Dalla rottura al rinnovo: la storia di Nico Williams con la maglia dell'Athletic è destinata a proseguire per lungo tempo
Photo by Juan Manuel Serrano Arce/Getty Images
Le storie d’amore, quelle belle. Quelle che ogni tanto il calcio ci regala, rimettendo in carreggiata i sentimenti e salvando in extremis un rapporto, quello tra Nico Williams e i suo tifosi, che si stava per rompere. E se un vaso quando si rompe è difficile da ricostruire, figuriamoci un rapporto.
Chissà ora se le acque si calmeranno in modo definitivo, perché il recentissimo passato del giocatore classe 2002 è stato tormentato, difficile quasi da vivere, dopo il gesto del tifo dell’Athletic Bilbao che ha portato a cancellare il volto di Nico dal famoso murale che lo vedeva presente insieme al fratello Inaki e ad Iker Munian.
La causa? Una soltanto: il passaggio, dato per fatto ma a questo punto sfumato, del calciatore al Barcellona, disposto quest’ultimo a pagare la clausola di rescissione e ad inserirlo nella rosa per la prossima stagione. Apriti cielo, perché per i tifosi i biancorossi il tutto era già stato etichettato come tradimento.
Poi la svolta, il comunicato, righe di penna dal valore assoluto, sentimentale, emotivo e perché no anche economico. Nico Williams ha deciso di estendere il suo contratto fino, pensate un po’, al 2035. Altri dieci anni ed una dichiarazione forte: “Quando si devono prendere decisioni, per me ciò che conta di più è il cuore. Sono dove voglio essere, con la mia gente, questa è casa mia”.
Il Club basco, inoltre, spiega che “la clausola rescissoria aumenta di oltre il 50% rispetto a quella precedente” (secondo quanto riportato da AS, la clausola prima del rinnovo era di 60 milioni di euro).
Nico, come Inaki, per la storia dell’Athletic che sui social ha fatto letteralmente impazzire la sua fanbase, superando su Instagram i 200 milioni di like nel reel che vede il giocatore annunciare il prolungamento del suo contratto.