I tifosi del Chelsea hanno scritto una lettera di protesta al club

Nel mirino il probabile aumento dei prezzi dei biglietti e i risultati non eccellenti della squadra

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Il Chelsea è stato avvertito dal Chelsea Supporters' Trust (CST) che la mancanza di comunicazione con i tifosi e l'aumento dei prezzi nel giorno della partita rischiano di portare a un clima tossico durante le partite.

Il CST ha scritto una lettera al club per esporre le proprie preoccupazioni l'8 marzo, sei giorni dopo che i tifosi del Chelsea in trasferta hanno intonato cori contro il comproprietario Todd Boehly e l'allenatore Mauricio Pochettino, cantando i nomi di Roman Abramovich e Jose Mourinho durante il pareggio per 2-2 con il Brentford al Gtech Stadium.

La lettera del CST

Nella lettera, indirizzata a Boehly e al co-fondatore di Clearlake Capital Behdad Eghbali, il consiglio di amministrazione del CST sostiene che l'umore dei  tifosi del Chelsea ha raggiunto il punto più basso dai primi anni '80.

La richiesta dei supporters al club è quella di  lavorare più da vicino con loro per migliorare i rapporti, pur mettendo in guardia da aumenti significativi dei prezzi degli abbonamenti per la prossima stagione.

"L'attuale stato d'animo dei sostenitori è criticamente basso e non può essere ignorato", ha dichiarato il CST.

La sensazione che il club sia diventato uno 'zimbello', sia dentro che fuori dal campo, sta crescendo.

"Il Chelsea Supporters' Trust ritiene con rammarico che siamo prossimi, se non già in atto, a un cambiamento significativo nell'opinione dei tifosi che potrebbe portare a una tossicità irreversibile, quasi a prescindere dai risultati, conseguiti sul campo.

Se la situazione non migliora, è probabile che questo si manifesti con cori più mirati, soprattutto durante le partite trasmesse in televisione, e probabilmente con forme di protesta più organizzate, palesi e d'impatto da parte di alcuni settori della tifoseria".

La polemica

 La lettera del CST descriveva anche una serie di aumenti dei prezzi per le partite che hanno fatto arrabbiare i tifosi, tra cui i biglietti per le partite di coppa, della squadra femminile e delle giovanili e il costo delle magliette. La contestazione riguardava anche i prezzi dei servizi di Stamford Bridge.

Ulteriore smacco per i tifosi dei Blues è stato rappresentato dalla scelta del club  di porre fine a una sovvenzione di lunga data per i viaggi in pullman verso le partite in trasferta.

Molti tifosi si aspettano che il Chelsea aumenti significativamente il prezzo degli abbonamenti generali, che sono rimasti congelati per oltre un decennio, in vista della stagione 2024-25.

 Chiamando in causa le difficoltà legate al costo della vita nel Regno Unito e le scarse prestazioni del club sul campo, il CST ha avvertito:

"Riteniamo che qualsiasi aumento significativo dei prezzi dei biglietti in questo momento sarebbe estremamente inopportuno e che tutte le altre idee sui punti di prezzo o sulle modifiche alle concessioni per i senior dovrebbero essere prese in considerazione in un secondo momento".

In una risposta scritta pubblicata dal CST il 20 marzo, l'amministratore delegato del Chelsea Chris Jurasek ha ribadito l'impegno del club nei confronti dei canali di coinvolgimento esistenti con i tifosi, tra cui il comitato consultivo e i frequenti incontri del forum dei tifosi

 Jurasek non ha però risposto direttamente alla richiesta specifica del CST di una maggiore comunicazione con un gruppo più ampio di tifosi e, pur sottolineando che il Chelsea adotterà un approccio che terra conto delle necessità di tutte le parti.

Per quanto riguarda le  decisioni sui costi delle partite però, non ha escluso ulteriori aumenti dei prezzi.



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