La Premier League è sempre più made in USA

Con l’ufficialità del passaggio del Chelsea nelle mani di Boehly aumentano gli investitori statunitensi nel massimo campionato inglese.

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Da quanto trapelato, il Governo britannico sembrerebbe aver dato l’ok definitivo alla cessione del Chelsea Football Club.

Il club londinese può definitivamente passare di mano e lasciare, obbligatoriamente, la parte dei beni di proprietà di Roman Abramovic per entrare in quelli di Todd Boehly e del gruppo di imprenditori americano da lui capitanato. Il tutto perchè come annunciato in precedenza, il miliardario russo non riceverà nulla dalla vendita devolvendo l'intero importo in beneficenza, è stato questo infatti il dettaglio che ha fatto sbloccare il passaggio e convinto il Governo a dare l'ok.

Con questo annuncio salgono ufficialmente ad undici i club della Premier League con una proprietà americana, confermando il dato che il soccer sta attirando sempre di più investitori e fondi di investimento made in USA.

Ecco tutti i club di Premier League americani.

  1. Arsenal - Kroenke Sports & Entertainment (100%);
  2. Aston Villa - Wesley Robert Edens (50%);
  3. Chelsea - Todd Boehly e Clearlake Capital (100%);
  4. Crystal Palace - John Textor (25%), Josh Harris (25%), David S. Blitzer (25%);
  5. Fulham - Shahid Khan (Pakistano/Americano 100%);
  6. Leeds United - 49ers Enterprises (44%);
  7. Liverpool - Fenway Sports Group (100%);
  8. Manchester City - City Football Group (Silver Lake 10.4%);
  9. Manchester United - Joel e Avram Glazer (100%);
  10. West Ham - Albert 'Tripp' Smith (8%);
  11. Wolverhampton - Peak6 (piccola partecipazione azionaria).

Oltre che in Premier, ci sono anche altri club con proprietà o partecipazioni provenienti dal Nord America negli altri campionati professionistici inglesi, che fanno salire il numero totale a 22, i club sono: Barnsley, Burnley, Coventry, Millwall e Swansea in Championship, Charlton, Ipswich, Portsmouth e Wycombe in League One e Crawley e Leyton Orient in League Two.



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