I vlog di Ben Foster: da portiere a content creator
Una delle caratteristiche del calcio moderno è il sapersi adattare e plasmare alle novità e alle evoluzioni tecnologiche, dedite verso una comunicazione sempre più verticale verso il tifoso e l’appassionato.
Oggi, infatti, gli atleti sono dei veri e propri ambasciatori di sé stessi e del proprio mondo, quello del pallone. Avendo eliminato tutte le barriere tra la propria vita privata e i fan.
Il follow sui canali social funge sostanzialmente da chiave per accedere alla loro vita, imparando a conoscerne gusti, abitudini e hobby. Ma anche eventi importanti come la nascita di un figlio.
Un’istantanea della propria sfera personale. Un aggiornamento quasi in diretta che porta il calcio ad una dimensione più ampia, avendo un decorso extra campo.
Il fenomeno ha conosciuto il suo apice durante la pandemia, portando ad una maggior digitalizzazione, necessaria per salvare gli unici scampoli di vita sociale concessi dalla quarantena.
Il 2020 è stato infatti terreno fertile alla nascita di iniziative in tal senso e tra queste ne spicca una in particolare, capace di portare freschezza e novità in un contesto così inflazionato come quello del pallone.
L’autore è Benjamin Foster, per tutti semplicemente Ben, portiere di 39 anni che vanta una lunga militanza in Premier League, vestendo, tra le altre, la leggendaria casacca rossa del Manchester United e ora in forza al Watford, società di proprietà della famiglia Pozzo.
Il giocatore è stato capace di riunire le proprie passioni, calcio, ciclismo e cibo, e condensarle in un canale Youtube, che oggi vanta 1,06 milioni di iscritti.
Il nome anticipa i contenuti dell’iniziativa. "The Cycling GK" unisce la passione per la bicicletta e il ruolo da portiere.
Uno sguardo unico nella vita di un portiere professionista.
Con l’utilizzo della GoPro dietro la linea di porta per garantire una visione immersiva diversa rispetto a quella della tv e fornendo video e immagini esclusive e non altrimenti reperibili del dietro le quinte, sui campi di allenamento e a bordo del pullman della squadra.
Foster si mette completamente “a nudo”, presentandosi per quello che è, senza millantare caratteristiche da fenomeni o frasi ad affetto.
Una persona semplice ed entusiasta, appassionata del proprio lavoro e del ciclismo, che si gode la propria realtà “facendosi un sacco di risate e dando vita ad un sacco di cose interessanti, come le magliette indossate dai calciatori internazionali”, come dichiara lui stesso nella descrizione del canale.
In un’intervista ad ESPN ha dichiarato:
"Amo il calcio, non fraintendetemi. Lo amo.
Amo il sabato pomeriggio; l'adrenalina che ne ricavo è incredibile. Ma per il resto, potrei prenderlo o lasciarlo - veramente prendere o lasciare il resto, lo schifo che ne deriva - la celebrità, la fama, tutto quel genere di cose. Non mi interessa minimamente”.
"Quando siamo davanti alla telecamera a filmare, cerco solo di far capire alla gente che è così che affronto il calcio. E ho scoperto che il modo migliore per affrontare tutto questo è come sono ora. Questa roba su YouTube ha aperto molte più porte... ma la gente la guarda davvero! Anche per i video sul ciclismo, sto ottenendo 100.000 visualizzazioni. È incredibile. Sta funzionando. Lo adoro"
Manifestazioni di allegria ed entusiasmo espresse da un’atleta che ha deciso di rivestire i panni dell’insight del mondo del calcio, accompagnando i tifosi verso i meandri della vita di un calciatore professionista.
Dalla prestazione in campo, agli allenamenti, passando per il day off.
Oltre a questo spaccato di sé, oltretutto, Ben Foster arricchisce il proprio canale di contenuti eterogenei tra loro, comprendenti anche dei contest spassosi, dedicati al football e tarati sempre sul suo buon umore contagioso.
Ma anche delle clip che possono risultare taglienti, come quelle dedicate al calciomercato.
The Cycling GK è una dimostrazione di come anche lo sport professionistico possa essere vissuto e celebrato con leggerezza, pur rispettandone l’importanza.
Un progetto interessante per la sua particolarità, ma di fatto non l'unico.
Il binomio social network - pallone è infatti talmente strutturato e richiesto da coinvolgere un gran numero di calciatori, artefici di produzioni media e contenuti, postati su Instagram, Twitter, Facebook e, appunto, Youtube.
Per fare qualche esempio, Marco Materazzi, ex difensore centrale dell'Inter e della Nazionale Italiana campione del Mondo pubblica sui propri profili video illustranti la propria collezione di magliette e scarpini collezionati durante la sua ventennale carriera.
Alphonso Davides, terzino canadese in forza al Bayern Monaco, ha fatto conoscere a tutti la propria gioia per la qualificazione alla Fifa World Cup in Qatar, dando seguito al proprio vlog sul canale denominato "Phonzy".
E tanti altri ancora. Perchè il calcio deve essere uno sport al passo coi tempi.