una parola araba che indica il concetto di viaggio o di diario di viaggio. Adidas, inoltre, è partner FIFA e fornitore ufficiale di palloni da gioco della Coppa del Mondo dal 1970.

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