Dal Fondo PIF taglio del 18% agli investimenti esteri: la situazione

Il Fondo PIF vuole darsi una regolata. L'organo di investimento dell'Arabia Saudita negli ultimi anni ha completato un lungo e sostanzioso cammino di mirati investimenti in giro per il mondo. Dall'Europa al Sud America passando per gli Stati Uniti, dall'industria allo sport passando per lo spettacolo e la cultura. Adesso è il momento di un leggero ridimensionato finalizzato alla valorizzazione di progetti interni.

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Il calo di investimenti esteri in termini percentuali

A spiegare la decisione è direttamente il CEO di PIF Yasir al-Rumayyan: "Il nostro obiettivo è ora quello di scendere tra il 18 e il 20%. Detto questo, l’importo assoluto in dollari continua a crescere". Tali dichiarazioni sono state rilanciate da svariate testate online di settore tra cui Sports Pro Media e Calcio e Finanza. 

L'impennata degli ultimi dieci anni

Occorre sottolineare, d'altro canto, che nel giro di soli dieci anni il Fondo ha posto in essere formule di investimento fuori dall'Arabia Saudita molto rilevanti giungendo alla quota del 30% rispetto al 2% (scarso) dei periodi antecedenti. 

Il patrimonio del Fondo PIF

PIF, nato nell'ormai lontano 1971, è capeggiato dal 2015 dal principe ereditario Mohammad bin Salman. Il patrimonio complessivo del Fondo ammonta oggi a 930 miliardi di dollari con coinvolgimenti diretti in numerose società di caratura planetaria. Basti pensare a SoftBank e Uber (quest'ultimo sponsor del Como in Serie A).

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