La UEFA ha chiesto garanzie a UK e Irlanda per ospitare Euro 2028

Secondo quanto riportato dal Times, l’organo di governo del calcio europeo avrebbe richiesto a Regno Unito e Irlanda di finalizzare le garanzie per ospitare il torneo comunitario. Toccando anche una tematica vertente sullo stadio del Tottenham.

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“Le Federcalcio di Inghilterra, Irlanda del Nord, Repubblica d'Irlanda, Scozia e Galles hanno consegnato un dossier per UEFA EURO 2028. La Turchia ha consegnato un dossier per le edizioni 2028 e 2032 della massima competizione UEFA per nazionali, mentre l'Italia si è candidata a ospitare UEFA EURO 2032”.

Leggendo il sito ufficiale della UEFA è possibile imbattersi in questo comunicato ufficiale, volto a delineare l’organizzazione delle prossime competizioni comunitarie per Nazionali, passando necessariamente dallo step embrionale della scelta dei Paesi ospitanti.

Come si legge, le candidate per l’edizione degli Europei 2028 sono Turchia, ma soprattutto Regno Unito (Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles) all’unisono con la Repubblica d’Irlanda.

Contesto storico e culturale sempre perfetto per una competizione calcistica e che bisserebbe l’esperienza del 2021, avendo ospitato, tra le altre, anche la finale tra i padroni di casa e gli Azzurri al Wembley Stadium.

Ora, tuttavia, secondo quanto riportato dal Times e ripreso da tutti i principali tabloid inglesi, la UEFA avrebbe avvertito i leader britannici responsabili della candidatura di essere preoccupata a causa di alcuni ritardi degli stessi nel fornire le dovute garanzie all’organo di governo del calcio europeo circa alcune questioni come, ad esempio, forze dell’ordine, tasse, aeroporti e, soprattutto, i diritti di denominazione dello stadio Tottenham Hotspur.

L’impianto di casa di Kane e compagni, infatti, pare essere in trattativa con Google e, qualora si concretizzasse il tutto, rischierebbe di violare le regole UEFA richiedenti cornici slegate da marchi aziendali per ospitare il torneo. L'Aviva Stadium di Dublino, per esempio, sarà presentato semplicemente come lo Stadio di Dublino, per non creare assonanze con la compagnia assicurativa da cui prende il nome.  



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Problematica legata agli stadi che si espande anche a Belfast, dove il Casement Park, un altro dei 14 impianti elencati nella candidatura e l'unico in Irlanda del Nord, richiede una sostanziale riqualificazione prima dell’inizio dell’Europeo, con i lavori che dovrebbero iniziare l'anno prossimo, ma senza garanzie temporali.



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