Il calcio spagnolo riparte dopo la pandemia

In Spagna anche il calcio sta tornando alla normalità dopo che sono state eliminate le limitazioni. I ricavi aumenteranno del 12%, avvicinandosi ai numeri per-pandemia.

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Sono passati tre anni circa dall’inizio della pandemia e l’economia, portata sull’orlo del collasso, sta pian piano ripartendo anche se il conflitto in corso in Ucraina sta minando la strada verso il ritorno alla normalità.

Olimpiadi, Europei, campionati nazionali: molte competizioni sportive hanno visto spostamenti o cancellazioni che hanno permesso di combattere l’avanzata del virus. Il calcio, essendo lo sport più seguito al mondo, è quello che ha avuto le maggiori ricadute generate dalle restrizioni imposte dalle varie Federazioni nel mondo.

In Spagna, come riporta Palco23, il calcio spagnolo fa il punto sul 2021 e i dati raccolti fanno sperare in una definitiva ripresa di tutto il movimento “futbol” iberico per il 2022.

In questo nuovo anno, secondo le previsioni segnato dalla fine delle restrizioni, si prevede un recupero degli introiti del settore ticketing dei club grazie al ritorno completo dei tifosi sugli spalti e, dopo la campagna trasferimenti invernale, anche dal calciomercato che ha permesso di vendere e ridurre i costi di salari e stipendi di molti club spagnoli.

Si stima che il reddito operativo aggregato dei club aumenterà del 12% in totale nel 2022.

Il calcio professionistico spagnolo ha chiuso la stagione 2020-21 con un fatturato globale di 3,6 milioni di euro, in forte calo del (-15,4%) rispetto alla stagione precedente. La diminuzione rispetto al 2019/20 è di circa 19%, secondo l'Osservatorio Settoriale DBK.

Per la stagione in corso il report e i dati analizzati prevedono entrate per un totale di 3.000 milioni di euro, arrivando a circa il 2,3% in più rispetto alla stagione della piena pandemia.

Il disastro economico ha due principali fattori per quanto riguarda il caso spagnolo: le limitazioni alla capienza degli stadi e la riduzione delle transazioni del calciomercato, diminuite di circa il 56%.

Le attività di marketing e sponsorship non hanno subito un grande calco, attestandosi a 915 milioni di euro e registrando un -4,2% rispetto alla stagione 20/21.

Le entrate generate dai match day si sono dimezzate a 378 milioni di euro, scendendo dal 21% all'11% del totale dei ricavi. I vincoli alla capienza degli stadi e il rimborso degli abbonamenti ai soci hanno fatto diminuire dell'85% i ricavi generati dai seasonal ticket.

Tuttavia, si prevede che il 2022 porterà a raddoppiare le entrate dell’area ticketing relative alle singole gare, grazie anche al ritorno in “presenza” dei tifosi, che per lo scorso febbraio è stata stimata intorno al 77%.

I bilanci dei club hanno avuto respiro soprattutto grazie ai diritti TV, che non hanno subito cali a livello di entrate ma che invece sono cresciuti del 13,6%.

Per quanto riguarda i club il duello è sempre tra i due colossi Real e Barça.

Il Real Madrid è stata la squadra con il maggior reddito operativo, con una cifra di 653 milioni di euro. A inseguire ovviamente troviamo il Barcellona ​​che si trova in una situazione di difficoltà economico-finanziaria e ha perso il primo posto dopo diverse stagioni facendo registrare 590 milioni di reddito operativo.

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