La Commissione portoghese per il mercato dei valori mobiliari ha bloccato la quotazione del Porto

La scelta è dovuta alle dichiarazioni del numero uno del club, Jorge Nuno Pinto

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La Commissione portoghese per il mercato dei valori mobiliari (Cmvm) ha sospeso la quotazione in borsa dell'FC Porto, ha confermato l'ente regolatore in un comunicato.

La Cmvm ha comuicato di essere in attesa della "pubblicazione di informazioni rilevanti per il mercato" da parte del club.

La decisione del regolatore dei mercati portoghesi arriva dopo che il presidente del club, Jorge Nuno Pinto da Costa, ha rivelato in un'intervista le future mosse finanziarie dei Dragoni.

Le mosse del Porto

In particolare, queste operazioni corrispondono all'iniezione di capitale il prossimo giugno dopo aver raggiunto un accordo con Legends per lo sfruttamento commerciale dell'Estádio do Dragão per quindici anni.

Da parte sua, l'FC Porto ha inviato una nota alla Cmvm in cui conferma che:

"A giugno  si prevede di chiudere definitivamente il contratto con una rinomata società internazionale con riconosciuta esperienza nell'ottimizzazione dei ricavi commerciali legati ai grandi impianti sportivi", e aggiunge che "riceverà un'iniezione di capitale per un importo stimato tra i sessanta e i settanta milioni di euro".

La ristrutturazione del debito

Il club ha inoltre aggiunto che sta negoziando una ristrutturazione del debito a medio e lungo termine per un importo stimato di 250 milioni di euro "a un tasso di interesse competitivo".

L'FC Porto ha già lanciato un'emissione obbligazionaria il 18 maggio per quaranta milioni di euro, emettendo otto milioni di azioni a cinque euro per azione e con un tasso d'interesse fisso lordo del 6,3% annuo.

In quell'occasione, il club portoghese aveva dichiarato che:

"L'obiettivo del club con la nuova emissione è quello di rifinanziare un debito precedente".

Utili in crescita

La società ha chiuso il primo semestre della stagione 2023-2024 con un utile di 35 milioni di euro, rispetto alla perdita di dieci milioni di euro dei primi sei mesi della stagione precedente.

Il fatturato ordinario dei Dragoni è aumentato solo del 5%, attestandosi a 108 milioni di euro.

La vendita di giocatori durante il mercato estivo ha generato plusvalenze per quasi quaranta milioni di euro, determinanti per il risultato netto finale.

Nell'esercizio precedente, questa linea aveva portato solo quattro milioni di euro tra luglio e dicembre.



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