Milan vs Juve, la corsa al secondo posto vale 10 milioni di euro

Dando ormai per scontata la vittoria del campionato da parte dell’Inter, la corsa al secondo posto ha un peso economico da non sottovalutare

Immagine articolo

La stagione di Serie A è entrata nel vivo anche se tanti verdetti sembrano essere già definitivi.

 In un ipotetico testa-coda della classifica il primo e l’ultimo posto sembrano essere graduatorie già assegnate rispettivamente a Inter e Salernitana.

 Se la squadra del Presidente Iervolino sembra ormai condannata al ritorno in Serie B, i ragazzi di Simone Inzaghi viaggiano a passo svelto verso la conquista di uno scudetto che significherebbe 20 in bacheca per i nerazzurri e seconda stella sul petto.

 Un traguardo ambizioso che il club di Zhang ha messo come obiettivo stagionale sin dall’inizio dell’annata e che può dare serenità al progetto sportivo in avvicinamento ad un’ennesima estate in cui la parola chiave sarà “sostenibilità”.

 Alle spalle dei nerazzurri però la bagarre si fa sempre più agguerrita, con Milan e Juventus a giocarsi il secondo posto e le squadre a seguire che sognano il posto Champions League.

 Anche in funzione di un possibile 5° slot che potrà essere garantito alle nostre squadre con la modifica del format che sarà effettiva dalla prossima stagione.

Quanto vale il secondo posto in Serie A?

In questo contesto non bisogna però sottovalutare quanto può essere importante, in termini economici e sportivi, il secondo posto nella classifica della Serie A 2023-2024.

 Oltre al pregio di posizionarsi subito dietro i Campioni d’Italia, il secondo posto ha una duplice valenza che non può passare inosservata agli occhi dei diretti interessati.

La partecipazione alla Supercoppa Italiana

Da un lato la possibilità di partecipare alla Supercoppa Italiana, che per la prima volta in questa stagione si è giocata con un format rivoluzionato che ha coinvolto 4 squadre in un minitorneo.

 Le prime due classificate del campionato di Serie A, più le finaliste della Coppa Italia.

 In questo contesto, il secondo posto in campionato consente a chi lo raggiungerà di assicurarsi la possibilità di vincere un trofeo e di guadagnare dagli 1,6 agli 8 milioni di euro.

Parliamo del montepremi garantito dalla Supercoppa Italiana disputata in Arabia Saudita che mette appunto a disposizione un prize money minimo garantito di 1,6 milioni di euro (quest’anno incassato dalle semifinaliste perderti Lazio e Fiorentina).

 

Chi vince il trofeo, l’Inter nell’edizione disputata a gennaio, si garantisce circa 8 milioni di euro, mentre per la finalista perdente il premio è pari a 5 milioni di euro.

 Fatte queste considerazioni, il secondo posto nella classifica finale della Serie A può valere dagli 1,6 fino agli 8 milioni di euro grazie alla partecipazione alla Supercoppa Italiana, oltre a dare l’opportunità di vincere un trofeo (che sarebbe anche uno dei fini ultimi dei club..).

I compensi da diritti TV

Oltre all’opportunità sopra descritta, che può garantire fino a un massimo di 8 milioni di euro, il secondo posto in classifica conta (anche se marginalmente in termini percentuali) anche per la distribuzione dei ricavi da diritti audiovisivi.

 

Infatti, secondo quanto stabilito dai criteri definiti dalla Legge Melandri (revisionata poi dalla riforma Lotti) è prevista una distribuzione delle risorse sulla base dei seguenti parametri.

 

·         50% in parti uguali;

·         20% in base al bacino d’utenza (di cui 8% in base alla audience televisiva certificata Auditel e 12% in base agli spettatori paganti);

·         30% in base ai risultati sportivi (di cui il 12% basato sul piazzamento e il 3% sui punti della stagione in corso, il 10% sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati e il 5% sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento).

 Secondo quanto sopra descritto quindi il secondo posto in classifica può valere qualche milione di euro in più rispetto al terzo.

 Per quantificare questo 15% distribuito in base ai risultati della stagione sportiva, possiamo analizzare quanto è stata la differenza tra secondo e terzo posto per quanto riguarda la ripartizione dei ricavi da diritti audiovisivi.

 Lo scorso anno la Lazio seconda ha incassato 18,2 milioni di euro, mentre l’Inter terza in classifica ha ottenuto 15,8 milioni di euro.

 

Parliamo di una cifra che varia di stagione in stagione, anche se non per cifre ragguardevoli in valore assoluto. Per esempio, nella stagione 2021-2022, l’Inter seconda aveva incassato 16,9 milioni di euro, mentre al Napoli terzo spettarono 14,8 milioni.

 

Arrivare al secondo o al terzo posto nella classifica finale della Serie A significa quindi una differenza di poco più di 2 milioni di euro.

 

Una cifra che sommata agli 8 potenziali da incassare per la vittoria della prossimoa Supercoppa Italiana porta alla conclusione che la corsa al secondo posto può valere un massimo di circa 10 milioni di euro e un minimo di 4 (2,4 circa dai diritti TV e 1,6 dalla sola partecipazione alla Supercoppa).

 Se lo scudetto sembra già essere assegnato, la corsa al secondo posto può portare vantaggi economici non marginali.

Checchè voglia far credere qualche allenatore poco incline al dibattito.

 

 

 



 

 

 

 

Da non perdere