La criptovaluta sponsorizzata dai giocatori dell’Inter crolla del 98%

Il token digitale era stato pubblicizzato da atleti come Lukaku, Hakimi, Young, Brozovic e Sensi.

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Il mondo del calcio e quello delle criptovalute sono sempre più vicini, trainati dai trend del momento e dalla volontà dei calciatori di reinvestire parte dei propri lauti stipendi in progetti innovativi e digitali.

Sono infatti tantissimi gli atleti che hanno deciso di toccare con mano il mondo cripto e, in Italia, tra essi spicca Marcelo Brozovic, centrocampista e stella dell’Inter, appassionatissimo del settore, tanto da dedicarvi il nome del proprio account Twitter ufficiale (“Brozocrypto”).



IL CROLLO DELLE CRIPTOVALUTE POTREBBE IMPATTARE IL CALCIO



Complice questa passione, il croato, insieme ad altri calciatori all’epoca nerazzurri come Romelu Lukaku, Achraf Hakimi e Ashley Young, aveva deciso di concretizzare l’interesse attraverso un progetto volto a pubblicizzare un nuovo token digitale chiamato FootballStars.

Una moneta digitale che prometteva di rivoluzionare il mondo del calcio con nuovi giochi e funzionalità entusiasmanti, e di mandare gli utenti "sulla luna" attraverso prezzi alle stelle per arricchire chi aveva acquistato il token in anticipo.

I calciatori avevano lanciato così una campagna pubblicitaria attraverso i propri canali social, recitando la frase "Amo il calcio e amo le criptovalute", mettendo la propria fama a servizio del progetto, cercando visibilità e investitori.

Ad essi si erano poi aggiunti altri atleti, legati per affinità e carriera proprio a Brozovic, vestendo la maglia della Nazionale Croata e avendo trascorsi all’Inter, come Mateo Kovacic e il fresco partente Ivan Perisic.

Supportati da un altro centrocampista delle Beneamata come Arturo Vidal che, sfruttando i propri 17 milioni di follower su Instagram, aveva invitati i propri fan ad investire in FootballStars. Seguito poi da Dejan Lovren e Stefano Sensi.

Un vero e proprio melting pot tra Nerazzurri e Croazia, con sullo sfondo le criptovalute.



BROZOVIC ANNUNCIA LA COLLABORAZIONE CON CROGECOIN



Un progetto che sembrava poter davvero spiccare il volo, considerando il calibro dei propri promotori ma che, in realtà, si è rivelato essere un totale fallimento.

Il sito web è infatti scomparso, non potendovi neanche accedere dal Regno Unito, e gli account associati sui social media sono irreperibili da ottobre.

Ma, soprattutto, il valore del token è crollato del 98% rispetto al suo picco, causando delle perdite ingenti a danno degli investitori.



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