L'agenzia SEG è stata condannata a pagare più di 5 milioni di euro a de Vrij

Il contezioso legale nasce dal trasferimento dell'olandese all'Inter del 2018. Vi riproponiamo quest'intervista di The Athletic, che chiarisce alcuni aspetti della vicenda

Immagine articolo

Un tribunale olandese ha ordinato agli ex agenti di Stefan de Vrij dell'Inter di pagare al difensore più di 5 milioni di euro a titolo di risarcimento, dopo il fallimento del ricorso contro una precedente sentenza riguardante le commissioni guadagnate durante il suo trasferimento nel 2018 al club di Serie A.

La Corte d'Appello di Amsterdam ha stabilito che l'agenzia sportiva SEG ha effettivamente mediato sia per l'Inter che per De Vrij e avrebbe dovuto essere trasparente sugli accordi reciproci.

La SEG aveva l'obbligo di rivelare la propria partecipazione finanziaria nell'accordo tra De Vrij e l'Inter.

 Secondo la Corte l'agenzia ha  violato questo obbligo di informazione.

Il tribunale ha stabilito che, di conseguenza, De Vrij ha subito una perdita economica, con una stima dei danni superiore a 5,2 milioni di euro.

Inizialmente, il tribunale aveva assegnato al giocatore 4,75 milioni di euro.

Chi è la SEG?

La SEG è stata fondata nel 2000 da Kees Vos e Alex Kroes.

Vos è uno degli agenti più importanti del calcio e rappresenta l'allenatore del Manchester United Erik ten Hag, oltre all'attaccante dei Red Devils  Rasmus Hojlund e a Cody Gakpo del Liverpool.

L'agente di calcio spagnolo Pere Guardiola, fratello di Pep, è un azionista della SEG.

Kroes, nel frattempo, aveva da poco iniziato il suo nuovo ruolo di amministratore delegato (CEO) dell'Ajax, ma è stato sospeso il 2 aprile dopo aver "probabilmente effettuato insider trading" prima della sua nomina nell'agosto 2023.

Kroes ha dichiarato in un comunicato di aver comprato tutte le azioni dell'Ajax e ha aggiunto che il consiglio di vigilanza era già a conoscenza del suo pacchetto azionario e che ha fornito informazioni complete su tutti gli asset rilevanti, comprese le sue 42.500 azioni del club.

Ha dichiarato che non aveva ancora concluso il suo trasferimento all'Ajax in quel momento, ma ha ammesso di avere una "buona sensazione" riguardo al suo incarico.

 

Il caso

Il caso legale di De Vrij è iniziato nel maggio 2021.

De Vrij ha sostenuto che la SEG gli ha nascosto delle informazioni, ovvero che l'agenzia rappresentava anche l'Inter nelle trattative contrattuali, ricavando così dei soldi dall'accordo, che secondo lui erano potenziali guadagni che lui non aveva percepito poichè c'erano degli aspetti poco chiari.

 

In sostanza, il suo agente ha agito attivamente contro di lui, ricevendo uno stipendio inferiore a quello che avrebbe avuto e non ricevendo alcuna commissione di ingaggio, mentre SEG ha sostenuto che si trattava di un buon affare.

Accordo SEG-Inter

 SEG ha concordato con l'Inter una commissione di 9,5 milioni di euro per i suoi servizi e una commissione di vendita del 7,5% in caso di successiva cessione di De Vrij.

Nell'aprile del 2022, un tribunale di Amsterdam ha stabilito che De Vrij non era stato messo al corrente dell'entità della commissione di 9,5 milioni di euro guadagnata da SEG nella trattativa  con l'Inter e ha riconosciuto al calciatore la metà di tale somma (4,75 milioni di euro) come risarcimento danni.

La SEG ha fatto ricorso, insistendo sul fatto che stava agendo solo per l'Inter e che De Vrij ne era consapevole.

 

Il rapporto di De Vrij con la SEG si è interrotto dopo il suo passaggio all'Inter nel 2018, nella quale milita ancora.

L'intervista

Carlos Hurtado, avvocato specializzato in diritto sportivo presso Baker McKenzie Madrid, ha parlato del caso, fornendo qualche risposta importante. 

 

Che differenza fa per De Vrij firmare un contratto di lavoro?

"Il fatto che De Vrij abbia firmato un contratto di lavoro con l'Inter è fondamentale per l'esito del caso, in particolare perché, secondo la sentenza, l'accordo indicava chiaramente che SEG rappresentava solo il club nell'affare e non il giocatore.

 In questo caso, la sentenza ha stabilito che SEG non solo non ha adempiuto al suo dovere di diligenza nei confronti del giocatore, ma ha anche trascurato il suo dovere di informare adeguatamente il giocatore delle implicazioni finanziarie di una transazione.

Di conseguenza, il giocatore non è stato in grado di valutare con cognizione di causa i propri rischi finanziari.

Quindi secondo la decisione, l'atto della firma del contratto è stato il momento in cui si è concretizzato il conflitto di interessi, perché, se la SEG fosse stata trasparente nel contratto, le trattative avrebbero potuto svolgersi con condizioni diverse a favore del giocatore".

È strano che De Vrij non abbia guadagnato un diritto di firma?

"Non è detto che a un giocatore venga sempre corrisposto un diritto di firma, perché il club acquirente mette già a disposizione il denaro per pagare la tassa di trasferimento.

D'altra parte, quando un atleta come De Vrij diventa free agent accade comunemente che il giocatore approfitti della situazione e tragga profitto dalla transazione ricevendo una commissione d'ingaggio e talvolta accettando una percentuale su una futura vendita a un'altra squadra.

Questo perché il nuovo club non paga alcuna tassa di trasferimento, il che significa che sono disponibili più soldi per la transazione.

 Nel caso di De Vrij, essendo diventato un free agent sarebbe stato ragionevole aspettarsi il pagamento di un diritto di firma nel suo trasferimento all'Inter o un maggiore stipendio complessivo - questo è il punto centrale delle discussioni nel conflitto legale in corso".

 

Perché De Vrij era preoccupato che la SEG potesse aprire una pratica fiscale nei suoi confronti perché lavorava per il club?

"Nella causa, De Vrij sostiene che il fatto che il contratto di lavoro con l'Inter preveda che SEG abbia agito per conto del club e non per conto del giocatore lo espone al rischio che le autorità fiscali italiane possano imporgli accertamenti e/o multe a causa dell'esistenza di un cosiddetto fringe benefit.

In pratica, questo significa che se le autorità fiscali italiane ritengono che l'intermediario abbia effettivamente agito per conto del giocatore, la commissione pagata dal club all'intermediario può essere considerata come uno stipendio indiretto del giocatore e può essere soggetta a tassazione - con l'imposta sul reddito del giocatore.

Nel valutare chi sia il soggetto passivo in queste situazioni, le autorità fiscali italiane non si basano solo su quanto dichiarato sulla carta, ma considerano anche le circostanze reali.

Pertanto, se in realtà un agente agisce per conto di un giocatore, ma nel contratto è scritto che ha agito solo per un club o ha agito tipicamente per conto del giocatore ma poi ha cambiato lato per una specifica transazione, c'è il rischio che le commissioni pagate all'intermediario dal club siano considerate dal fisco come lo stipendio indiretto del giocatore, con conseguente tassazione per il giocatore, possibilmente retroattiva e potenzialmente accompagnata da multe".

Quali sono le implicazioni di questa sentenza?

"Una considerazione cruciale è che una parte significativa delle argomentazioni presentate da entrambe le parti e dal tribunale nel caso De Vrij si basa su disposizioni del Codice Civile olandese in materia di conflitti di interesse, oltre che su sentenze fiscali relative all'autorità fiscale italiana.

Di conseguenza, emerge un'importante implicazione: oltre a rispettare le norme stabilite dagli organi di governo dello sport come la FIFA, la FIGC e la KNVB, è necessario che le parti si impegnino a rispettare le norme in materia di conflitto di interessi.

Tutte le parti coinvolte in tali transazioni devono rivolgersi a un consulente legale con una profonda conoscenza del settore e della legislazione internazionale e nazionale che potrebbe applicarsi alle circostanze di uno specifico giocatore.

Un altro risultato immediato è che la decisione rafforza l'importanza e la rilevanza delle regole di trasparenza tra gli agenti e i loro clienti, per prevenire situazioni in cui una parte (normalmente il giocatore) potrebbe essere danneggiata da un conflitto di interessi non dichiarato da parte del suo agente".



Tag
Inter

Da non perdere