Nottingham riabbraccia la Premier: il City Ground è pronto a risorgere

La lunghissima storia di un impianto costruito 124 anni fa, pronto a tornare nel massimo campionato inglese. Nel 2019 l’amministrazione locale complicò i piani del club per il restauro: adesso però non si può più aspettare.

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Un’attesa lunga ventitré anni.

Il Nottingham Forest è tornato in Premier League, da cui mancava dalla stagione 1998-1999.

Il terzo club professionistico più antico del mondo, dopo Notts County e Stoke City, si ripresenterà ai nastri di partenza della lega calcistica attualmente più importante al mondo, portando con se, oltre ad un palmares nobile in cui splendono le due Champions League vinte negli anni ottanta, anche il glorioso City Ground, casa del Forest dal 1898.

Una storia infinita

124 anni dopo la sua inaugurazione, l’impianto che sorge sulle rive del fiume Trent è un’istituzione per Nottingham.

La sua ubicazione inoltre è solo a meno di 300 metri dal Meadow Lane, lo stadio dei rivali del Forest, il Notts County: si tratta di una particolarità unica, dal momento che è la distanza minore fra due stadi nell’intera Inghilterra, al secondo posto nel Regno Unito.

Nei decenni successivi alla sua costruzione, vennero apportati alcuni  piccoli miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda l'ampliamento degli spalti, inizialmente dotati di una capacità molto contenuta.

Tuttavia l’arena iniziò a svilupparsi con consistenza solo a partire dagli anni Cinquanta.

Il primo grande passo fu l’edificazione della nuova East Stand (poi denominata Executive Stand), inaugurata nel 1957.

La partita inaugurale della nuova tribuna, giocata il 12 ottobre 1957 contro il Manchester United, segnò anche il nuovo record di presenze per il City Ground con 49.946 persone presenti alla sfida vinta 2-1 dai red devils.

La palla della partita, autografata dai giocatori di entrambe le squadre, è ancora oggi nella Trophy Room del Forest.

All’apice del suo splendore, però, lo stadio visse due decenni complicati, a causa della devastazione subita da due tremendi incendi: il primo nel 1962 e il secondo nel 1967. In entrambi i casi, non si registrarono vittime e i settori danneggiati vennero completamente ricostruiti.

L’exploit del Nottingham a cavallo fra la fine anni settanta e l’inizio degli anni ottanta permise al club di investire con decisione sul City Ground, realizzando importanti migliorie.

Dopo la seconda vittoria in Champions League, furono stanziati 2 milioni di sterline per la ricostruzione della grande Executive Stand, poi ribattezzata Brian Clough Stand in onore del manager di maggior successo del Forest.

Gli sviluppi proseguirono anche all'inizio degli anni '90 con la costruzione di una nuova tribuna per tutti i posti a sedere alla Bridgford End e nel 1994, in previsione di Euro96, con la nuova Trent End all'altra estremità del campo.

L’impianto ha ospitato tre partite del primo turno dei gironi del campionato europeo: Turchia-Croazia, Portogallo-Turchia e Croazia-Portogallo.

Finalmente il restyling?

Gli ultimi interventi fatti sullo stadio di Nottingham sono però fermi al secolo scorso.

Da anni sulle rive del Trent si parla del futuro dello storico City Ground: nel 2007 il Nottingham Forest comunicò addirittura la volontà di lasciare l’iconico stadio per costruirne uno del tutto nuovo.

Una proposta fortemente contrastata dai tifosi che contestualmente perse potenza con la decadenza del club, retrocesso addirittura in League One nel 2005 e tornato in Championship solo nel 2008. L’ipotesi fu rapidamente scartata.

Poco prima del covid, tuttavia, il proprietario greco Evangelos Marinakis rese nota l’intenzione di spendere un’ingente somma per dar via ai lavori di modernizzazione dello storico impianto di Nottingham.

Il patron spiegò di voler ricostruire la Peter Taylor Stand, oltre che di migliorare i restanti settori dell’impianto. 

L'inizio dei lavori era previsto per l’estate del 2021, una volta terminata la stagione 2020-21, con una tempistica di 15 mesi per il loro completamento.

Tuttavia, l'approvazione del progetto non fu concessa per tempo, con conseguente slittamento di tutta l’opera, anche per via di alcune singolari richieste dell’amministrazione locale.

Il Nottingham City Council, infatti, chiese al club di sostenere la spesa, oltre a quella relativa ai lavori sull’impianto, anche per le strutture collaterali: dagli eventuali interventi sui ponti Trent e Lady Bay che si trovano su entrambi i lati del City Ground, al potenziamento di tutte le fermate degli autobus all'interno di un'isocrona pedonale da utilizzare per far arrivare i tifosi allo stadio.

Pretese comprensibilmente respinte al mittente, con conseguente stallo del processo di ristrutturazione.

La promozione dei Forest in Premiership, tuttavia, impone una decisa accelerazione ad un’opera che darà una forte spinta all'economia locale, oltre a creare un numero considerevole di posti di lavoro.

Evangelos Marinakis stima che saranno 1.200 le persone che verranno impiegate nel restyling del City Ground, con il board del Nottingham intenzionato a utilizzare risorse, sia materiali che umane, locali sulla base di quanto fatto dall’Atalanta in Italia.



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Fra le opere previste ci sarà l’estensione della capienza a 38mila posti, l’apertura di un museo e di un nuovo store del club, la realizzazione di ristoranti e bar nonché una grande implementazione di strutture e posti dedicati ai tifosi con disabilità.

La speranza, per i tifosi del club due volte campione d’Europa, è che i lavori possano prendere il via nel più breve tempo possibile.

Record

Dopo i lavori, il City Ground sarà lo stadio di calcio più capiente delle Midlands Orientali (il Pride Park Stadium del Derby County ne ha 33.597, il King Power Stadium del Leicester ne conta 32.212).

Si interverrà anche sull’area che circonda lo stadio, regalando una futura vista mozzafiato sul Trent Bridge, la Brian Clough Stand e la Bridgford Stand.

Scheda

  • Nome stadio: City Ground;
  • Proprietario: Nottingham Corporation;
  • Inaugurazione: 3 settembre 1899;
  • Ristrutturazione/i: 1957, 1962,1980, 1994;
  • Capienza: 30.576 posti;
  • Beneficiari: Nottingham Forest.

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