Come funziona la nuova Champions League?
Dopo i sorteggi si apre ufficialmente la nuova Champions League.
La prossima sarà infatti la prima edizione con il formato che prevede un’unica classifica.
Le squadre coinvolte sono 36, dunque, parteciperanno 4 club in più rispetto agli anni precedenti.
Cosa cambia con il nuovo format?
I club sono ancora divisi per fasce e ogni squadra affronterà due avversari per fascia.
Il primo cambiamento è che, essendo più squadre, ci saranno più partite.
Nella prima fase si disputeranno 8 match, anziché 6.
Le prime otto classificate accederanno direttamente agli ottavi di finale, invece, quelle che si piazzeranno dal 9° al 24° posto andranno ai playoff.
Le restanti saranno eliminate e non avranno più la possibilità di accedere all’Europa League, non esisterà più la “retrocessione”.
Dopo questa prima fase sarà creato un tabellone “tennistico”, che condurrà fino alla finale che avrà luogo a Monaco di Baviera.
La lista delle squadre partecipanti
- Italia: Inter, Juventus, Atalanta, Milan, Bologna;
- Germania: Bayer Leverkusen, Bayern Monaco, Stoccarda, Lipsia, Borussia Dortmund;
- Spagna: Real Madrid, Barcellona, Girona, Atletico Madrid;
- Inghilterra: Manchester City, Arsenal, Liverpool, Aston Villa;
- Francia: PSG, Monaco, Brest, Lille;
- Olanda: PSV Eindhoven, Feyenoord;
- Portogallo: Sporting, Benfica;
- Belgio: Bruges;
- Scozia: Celtic;
- Ucraina: Shakhtar Donetsk;
- Austria: Sturm Graz, Salisburgo;
- Svizzera: Young Boys;
- Repubblica Ceca: Sparta Praga;
- Croazia: Dinamo Zagabria;
- Serbia: Stella Rossa;
- Slovacchia: Slovan Bratislava.
I ricavi della nuova Champions League
La cifra messa a disposizione dalla UEFA è pari a circa 2,5 miliardi di euro.
Il 27,5% (670 milioni di euro) sarà assegnato come quota di partecipazione.
Ogni squadra, dunque, riceverà 18,62 milioni di euro.
Una quota pari al 37,5% (914 milioni) sarà divisa in base ai risultati ottenuti.
Il pareggio garantirà 700.000 euro, la vittoria 2,1 milioni.
Il restante 35% (853 milioni), derivante dal pilastro value, sarà spartito sulla base di due voci:
- il valore del club nel mercato domestico di riferimento;
- i risultati della squadra in Europa.
Corrisponde, infatti, al market pool e al ranking storico, che erano gestiti separatamente fino alla scorsa stagione.
Gli 853 milioni di euro complessivi del value vengono spartiti in proporzione alla vendita dei diritti audiovisivi nei mercati europei (la “parte europea”) e negli altri (“parte extraeuropea”).
Tale rapporto è legato alle cifre stipulate con le emittenti della competizione.
Ci sarà una classifica che metterà a confronto i vari paesi, sarà legata a quanto le diverse tv nazionali contribuiranno all’aumento complessivo del ricavato alla voce media della competizione.
A quel punto, la graduatoria coinvolgerà le singole squadre.
Queste ultime saranno classificate in base alle partecipazioni alle competizioni europee degli ultimi cinque anni (otterranno 3 punti per ogni Champions League disputata, 2 per ogni Europa League e 1 per ogni Conference League).
Successivamente sarà stilata un’ulteriore graduatoria che riguarderà il ranking Uefa dell’ultimo quinquennio e che terrà conto anche dei risultati ottenuti.
Verrà poi calcolata una media tra la classifica legata al mercato televisivo interno e quella che riguarda il ranking.
La parte extraeuropea prende invece in considerazione i risultati dei club nelle ultime 10 edizioni di Uefa Champions League.
Inoltre, avrà luogo anche l’assegnazione di 666 quote, dal valore di circa 275 mila euro ciascuna.
Il numero di queste ultime aumenterà in base alla posizione di classifica raggiunta: chi chiuderà in testa la prima fase avrà diritto a 36 quote (9,9 milioni di euro).
Per l’ultima classificata invece ce ne sarà soltanto una (275 mila).
Conclusa la prima fase, inizierà il tabellone ad eliminazione diretta e per ogni turno superato ci saranno ovviamente dei premi:
- Ottavi di finale: 11 milioni di euro;
- Quarti di finale: 12, 5 milioni di euro;
- Semifinale: 15 milioni di euro;
- Finalista: 18,5 milioni di euro;
- Vincitrice: 29 milioni di euro (considerando anche i 4 milioni garantiti dalla qualificazione alla Supercoppa Europea 2025-2026).
I ricavi delle italiane
Stando ai dati precedentemente elencati questi saranno i ricavi minimi delle squadre italiane:
- Inter: 50,92 milioni;
- Juventus: 49, 31 milioni;
- Atalanta 46,12 milioni;
- Milan: 43, 88 milioni di euro;
- Bologna: 36, 19 milioni di euro